Il dato lidar nello studio di paesaggi montani e forestali: i siti fortificati e la centuriazione dei Monti Tifatini, Campania. (original) (raw)

Stima su base LiDAR delle provvigioni legnose forestali: uno studio per la Foresta di Paneveggio

Rivista Italiana di …, 2010

LiDAR is one of the most promising remote sensing technologies to supply a valid contribution in assessing consistency and productivity of forest resources both at a local (forest planning) and at a wider scale (regional and national forest inventories). The study shows the development of a forecasting model based on LiDAR data for the estimation of forest timber volume per area unit. It shows also a high-resolution thematic representation of volume variability at the level of typical small reference areas used in forest planning. The study area is the Forest of Paneveggio (Trentino, Italy). Uncertainties of volume estimates are comparable with (if not better than) those achieved by traditional measurements on the ground (full calipering).

Indagini topografiche in località Candile (Laterza-TA). Nuovi dati su un contesto pluristratificato ai margini della Murgia tarantina

II Congresso Il patrimonio culturale pugliese. Ricerche, applicazioni e best practices - Bari, 28-30 settembre 2022, 2023

Si presentano i risultati di recenti ricognizioni di superficie che contribuiscono a gettar maggior luce, grazie a una disamina analitica dei reperti raccolti, sulle peculiarità cronologiche, tipologiche e funzionali delle evidenze archeologiche e architettoniche presenti in questa località e oggetto in passato di indagini asistematiche. Le ricerche hanno rilevato una sostanziale continuità di frequentazione dell’area, seppur secondo modalità insediative differenti, dall’Eneolitico all’età tardoantica.

Giunti M., Castelli C., Colligiani L., Di Vittorio M., Ientile R., Lastrucci B. – Metodologia per l'individuazione di aree di elevata importanza faunistica: il caso di studio dei Monti Sicani (Sicilia centro-occidentale) - Estimo e Territorio, Edagricole Bologna, n. 2 pp: 36-47

Scopo di questa pubblicazione è descrivere i risultati ottenuti dall'applicazione di una metodologia di analisi e valutazione delle emergenze faunistiche, già note per l'area dei Monti Sicani, al fine di individuare gli ambiti territoriali meritevoli di una pianificazione attenta alla loro salvaguardia. Lo sviluppo di tale metodologia e la sua applicazione sono una parte del lavoro svolto nell'ambito dello "Studio relativo al Progetto Strategico del Sistema Naturale dei Sicani" 1 . Nell'ambito di tale studio è stata prodotta una carta degli habitat (sensu Corine Biotopes) a scala 1:25.000 che ha fornito un indispensabile supporto all'analisi qui presentata. Sebbene i Sicani rappresentino un vasto comprensorio montuoso di straordinario valore faunistico -basti pensare che qui si concentrano buona parte degli ultimi siti riproduttivi in Italia per alcune specie di rapaci -risultano, nel complesso, ancora limitate le conoscenze naturalistiche soprattutto per quel che concerne alcuni importanti taxa (Mammiferi in primis). Con queste premesse, è apparso subito impegnativo il compito di elaborare una metodologia che permettesse di evidenziare le aree di maggior valore faunistico, partendo dalla sola raccolta delle informazioni esistenti. Si è resa pertanto necessaria un'analisi critica di tutte le fonti documentarie edite ed inedite, reperite grazie al coinvolgimento di alcuni esperti naturalisti siciliani, i quali hanno messo a disposizione le proprie conoscenze e le proprie banche dati georeferenziate. Il risultato di tale analisi ha consigliato di concentrare l'attenzione su alcuni taxa tra quelli più conosciuti e rappresentativi della maggiore varietà di ambienti: Anfibi, Rettili e Uccelli nidificanti.

13) Valentino Vitale 2018. Viewshed Analysis tra siti fortificati. Il caso della media Valle del Sinni (Basilicata meridionale) tra XI e XIV sec. d.C., in Cristiano, D., Mendicino, G., Salerno, G. (a cura di), GIS Day Calabria, VIII Edizione.

