Sicily in transitionInterim report of investigationsat Castronovo di Sicilia 2016 (original) (raw)

M. Carver, A. Molinari, V. Aniceti, C. Capelli, F. Colangeli, L. Drieu, G. Fiorentino, F. Giovannini, M. Hummler, J. Lundy, A. Meo, A. Monnereau, P. Orecchioni, M. Primavera, A. Ughi (2019): "SICILY IN TRANSITION New research on early medieval Sicily, 2017-2018"

FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 437, 2019

Il testo che segue riguarda la nostra ricerca archeologica sulla Sicilia bizantina, islamica e normanno-sveva e in particolare riporta le ultime scoperte a Castronovo di Sicilia, che includono il riconoscimento di una chiesa del XII-XIII secolo sul Monte Kassar, la continuazione dello scavo a Casale San Pietro e una sintesi delle nuove ricognizioni nelle sue vicinanze. Quest’ultimo sito rimane il focus principale del Progetto ERC sictransit, ma in questa sede diamo anche conto dei primi risultati di un’indagine più ampia, che include una grossa quantità di reperti che provengono da tutta la Sicilia da siti scavati in precedenza (Fig 1). Questi reperti consistino in ceramiche, metalli e vetri assieme a resti umani, animali e vegetali, che vengono analizzati nei laboratori delle università partner del progetto: York, Roma e Lecce. I principali metodi scientifici applicati sono: analisi tipologiche, petrografiche e del contenuto organico delle ceramiche da cucina e da tra-sporto; degli isotopi stabili e del DNA antico sui resti umani e animali per determinare la dieta e l’ascendenza genetica; infine la identificazione tassonomica e la caratterizzazione isotopica degli insiemi di resti botanici per comprendere le loro relazioni con il clima e con le diverse fasi storiche. Il progetto “Sicily in Transition” (acronym: Sictransit) combina quindi ricerche archeologiche, bioarcheologiche e biomolecolari in un unico progetto integrato. Gli obiettivi attesi sono stati suddivisi, per comodità e chiarezza, in tre principali aree di studio, vale a dire: agricoltura (e cibo), scambi e demografia. Infine concludiamo con una valutazione della ricerca svolta sul campo e delle prospettive di indagine dei tre laboratori

SICILY IN TRANSITION New research on early medieval Sicily, 2017-2018

SICILY IN TRANSITION New research on early medieval Sicily, 2017-2018, 2019

Il testo che segue riguarda la nostra ricerca archeologica sulla Sicilia bizantina, islamica e normanno-sveva e in particolare riporta le ultime scoperte a Castronovo di Sicilia, che includono il riconoscimento di una chiesa del XII-XIII secolo sul Monte Kassar, la continuazione dello scavo a Casale San Pietro e una sintesi delle nuove ricognizioni nelle sue vicinanze. Quest'ultimo sito rimane il focus principale del Progetto ERC sictransit, ma in questa sede diamo anche conto dei primi ri-sultati di un'indagine più ampia, che include una grossa quantità di reperti che provengono da tutta la Sicilia da siti scavati in precedenza (Fig 1). Questi reperti consistino in ceramiche, metalli e vetri assieme a resti umani, animali e vegetali, che vengono analizzati nei laboratori delle università partner del progetto: York, Roma e Lecce. I principali metodi scientifici ap-plicati sono: analisi tipologiche, petrografiche e del contenuto organico delle ceramiche da cucina e da trasporto; degli iso-topi stabili e del DNA antico sui resti umani e animali per determinare la dieta e l'ascendenza genetica; infine la identifica-zione tassonomica e la caratterizzazione isotopica degli insiemi di resti botanici per comprendere le loro relazioni con il cli-ma e con le diverse fasi storiche. Il progetto "Sicily in Transition" (acronym: Sictransit) combina quindi ricerche archeologi-che, bioarcheologiche e biomolecolari in un unico progetto integrato. Gli obiettivi attesi sono stati suddivisi, per comodità e chiarezza, in tre principali aree di studio, vale a dire: agricoltura (e cibo), scambi e demografia. Infine concludiamo con una valutazione della ricerca svolta sul campo e delle prospettive di indagine dei tre laboratori.

