Simone Selva, L’interdipendenza economica internazionale: ascesa e declino di una categoria interpretativa tra keynesismo e monetarismo, in Storica. 61-62 • anno XXI, 2015 (original) (raw)

M. Balard, M. Campopiano, E. Di Rienzo, E. Gin, A. Musi, L. Palermo, Quando l’Italia non era divisa in due. Il Medioevo, la “nascita della Nazione” e la genesi del mercato unificato. A proposito di un libro recente, in “Nuova Rivista Storica”, CVI, 3, 2022, pp. 1285-1322.

2022

La rivista, fedele al suo intento di favorire lo sviluppo della ricerca e il libero confronto delle idee, è aperta a ogni espressione e discussione di risultati o tendenze nel campo della storia e della sua metodologia. Inoltre, la rivista si atterrà alle vigenti linee guida adottate dal Committe on Publication Ethics (COPE). Conformemente a quanto indicato nel «Regolamento per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche», approvato dal Consiglio direttivo dell'Anvur con delibera del 9 febbraio 2019, tutti i contributi pubblicati dalla rivista sono sottomessi preventivamente al vaglio di due esperti anonimi esterni al Comitato editoriale (double-blind peer review), designati dal Direttore e dal Comitato di direzione. Quelli che appaiono nella sezione Interpretazioni e rassegne sono egualmente valutati secondo il procedimento di revisione tra pari doppio cieco ma da un solo esperto anonimo esterno al Comitato editoriale, anch'esso designato dal Direttore e dal Comitato di direzione. La responsabilità di quanto è contenuto negli scritti appartiene agli autori che li hanno firmati.

Le politiche europee e nazionali di coesione e la mancata convergenza: il caso del Mezzogiorno, in «Rivista Economica del Mezzogiorno», n. 1, 2016;

Un'analisi sistemica della crisi europea, e in particolare delle vicende che hanno travagliato tutta la frontiera meridionale dell'Unione, consente di risalire ad alcune cause profonde, che vanno ben al di là delle vicende interne di finanza pubblica: tra queste, la prima è senz'altro la «sostenibilità» dei divari regionali di sviluppo e competitività 1 . A versare ancora o ad aver rischiato di precipitare in una crisi strutturale sono non a caso i paesi storicamente destinatari di coesione: Grecia, Portogallo, Spagna e Italia (assai volgarmente detti PIGS). È un quadro in cui le politiche europee sono insufficienti a garantire la tenuta e il consolidamento di «a more perfect Union», a partire dalla stabilità dell'Unione economica e monetaria. Si stanno riproponendo insomma le stesse ragioni ben presenti nella mente dei «padri fondatori» agli albori del processo di integrazione quando avviarono quel meccanismo complesso e progressivamente perfezionato di una politica pubblica europea per il riequilibrio territoriale: la politica di coesione economica, sociale e territoriale.

Teorie Economiche Alternative (Bocconi), 2007-2011, "Il circuito monetario" (con Andrea Fumagalli)

PREMESSA Questi appunti sono stati tratti dalle lezioni sugli schemi del circuito monetario (e sul ruolo della moneta in un'economia monetaria di produzione) che il prof. Andrea Fumagalli svolge all'interno del corso progredito di Economia Politica (I modelli economici) tenuto dal prof. Giorgio Lunghini presso l'Università Bocconi. Vanno dunque ad integrare il testo di Giorgio Lunghini Riproduzione, distribuzione e crisi, (Unicopli, Milano 1996) e un mio precedente scritto Critica dell'economia: Keynes e Sraffa Appunti dalle lezioni di G. Lunghini,(Milano 2004; disponibile presso il SID e sul Sito IEP-Bacheca on line) . * Gli appunti sul circuito monetario sono stati rielaborati tenendo conto di altri scritti di Andrea Fumagalli e di altri autori. In particolare: Fumagalli A., Elementi per la costruzione di uno schema monetario di circuito economico, in "Studi economici", n.29, 1986, pp.53-98. Fumagalli A., L'economia italiana sotto il giogo di Maastricht, in L. Berti , A. Fumagalli, L'antieruopa delle monete, Manifestolibri, Roma, 1993. Fumagalli A., Moneta e tecnologia, Franco Angeli, Milano, 1995. Fumagalli A., Finanza fai da te. Borse e risparmi nel mercato globale, DeriveApprodi, Roma, 2001. Fumagalli A., Moneta e potere in Andrea Fumagalli, Christian Marazzi, Adelino Zanini, La moneta nell'Impero, Ombre corte, Verona, 2002, pp.13-40. Fumagalli A., Bioeconomia, flessibilità del lavoro e lavoro cognitivo, in Il mercato del lavoro: problematiche e trasformazioni, Upad, Bolzano, 2002, on line

Review of Gianni Toniolo (a cura di), L’Italia e l’economia mondiale. Dall’Unità a oggi, Collana storica della Banca d’Italia, Venezia, Marsilio, 2014

in "Il mestiere di storico", VI/2, 2014, pp. 24-28

Gianni Toniolo (a cura di), L'Italia e l'economia mondiale. Dall'Unità a oggi, Collana storica della Banca d'Italia, Venezia, Marsilio, pp. 982, € 65,00 ne discutono Michele Colucci (Cnr-Istituto di studi sulle società del Mediterraneo), Giovanni Cristina (Ehess-Cnrs Parigi), Nica La Banca, Francesco Petrini (Università di Padova), e Gianni Toniolo (Luiss Roma)

Alida Clemente, Il racconto del mercato globale e la crisi della storicità. Sul ritorno della storia economica, in Storica. 72 • anno XXIV, 2018

The essay offers a critical review of the historical debate on global trade in the early modern age and a consideration of the current methodological status of economic history. Retracing the main guidelines established in the last decades in Anglo-Saxon economic history, the cliometric and the neo-institutionalist one, it highlights the progressive hegemony of neoclassical theory as well as of a methodological approach that replaces analysis to explanation, data to sources, model to contexts. In the light of modernist historiography, it examines the substantial limits of this literature, which can be traced back to its constitutive theoretical premises: the avoidance of a historical and plural definition of State and institutions, the simplification of economic agency in a rational choice scheme, the persistence of methodological nationalism. Starting from the affirmation of a radical alterity of the historical approach compared to the theoretical one of the rational choice, the essay closes with a glance at the emerging historiographic trends, such as the New History of Capitalism, aiming at re-evaluating the contribution of economic anthropology and the economic history of the Annales to the historical study of the markets.