GIS Day Calabria, VIII Edizione, 2018

Le Viewshed Analysis, o analisi di visibilità consentono di valutare l’intervallo dell’area di osservazione da una data posizione, torre, vedetta, insediamento o altro punto eminente all’interno di un dato territorio, generando un modello ipotetico di come tra loro questi siti comunicassero e si rapportassero. Lo studio, condotto quale parte della tesi di dottorato dello scrivente, prende in esame il paesaggio antico medievale nella media Valle del Sinni in Basilicata meridionale, partendo proprio dallo sviluppo di tutto quel sistema di fortificazioni compreso tra i comuni di Valsinni e Colobraro, nella porzione orientale, con le due rispettive rocche di sbarramento di loc. “Il Pizzo” e loc. “Cozzo Madonne della Rocca”, fino a raggiungere la parte più interna in direzione tirrenica verso Ovest con la fortezza del “Castello di Seluci”, oggi in comune di Lauria (PZ). Nel caso di insediamenti fortificati nell’entroterra di quest’area funzione centrale svolgeva Chiaromonte (PZ), centro di Contea già con la famiglia normanna dei Clermont durante l’XI sec. d.C. e tale anche durante la reggenza dei Sanseverino nel XIV sec. d.C. Con tali premesse è fondamentale non solo evidenziare l’area immediatamente visibile da ogni singolo sito, ma comprendere anche il livello di intervisibilità che doveva esistere nella maglia insediativa di questo dato territorio tra XI e XIV sec. d.C., momento in cui si consolida l’entità e la vocazione futura di questo preciso territorio.

Bernardi M., Farinetti E., Santangeli Valenzani R. (a cura di), Archeologia nei Monti Lucretili. Nuove ricerche e prospettive di indagine in un paesaggio montano del Lazio, BAR International Series 3160, Oxford 2024.

BAR International Series 3160, 2024

Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studi organizzata presso l’Università di Roma Tre (8 novembre 2022) in cui sono stati presentati i primi risultati del “Monti Lucretili Landscape Project”. Esperti e giovani studiosi che si sono occupati di quest’area montana del Lazio presentano le loro ricerche in una prospettiva diacronica, analizzando il paesaggio da diversi punti di vista: storico, archeologico, topografico, geologico e geografico. Attraverso casi di studio che vedono l’applicazione delle diverse metodologie proprie di ciascuna disciplina, il volume vuole stimolare un dibattito sulle metodologie di ricerca ma soprattutto sui maggiori temi storiografici che hanno toccato quest’area dei dintorni di Roma, legati alla trasformazione del paesaggio e ai cambiamenti delle forme insediative nelle diverse epoche, con un focus particolare sul periodo medievale. Inoltre, il libro propone ai ricercatori che si occupano di archeologia montana e rurale un caso di studio confrontabile con altri contesti mediterranei indagati nella prospettiva della longue durée. The volume collects the first results of the “Monti Lucretili Landscape Project”, as presented during the meeting held at Roma Tre University (November 8, 2022).

Stima di attributi forestali tramite integrazione di dati inventariali e immagini telerilevate nell'Alto Molise

Rivista italiana di …, 2008

Gli ecosistemi forestali, per il loro prezioso valore multifunzionale, necessitano di un complesso e crescente insieme di informazioni descrittive di supporto alla loro gestione. Alle variabili classiche, quali provvigione e area basimetrica, se ne sono aggiunte altre connesse ad aspetti più ecologici e ambientali. La corretta applicazione dei criteri di gestione forestale sostenibile risulta avvantaggiarsi dalla conoscenza spazialmente continua di tali dati. Per questo negli ultimi anni numerose esperienze scientifiche in campo forestale hanno indirizzato la ricerca verso lo studio delle possibili relazioni tra dati rilevati a terra e immagini satellitari multispettrali. La modellizzazione di tali relazioni permette di stimare e mappare in modo continuo sul territorio le attributi forestali rilevate a terra tramite inventari su base campionaria. Nel presente contributo sono presentati e discussi i risultati ottenuti nella stima di undici diverse attributi forestali acquisite su base inventariale nella Comunità Montana Alto Molise (IS). Nella sperimentazione sono stati posti a confronto due diverse tipologie di immagini telerilevate (SPOT 5 e Landsat 7 ETM+) e due diversi metodologie di stima: una basata su un modello regressivo lineare multivariato e l'altra sull'algoritmo k-Nearest Neighbors. Le stime ottenute per i valori di provvigione e di area basimetrica sono stati posti a confronto con i dati raccolti nell'ambito di nove piani di assestamento forestali presenti nell'area di studio al fine di valutarne l'accuratezza con un set di dati totalmente indipendente da quello di riferimento per il calcolo delle stime stesse. I risultati ottenuto permettono di confermare la generale affidabilità dei metodi proposti ma non di identificare metodologie o fonti di dati migliori in senso assoluto. Le configurazioni localmente ottimali capaci di massimizzare l'accuratezza delle stime cambiano infatti a seconda delle variabili oggetto di stima. Parole chiave: inventari forestali, telerilevamento, Landsat 7 ETM+, SPOT5, k-nn, analisi di regressione