Martin O. H. Carver, Alessandra Molinari, Veronica Aniceti, Francesca Colangeli, Nicoletta Giannini, Fabio Giovannini, Madeleine Hummler, Claudio F. Mangiaracina, Antonino Meo, Paola Orecchioni (2018): "Sicily in transition. Interim report of investigations at Castronovo di Sicilia 2016"

FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 412, 2018

La città di Castronovo di Sicilia (PA) e i suoi dintorni sono attualmente oggetto di ricerche archeologiche condotte dalle università di York, Roma e Lecce in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo e con il sostegno del Comune di Castronovo. Quattro diversi insediamenti sono stati indagati per mezzo di prospezioni e scavi. Sul Monte Kassar, interpretabile, allo stato attuale delle ricerche, come una fortezza bizantina dell’ VIII–IX secolo, nel 2015 sono state individuate strutture con funzione abitativa all’interno e in appoggio alle fortificazioni, mentre nel 2016 sono stati scavati i resti di una “casaforte” (la cosiddetta “casermetta"). Sul Colle San Vitale, i ruderi delle strutture medievali ancora in piedi sono stati oggetto di una prospezione di alta precisione, come anche la città vecchia di Castronovo, dove anche sono stati individuate e cartografate le acque sotterranee e un sistema di irrigazione. Infine, a Casale San Pietro, nella pianura vicino a Castronovo e sulle rive del fiume Platani, un insediamento esteso di epoca tardoromana e bizantina (orientativa- mente dei secoli V–VII secolo) è stato parzialmente identificato attraverso prospezioni geofisiche, raccolte di superficie e sondaggi. Nel 2015 e 2016 è stato possibile dimostrare in un’area di scavo (Int 5) che l’insediamento di epoca bizantina (la cosiddetta agro-town) è stato rioccupato da uno di epoca islamica e normanna (IX–XII secolo). L’attuale campagna di ricerche sul Medioevo nel Comune di Castronovo di Sicilia (PA) è stata avviata nel 2014 e prosegui- ta nel 2015. Nel corso del 2016, queste indagini hanno assunto un ruolo centrale nel progetto più ampio finanziato dall’European Research Council (SICTRANSIT). L’obiettivo centrale di questo progetto è di comprendere il carattere delle trasformazioni economiche, ambientali e sociali dell’intera Sicilia tra il VI e il XIII secolo . La relazione che segue presenta i risultati ottenuti nel 2016 a Castronovo nei quattro insediamenti principali e una breve descrizione delle ricerche in corso sulla ceramica, la fauna, e i reperti particolari effettuata dai responsabili delle loro anali- si. Infine, si conclude con una valutazione del significato della campagna del 2016 e uno sguardo alle prossime tappe del progetto.

Montana, G., Gasparo Morticelli, M., Bazan, G., Pisciotta, F., Aleo Nero, C., Marino, P., & Castrorao Barba, A. (2022). Sources of geomaterials in the Sicani Mountains during the Early Middle Ages: A case study of Contrada Castro, central western Sicily. Geoarchaeology, 1–20. doi: 10.1002/gea.21900

2022

From 2017, an unknown rural settlement in Contrada Castro at Corleone (Palermo Province, western Sicily) was investigated as part of the ‘Harvesting Memories Project’. The stratigraphic sequence, supported by radiocarbon dating, has demonstrated a reoccupation of a pre‐Roman site during the transition between the Byzantine and Islamic periods. In particular, the main occupation occurred in the late 8th–9th century when pottery kilns and a probable warehouse were constructed. During the 10th–11th century, a new structure with different orientations replaced the previous buildings that had already collapsed. Specifically focusing on a perspective of the household production and its relationship to the surrounding landscapes of this site, this paper presents the results of a geological survey and petrographic analysis of ceramic finds and lithic samples to identify the source area of the geomaterials used in the studied settlement. The ceramic finds were divided into different Paste Groups based on the characteristics of a polarizing microscope study. The use of some locally available raw materials was recorded both for ceramic and lithic samples. Such an approach enables us to better understand ceramic craft technology, clay and lithic procurement strategies and, more broadly, the consumption of household pottery in the Early Medieval site in Contrada Castro. Furthermore, this study verifies the close relationship that this rural settlement had with the surrounding resources in the area and reveals a connection with the city of Palermo during the Early Middle Ages

