Archeologia della pesca nella Sicilia sud-orientale: tra metodologie di ricerca e nuove linee interpretative (original) (raw)
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Notiziario Archeologico Soprintendenza Palermo, 2018
A funeral slab, datable to the beginning of modern age, has been brought to light during the restoration work carried out in the church of Santa Maria of Misericordia of Termini Imerese. That slab bears an engraved representation of tuna fishing. The figure, which is a unicum, shows a complex system of fishing nets connected together, where boats and tunas of various sizes are moving, as well as human figures schematically made but dashed with security and liveliness. In the lower part of the slab, moreover, various phases of the fish processing are illustrated; a character situated in an important position seems to supervise the operations, inside a small fortified building represented with well characterized architectural details. It could be the rais mentioned in the late Latin inscription at the base of the scene, whose name, the name the sons and the date of death are reported.
Nuove Esche Per Pescare Nel Mare Magnum Dell’Eredità Culturale
Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Scienze, 2021
We describe here a novel tool for exploring documents pertaining to the world Cultural Heritage while avoiding their contamination or damage. Known under the acronym EVA, it consists of a plastic foil of Ethylene Vinyl Acetate studded with strong cation and anion resins admixed with C8 and C18 hydrophobic beads. When applied to any surface such foils can harvest any type of surface material, which is then eluted and analysed via standard means, such as GS/MS (typically for metabolites), MS/MS (for peptide and protein analysis), X-ray (for elemental analysis). We briefly review here a number of past data, such as screening of original documents by Bulgakov, Chekov, Casanova, Kepler, while dealing in extenso with very recent data, pertaining to Orwell and Stalin and analysis of the skin of an Egyptian mummy. The technique was also successfully applied to paintings, such as the Donna Nuda at the Hermitage in St. Petersburg, attributed to Leonardo and his school. This novel methodology ...
2022
Negli ultimi anni il quadro delle conoscenze sulle forme di predazione e pirateria nel Mediterraneo antico si è arricchito grazie ad una straordinaria convergenza tra fonti storiche ed epigrafiche, il riesame di alcuni relitti navali e una più ampia indagine sulla circolazione di specifici sistemi di armamento. I nuovi percorsi di ricerca, a cui sono seguite interessanti riflessioni su una metodologia di ricostruzione delle forme della pirateria nel mondo antico, hanno finito per avere significative ricadute in ambito archeologico, spingendo a favore di una maggiore attenzione verso determinate categorie della cultura materiale e di quei contesti correlabili a fenomeni di predazione per mare. Il presente lavoro propone, attraverso una serie di casi studio prescelti in differenti ambiti territoriali mediterranei, un primo tentativo di lettura sinottica di un più vasto fenomeno di attività di scorrerie e saccheggio nel corso del II millennio a.C. Una particolare attenzione viene rivolta ad alcuni siti della costa meridionale dell’Anatolia e dell’Egeo insulare, dove la dislocazione in piccole baie nascoste, la presenza di sistemi fortificati e forme di accumulo di beni esotici di natura disomogenea, impongono nuove strategie di lettura. La situazione egeo-anatolica trova un prezioso parallelo nel contesto nordafricano e del Delta nilotico, nel quale la condivisione tra fonti testuali e documentazione archeologica offre una possibile chiave interpretativa a quella che puo essere definita “archeologia della pirateria”.