IL PAESAGGIO ALPINO DI CONFINE DALLE FONTI CARTOGRAFICHE STORICHE AI SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI: IL CASO STUDIO DEL CONTADO …

Bollettino AIC nr, 2010

Il presente lavoro costituisce il frutto di una collaborazione interdisciplinare nata nell'ambito del progetto APSAT (Ambiente e Paesaggi dei Siti d'Altura Trentini, coordinato dal prof. G. P. Brogiolo dell'Università di Padova) fra le unità di ricerca di geografia storica e archeologia. Il contributo si propone di leggere l'evoluzione/mutamento delle dinamiche territoriali caratterizzanti il paesaggio alpino di confine dell'antico Contado di Arco, a partire dalla disamina di un documento cartografico tardo seicentesco correlato a fonti documentali coeve e tematicamente connesse. Dall'analisi documentale e cartografica vengono sviluppate le prime considerazioni critiche sulla "narrazione" del tema confinario nelle fonti geo-storiche. In seguito, viene operata l'analisi comparata con cartografie dei secoli successivi, con ortofoto a colori e all'infrarosso, oltre che con scansioni LiDAR (Light Detection and Ranging) che restituiscono il microrilievo locale. Tutti questi strumenti saranno integrati all'interno di un sistema informativo geografico (GIS), creando una piattaforma virtuale multitemporale che ci consentirà di impostare un'analisi telerilevata del territorio in questione. Essa renderà possibile una ricostruzione diacronica dell'evoluzione del paesaggio, con l'obiettivo di leggere ed interpretare il confine sia in chiave retrospettiva che prospettica. L'integrazione disciplinare si palesa, quindi, fondamentale ai fini dell'individuazione di siti/sedi scomparse, di definizione cronologica e funzionale dei moduli dell'architettura rurale, di riscoperta del patrimonio toponomastico locale, di ricostruzione dell'uso dei suoli e della viabilità storica, infine, di riemersione dei valori identitari. Tale convergenza metodologica potrebbe rivelarsi estremamente fruttuosa nella prospet-* Dottorando in Archeologia -francescocarrer@libero.it ** Dottoranda in Geografia -anna.tanzarella@libero.it Scuola di Dottorato in Studi Umanistici. Discipline Filosofiche, Storiche e dei Beni Culturali, Università degli Studi di Trento. 1 Sebbene il contributo sia il risultato di considerazioni comuni, i paragrafi 1.1, 2.1, 2.2, e 4.3 sono da attribuire ad Anna Tanzarella, i paragrafi 1.2, 3.1, 3.2, 3.3, 4.1 e 4.2 sono attribuiti a Francesco Carrer. Nr. 139 -140 / 2010 tiva di una gestione consapevole delle risorse e di una pianificazione sostenibile del territorio a scale diverse.

Strutture Dolmeniche sui Monti Lepini (Lazio)

IpoTESI di Preistoria, 2019

The aim of this work is to highlight some faint clues from the Setino territory related to the possible presence of dolmenic structures in the Monte Forcino area, represented by some photographs published in the 90’s.

Torre di Satriano III. Insediamento e paesaggi agrari. Il GIS.

M. Osanna, F. Giuliano, B. Serio (a cura di), Torre di Satriano III. Insediamento e paesaggi agrari, 2023

Uno studio importante sul territorio e i paesaggi dell'insediamento antico di Torre di Satriano. Una ricerca portata avanti dall'Università della Basilicata che ha coinvolto numerosi studenti, ricercatori e docenti di molte università italiane e straniere. I risultati delle indagini di superficie permettono di ricostruire la storia del centro italico dell'età del Ferro e le trasformazioni del territorio dal Il millennio a.C. fino al Medioevo.