Storie di confine (original) (raw)

Morti di confine

Traduzione della prefazione a Border Deaths: Causes, Dynamics and Consequences of Migration-related Mortality (Amsterdam University Press, 2020). Il volume, curato da Paolo Cuttitta e Tamara Last, comprende contributi di: Paolo Cuttitta, Jana Häberlein e Polly Pallister-Wilkins; Kate Dearden, Tamara Last e Craig Spencer; Giulia Sinatti e Renske Vos; Amade M’Charek e Julia Black; Giorgia Mirto, Simon Robins, Karina Horsti, Pamela J. Prickett, Deborah Ruiz Verduzco e Victor Toom; Emilio Distretti; Kristof Gombeer, Orçun Ulusoy e Marie-Laure Basilien-Gainche; Huub Dijstelbloem, Carolyn Horn e Catriona Jarvis; Thomas Spijkerboer. L’intero libro è scaricabile gratuitamente attraverso il sito https://www.aup.nl

Abitare il confine

L’intervento si propone di indagare, in un’ottica comparatistica, la rielaborazione dell’immagine letteraria di Londra all’interno di due racconti di Nathaniel Hawthorne (Wakefield, 1835) e di Edgar Allan Poe (The Man of the Crowd, 1840). Attraverso l’analisi di queste due short stories verranno messi in evidenza alcuni aspetti teorici di fondamentale importanza tra i quali: lo specifico valore assunto dalla capitale dell’impero britannico nell’immaginario europeo e statunitense nella prima metà dell’Ottocento; il differente arsenale retorico (topoi, clichés e motivi) utilizzato nella rappresentazione di questo scenario sulle due sponde dell’Atlantico; e, infine, gli orientamenti ideologici veicolati attraverso la rielaborazione della medesima immagine. Londra, infatti, sembra rivestire una funzione e un significato particolari per gli autori americani in questo scorcio di secolo: da un lato fornendo preziose anticipazioni riguardo alle conseguenze del massiccio inurbamento di massa inaugurato dalla seconda rivoluzione industriale; dall’altro permettendo agli scrittori di dare forma alla propria identità nazionale, ribadendo la “distanza” reale e simbolica che li separava dagli antichi colonizzatori.

Raccontare il fascismo di confine

Camicie nere in Alto Adige, 2023

Visti frustrati molti degli obiettivi imperialisti nella regione balcano-adriatica, garantiti all’Italia – belligerante al fianco degli Alleati – nel Trattato di Londra del 1915, la conquista del Tirolo meridionale ebbe presto un doppio significato, sia di compensazione, sia di segno tangibile della vittoria sull’Austria delenda. Anche il “displuvio alpino” era stato assicurato al Regno d’Italia nell’accordo londinese, facilitandone così l’uscita dal Tripartito. Vista l’innegabile presenza di importanti minoranze etnolinguistiche nella futura Provincia di Bolzano, ove risultavano particolarmente compatte, ma pure nella Venezia Giulia e in Istria, qui più frammentarie e però copiose, era in questi territori che si doveva decidere per i decenni a venire il modello di rapporto tra lo Stato nazionale e la pluralità delle culture esistenti entro i suoi nuovi confini.

Machiavellerie di confine

Questo contributo corrisponde, a grandi linee, al testo letto il 23 marzo 2010 presso la Biblioteca cantonale di Lugano in occasione della serata intitolata Machiavelli e gli Svizzeri, nel corso della quale è stato presentato il volume di L. ZANZI, Machiavelli e gli Svizzeri e altre "machiavellerie" filosofiche concernenti la natura, la guerra, lo stato, la società, l'etica e la civiltà, postfazione di M. Viganò, Casagrande, Bellinzona 2009. Dell'occasione che l'ha propiziato conserva il tono colloquiale. 1 Cfr. L'architettura militare nell'età di Leonardo. «Guerre milanesi» e diffusione del bastione in Italia e in Europa, Atti del convegno internazionale di studi, Locarno, Scuola Magistrale, 2-3 giugno 2007, a cura di M. Viganò, Casagrande, Bellinzona 2008. 2 M. VIGANÒ, Leonardo a Locarno. Documenti per una attribuzione del «rivellino» del castello 1507, Casagrande, Bellinzona 2009.

Famiglie al confine

2013

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Terre di confine corr

Terre di Confine, 2005

TERRE DI CONFINE tra Bisanzio e Bagdad. Identità italiana e globalizzazione Sicura fende l'onda la prua della galea, un ramo di ciliegio portato dalle onde E luccica la pelle di schiavi rematori, il ritmo del tamburo scandisce la fatica Terra di Bisanzio, terra d'ambra e d'oro, trema sotto il passo di eserciti latini E brillano le spade dei principi templari, la danza delle ombre ancora si ripete Donne dalle labbra color di melograno offrono l'amore a stanchi cavalieri

Al confine di Ventimiglia: politiche di chiusura, storie di passaggio.

Sui Confini d'Europa. Manifestolibri , 2022

Questo breve contributo nasce dal nostro impegno di ricerca ed attivismo al confine italo-francese di Ventimiglia, un luogo ritornato recentemente, suo malgrado, alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali proprio in relazione ai flussi migratori e alla loro gestione. Prendiamo come punto d'inizio del racconto l'estate 2015 e la decisione della Francia di introdurre controlli permanenti in frontiera per provare a ricostruire cronologicamente alcuni degli avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi cinque anni.