Riviste: centri nevralgici d'informazione e scambio per lo sviluppo dell'avanguardia internazionale (original) (raw)

2022, Engaged Visuality. The Italian and Belgian Poesia Visiva Phenomenon in the 60s and 70s.

Scrivere una storia, anche breve, delle riviste d'avanguardia, significa, di fatto, scrivere la storia stessa dell'avanguardia. Le relazioni tra gli artisti, che si sono realizzate proprio grazie alla collaborazione alle varie riviste, hanno reso possibile quello scambio d'informazioni che da sempre è la linfa vitale dei movimenti d'avanguardia e che ne ha condizionato la vita stessa. Queste fondamentali connessioni sono evidenti analizzando la composizione dei comitati redazionali delle riviste d'avanguardia e di controcultura. Ad essi partecipano numerosi artisti, intellettuali, disegnatori e agitatori politici, in un continuo scambio ed intreccio di collaborazioni estremamente libere. Una fluidità che permise una diffusione di informazioni e di iniziative che si espresse in quella esplosione di attività artistiche che ha contraddistinto gli anni Sessanta e Settanta. Una analisi più attenta di questa rete potrebbe far emergere non solo la coesistenza, se non la coincidenza, dell'organizzazione redazionale di alcune riviste d'artista con alcune riviste politiche, ma anche i vincoli o le pressioni che l'una, la politica, ha esercitato sull'altra, l'arte. In buona sostanza, metterli in evidenza come punti nevralgici, vale a dire punti delicati, difficili da maneggiare, in cui convergono interessi contrastanti, quello artistico e quello politico appunto e mettere in risalto le influenze, non sempre positive, esercitate dalla politica sull'arte.