Autonomie differenziate per un Paese variegato, relazione alla Commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali (2014) (original) (raw)

Abstract italiano + deutsch Peterlini, O. (2014): Autonomie differenziate per un Paese variegato, relazione presentata come esperto alla Commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle questioni connesse al regionalismo ad autonomia differenziata, 26 giugno 2014, Camera dei deputati, Palazzo San Macuto, Roma Abstract italiano Non come senatore, ma come esperto di autonomie e regionalismo e docente universitario, Oskar Peterlini è stato invitato dal Parlamento e (giovedì, 26 giugno 2014) nella Commissione Bicamerale per le questioni regionali. In occasione del suo 60 ° anniversario, la Commissione ha organizzato una serie di audizioni sul regionalismo ad autonomia differenziata. Nelle audizioni hanno parlato i maggiori costituzionalisti e professori universitari d’Italia, come il Prof. Ugo De Servio, Presidente emerito della Corte costituzionale, il Prof. Stelio Mangiameli, Direttore dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Prof. Gian Candido De Martin (Università LUISS, Roma), il Prof. Luca Antonini, Presidente della Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale e altri nomi rinomati. L’audizione è molto attuale, perché è in atto una riforma costituzionale che dovrebbe cambiare il Senato in una rappresentanza delle Regioni e dei Comuni e riformare il Titolo V della Costituzione. Allo stesso tempo soffia un vento verso un nuovo centralismo, che farebbe ricadere l'Italia indietro per decenni, avverte Oskar Peterlini. Era pertanto la sua sfida spiegare i vantaggi economici e sociali di un paese con autonomie differenziate, che tengano conto delle esigenze del territorio. Peterlini parte nella sua esposizione dalla crisi delle istituzioni democratiche, dalle quali i cittadini si allontanano sempre di più. Le risposte a questa crisi possono essere diverse. La ricerca di partecipazione in forma più ampia da parte delle varie componenti della società tramite una nuova, cosiddetta Governance, le lotte per più autonomia, regionalismo e federalismo, per più democrazia diretta ampliando i poveri strumenti referendari. Tutte queste forme – spiega Peterlini - si differenziano nella loro forma organizzativa, ma perseguono tutte – ognuna nei suoi modi – una meta comune: i cittadini vogliono poter identificarsi meglio con la loro comunità, vogliono trovare, in un mondo sempre più grande, lontano e globalizzato, una nuova identità e possibilità di realizzarsi a base regionale, poter cooperare e cogestire i loro interessi, oppure – per usare un termine più carico di sentimento – trovare una nuova Heimat (il luogo natio, dove potersi rifugiare e potersi sentire a casa). Le altre Regioni non dovrebbero guardare con invidia alle autonomie speciali, ma prender da esempio il loro modello di successo. Infine, Peterlini disegna una prospettiva futura per lo sviluppo dell’Alto Adige e delle richieste a un terzo Statuto. “È doveroso affidarsi a una nuova visione della realtà che proprio la pluralità è in grado di offrirci. Bisogna fare di questa pluralità una ricchezza, un orizzonte culturale del quale essere fieri, che ci faccia guardare oltre i confini, che ci apra a nuove esperienze e consenta ai nostri giovani di arricchirsi con un bagaglio culturale e professionale, dato dalla conoscenza di più culture, più lingue e più esperienze. Questa è la vera alternativa, un nuovo modello di convivenza” sottolinea Oskar Peterlini. L’invito per l’audizione è stato indirizzato a Peterlini dal Presidente della Commissione l’on. Renato Balduzzi, già Ministro alla salute del Governo Monti. ----------------- Abstract deutsch Nicht als ehemaliger Senator, sondern als Experte für Autonomiefragen und Univ. Dozent wurde Oskar Peterlini vom Parlament zu einer Vortragsreihe eingeladen und hat am Donnerstag 26. Juni 2014 im Zweikammern-Ausschuss des Parlamentes für regionale Angelegenheiten referiert. Aus Anlass seines 60-jährigen Bestehens hat der Ausschuss eine Reihe von Anhörungen zum Regionalismus mit unterschiedlichen Autonomien in Italien vorgesehen. In der Kommission wurden die wichtigsten Verfassungsrechtler und Univ. Prof. Italiens angehört wurden, so z.B. Prof. Ugo De Servio, ehemaliger Präsident des Verfassungsgerichtshofes, Prof. Stelio Mangiameli, Direktor des Forschungsinstitutes für regionale und föderale Systeme und Autonomien im Nationalen Forschungsrat (CNR), Prof. Gian Candido De Martin (Universität LUISS, Rom), Prof. Luca Antonini, Präsident der Kommission für den Steuerföderalismus, Antonio D’Atena, Präsident der Vereinigung der Verfassungsrechtler Italiens und andere renommierte Experten. Die Vortragsreihe ist höchst aktuell, weil in diesen Monaten eine umfassende Verfassungsreform im Gange ist, die den Senat in einen Senat der Regionen und Gemeinden umwandeln und den Titel V der Verfassung reformieren soll. Gleichzeitig weht aber ein neuer zentralistischer Wind, der Italien um Jahre zurückwerfen könnte, erklärt dazu Oskar Peterlini. Er zeigt deshalb in seinem Vortrag die Vorzüge differenzierter Autonomien auf. Peterlini geht dabei von der Krise der demokratischen Einrichtungen aus, von denen sich die Bürger immer mehr abwenden. Die Suche nach einer breiteren Form der Beteiligung aller gesellschaftlichen Kräfte mittels einer neuen, sogenannten Governance, das Ringen um Autonomie, um Regionalismus und Föderalismus, sie alle stellen unterschiedliche Organisationsmodelle dar, führt Peterlini aus. Sie verfolgen aber alle – jedes auf seine Art - ein gemeinsames Ziel: „Die Bürger wollen sich mit ihrem Gemeinwesen besser identifizieren können, sie wollen in einer immer größeren, globalisierten Welt, eine neue Identität und Entfaltungsmöglichkeit auf regionaler Ebene finden, mitwirken und mitentscheiden können, oder - um es mit einem gefühlsbeladenen Ausdruck zu verdeutlichen - eine neue Heimat finden.“ Nicht Neid gegenüber den Sonderautonomien sollte Italiens Politik beleben, unterstreicht Peterlini, sondern deren Erfolge, die man sich zum Vorbild nehmen sollte. Abschließend zeigt der Redner vor den Parlamentariern auf, welche besonderen Herausforderungen auch für die Reform des Südtiroler Autonomiestatutes anstehen. Eingeladen wurde Peterlini vom Vorsitzenden der Kommission, dem Abg. Renato Balduzzi, ehemaligen Gesundheitsminister der Regierung Monti.