Martin Carver, Alessandra Molinari (2016): "Sicily in Transition Research Project. Investigations at Castronovo di Sicilia. Results and Prospects, 2015"

FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 352, 2016

Il progetto Sicily in Transition è nato dalla collaborazione delle Università di York e di Roma Tor Vergata, con il pieno ap-poggio della Soprintendenza ai BB. CC. AA di Palermo. La finalità della nostra ricerca è quella di analizzare, attraverso il registro archeologico, in quale modo i mutamenti di regime politico hanno influenzato organizzazione, composizione e stili di vita delle popolazioni soggette. L’arco di tempo considerato va dal VI al XIII secolo, periodo nel quale la Sicilia ha visto diverse dominazioni: quella bizantina, islamica, normanna e sveva. Sicily in Transition prevede di analizzare con metodi in parte nuovi, in parte più tradizionali, sia insiemi di reperti (ecofatti e manufatti) prodotti da precedenti scavi, sia di acquisire dati attraverso nuove indagini. In particolare gli scriventi hanno scelto di indagare un’area molto promettente della Sicilia centrale: il territorio di Castronovo di Sicilia. Qui, in due campagne di ricerca durate ciascuna quattro settimane, sono state realizzate indagini magnetometriche, ricognizioni di superficie, di archeologia dell’architettura e sondaggi stratigrafici. La finalità era quella di valutare il potenziale archeologico dei principali siti storici del territorio. I primi risultati sono promettenti in relazione alla varietà tipologica e cronologica dei diversi insediamenti identificati: una fortezza dei secoli VII-IX sul Monte Kassar; un fortilizio con fasi del pieno medioevo e dell’età moderna sul Colle San Vitale; un ampio villaggio non difeso con fasi dall’età tardoantica al medioevo, incluse importanti testimonianze di età islamica, nell’area del Casale San Pietro. Le indagini preliminari hanno quindi confermato le ampie potenzialità informative dell’intero territorio di Castronovo rispetto ai temi della nostra ricerca e stanno quindi consentendo di programmare gli interventi futuri.

Sicily in Transition Research Project. Investigations at Castronovo di Sicilia. Results and Prospects, 2015

2016

Il progetto Sicily in Transition e nato dalla collaborazione delle Universita di York e di Roma Tor Vergata, con il pieno ap-poggio della Soprintendenza ai BB. CC. AA di Palermo. La finalita della nostra ricerca e quella di analizzare, attraverso il registro archeologico, in quale modo i mutamenti di regime politico hanno influenzato organizzazione, composizione e stili di vita delle popolazioni soggette. L’arco di tempo considerato va dal VI al XIII secolo, periodo nel quale la Sicilia ha visto diverse dominazioni: quella bizantina, islamica, normanna e sveva. Sicily in Transition prevede di analizzare con metodi in parte nuovi, in parte piu tradizionali, sia insiemi di reperti (ecofatti e manufatti) prodotti da precedenti scavi, sia di acquisire dati attraverso nuove indagini. In particolare gli scriventi hanno scelto di indagare un’area molto promettente della Sicilia centrale: il territorio di Castronovo di Sicilia. Qui, in due campagne di ricerca durate ciascuna quattro settima...

Case Bastione: a prehistoric settlement in the Erei uplands (central Sicily) (in english) 2014

Case Bastione is a large settlement occupied from the Late Neolithic to the Bronze Age, lying within the western Erei uplands in the valley of the Morello river (central Sicily). The first excavation seasons (2007, 2009, 2013) investigated the Late Copper Age and Early Bronze Age layers (mid 3rd to mid 2nd mill. cal. BC). The campaigns have yielded extensive evidence of domestic structures, and of a number of craft activities, such as textiles, pottery making, lithic production and possibly metallurgy. Data about the absolute and relative chronologies, based on radiometric dating and the typological analysis of the rich ceramic pottery complex, are discussed. Abundant zoological remains also highlight the role of animal husbandry in the subsistence strategies of the village community. The paper ends with a preliminary discussion of geomagnetic and archaeometric analyses carried out during the 2013 campaign