Epistolario, 1: gennaio 1906-dicembre 1922 (original) (raw)

Quella lettera del settembre 1906

2012

Pubblicata nella rassegna annuale <> del 2012, viene qui presentata l'inedita lettera di L. Pirandello alla sorella Annetta corredata dalla riproduzione dell'originale e da una immagine fotografica delle di lei figlie, cui si accenna nel corpo della medesima lettera.

La lettera ritrovata. 1976: scrivemmo a Primo Levi

Vita dell'infanzia. Rivista mensile dell'Opera Nazionale Montessori, 2023

'La lettera ritrovata. 1976: scrivemmo a Primo Levi' di Manuela De Luca, Docente di Lettere Scuola secondaria di primo e secondo grado. Nei primi anni Settanta partecipò alla sperimentazione nella Scuola media Montessori di Villa Ada a Roma. Intervista di Olivia Santovetti, Associate professor of Italian Literature, Leeds University, U.K.

20 SETTEMBRE 1870 (pubblicato sulla rivista Mondoperaio n° 1/2021)

Mondoperaio, 2021

Sono trascorsi 150 anni dagli eventi che portarono Roma a divenire capitale d’Italia ed è oramai possibile sviluppare una riflessione equanime su un avvenimento fondante l’identità nazionale. In questa direzione si situa una recente pubblicazione di Vittorio Vidotto, 20 settembre 1870 , che descrive, con una grande attenzione alle fonti, la presa di Roma da parte dell’esercito italiano, i fatti che la precedettero e le immediate conseguenze. Vidotto ricostruisce quanto avvenne in città con l’ingresso delle truppe italiane: riprende note diplomatiche prussiane, relazioni di giornali austriaci, le relazioni ufficiali italiane, articoli di giornalisti embedded, tra cui Edmondo De Amicis. Ma la storia della breccia di Porta Pia non è un materiale solo per specialisti, o curiosi; i buoni approfondimenti storici offrono una dimensione più vasta al presente e consentono valutazioni prospettiche.

Le cinque giornate di Parma del 1922

Transform! Italia, 2022

Cento anni fa i quartieri popolari di Parma si opponevano alla spedizione fascista guidata da Italo Balbo e costringevano gli squadristi alla ritirata.

Maggio 1796 dal diario di un Regio borgo

2021

La Compagna napoleonica del 1796 per il Regio borgo di Codogno fu soprattutto transito di truppe della kaiserlich, königliche Armée: i soldati della fanteria austriaca e ungherese, i gränzer, gli usseri, gli ulani passarono semplicemente, forse non proprio felici. Poi giunsero i francesi certo non sanguinari cannibali, come taluno aveva raccontato. A Codogno morì anche un generale che francese non era, ma svizzero: su quel fatto ancora si discute.