Politica Economica_MAGAZZINO-4.La teoria normativa della PE (original) (raw)

PEEII-9. La politica monetaria nell’Eurozona

1 Supponiamo che F sperimenti un boom dovuto a ↑AD, mentre G sia in recessione (con ↓AD) e che i due shock si compensino esattamente (shock asimmetrico «puro»). La BCE, guardando alla stabilità dei p nell'UME, non nota modifiche a p e Y nell'intera area, e non interviene. Pertanto, varieranno Y e u nei 2 Paesi. In G, ↓Y (da Y G1 a Y G3 ); mentre in F, ↑Y (da Y F1 a Y F3 ). In questo caso la BCE non riesce a stabilizzare il sistema, comportandosi come se attribuisse alla stabilizzazione del Y un peso nullo. 2 7

Sul Concetto DI «Imprenditore DI Policy»

Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica

IntroduzioneLa diffusione di alcuni concetti nelle scienze sociali segue a volte percorsi imperscrutabili. Anche quando la sua origine non si perde in tempi lontani al punto da rendere necessaria una complessa ricostruzione etimologica, o quando il suo impiego non appare così strettamente improntato ad un contesto linguistico specifico, ripercorrere passo dopo passo la propagazione di un dato termine e il suo lento permeare il discorso scientifico può costituire un interessante percorso di ricerca.

ALCUNE CONSIDERAZIONI CRITICHE INTORNO ALLA GENEALOGIA TEORICA DELLA "NUOVA" COSTITUZIONE ECONOMICA

Il contributo intende offrire una ricostruzione critica della genealogia teorica della "nuova" costituzione economica nella dottrina italiana, alla luce della globalizzazione e del processo di integrazione sovranazionale, prendendo le mosse dalla "svolta" del Convegno dell'Associazione Italiana Costituzionalisti del 1991 (e dalle relazioni di G. Amato, G. Guarino, G. Bognetti). In particolare, lo scritto si sofferma sull'elaborazione di Giovanni Bognetti-di cui sono criticate l'iper-valorizzazione delle cc.dd. disposizioni procedurali della costituzione economica e l'impostazione sistematicamente non convincente, evidenziandone altresì i punti di contatto con la critica anti-sociale dell'ordoliberalismo tedesco (fautore di una visione fortemente prescrittiva di Wirtschaftsverfassung) e con le pagine schmittiane sullo starker Staat-e sulla teorizzazione di Sabino Cassese-in relazione alla quale viene prospettato un legame con alcune suggestioni del Forsthoff de Lo Stato della società industriale. Emerge, in conclusione, l'invito a riscoprire i fondamenti sociali della costituzione economica e a coltivare un punto di vista autenticamente italiano (e costituzionale) sull'integrazione europea.

LA LEGGE COME NORMA SULLA PRODUZIONE DI NUOVE FONTI PRIMARIE TRA TEORIA E DOGMATICA

SOMMARIO: 1. Premessa. -2. Hans Kelsen e il fondamento di validità. -3. Franco Modugno e il principio d'inderogabilità delle competenze. -4. L'argomento della consuetudine costituzionale. -5. Regole regolative e costitutive. -6. Dalla teoria alla dogmatica. -7. Le fonti concorrenziali extragovernative. -8. I legislatori creati dal legislatore. Gli art. 87, quinto comma e 89, secondo comma, Cost. -9. Gli atti aventi forza di legge non emanati dal Capo dello Stato. -10. Il controllo di costituzionalità degli atti aventi forza di legge. -11. L'atto con valore di legge come decreto presidenziale. Il "ruolo" del Capo dello Stato nella nostra forma di governo. -12. Il limite invalicabile della competenza. -13. Conclusioni. ____________ * Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Sassari.