Sicily in transition : new research on early medieval Sicily, 2017-2018 (original) (raw)
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FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 437, 2019
Il testo che segue riguarda la nostra ricerca archeologica sulla Sicilia bizantina, islamica e normanno-sveva e in particolare riporta le ultime scoperte a Castronovo di Sicilia, che includono il riconoscimento di una chiesa del XII-XIII secolo sul Monte Kassar, la continuazione dello scavo a Casale San Pietro e una sintesi delle nuove ricognizioni nelle sue vicinanze. Quest’ultimo sito rimane il focus principale del Progetto ERC sictransit, ma in questa sede diamo anche conto dei primi risultati di un’indagine più ampia, che include una grossa quantità di reperti che provengono da tutta la Sicilia da siti scavati in precedenza (Fig 1). Questi reperti consistino in ceramiche, metalli e vetri assieme a resti umani, animali e vegetali, che vengono analizzati nei laboratori delle università partner del progetto: York, Roma e Lecce. I principali metodi scientifici applicati sono: analisi tipologiche, petrografiche e del contenuto organico delle ceramiche da cucina e da tra-sporto; degli isotopi stabili e del DNA antico sui resti umani e animali per determinare la dieta e l’ascendenza genetica; infine la identificazione tassonomica e la caratterizzazione isotopica degli insiemi di resti botanici per comprendere le loro relazioni con il clima e con le diverse fasi storiche. Il progetto “Sicily in Transition” (acronym: Sictransit) combina quindi ricerche archeologiche, bioarcheologiche e biomolecolari in un unico progetto integrato. Gli obiettivi attesi sono stati suddivisi, per comodità e chiarezza, in tre principali aree di studio, vale a dire: agricoltura (e cibo), scambi e demografia. Infine concludiamo con una valutazione della ricerca svolta sul campo e delle prospettive di indagine dei tre laboratori
Sicily in transitionInterim report of investigationsat Castronovo di Sicilia 2016
2018
La citta di Castronovo di Sicilia (PA) e i suoi dintorni sono attualmente oggetto di ricerche archeologiche condotte dalle universita di York, Roma e Lecce in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo e con il sostegno del Comune di Castronovo. Quattro diversi insediamenti sono stati indagati per mezzo di prospezioni e scavi. Sul Monte Kassar, interpretabile, allo stato attuale delle ricerche, come una fortezza bizantina dell’ VIII–IX secolo, nel 2015 sono state individuate strutture con funzione abitativa all’interno e in appoggio alle fortificazioni, mentre nel 2016 sono stati scavati i resti di una “casaforte” (la cosiddetta “casermetta"). Sul Colle San Vitale, i ruderi delle strutture medievali ancora in piedi sono stati oggetto di una prospezione di alta precisione, come anche la citta vecchia di Castronovo, dove anche sono stati individuate e cartografate le acque sotterranee e un sistema di irrigazione. Infine, a Casale San Pietro,...
2022
From 2017, an unknown rural settlement in Contrada Castro at Corleone (Palermo Province, western Sicily) was investigated as part of the ‘Harvesting Memories Project’. The stratigraphic sequence, supported by radiocarbon dating, has demonstrated a reoccupation of a pre‐Roman site during the transition between the Byzantine and Islamic periods. In particular, the main occupation occurred in the late 8th–9th century when pottery kilns and a probable warehouse were constructed. During the 10th–11th century, a new structure with different orientations replaced the previous buildings that had already collapsed. Specifically focusing on a perspective of the household production and its relationship to the surrounding landscapes of this site, this paper presents the results of a geological survey and petrographic analysis of ceramic finds and lithic samples to identify the source area of the geomaterials used in the studied settlement. The ceramic finds were divided into different Paste Groups based on the characteristics of a polarizing microscope study. The use of some locally available raw materials was recorded both for ceramic and lithic samples. Such an approach enables us to better understand ceramic craft technology, clay and lithic procurement strategies and, more broadly, the consumption of household pottery in the Early Medieval site in Contrada Castro. Furthermore, this study verifies the close relationship that this rural settlement had with the surrounding resources in the area and reveals a connection with the city of Palermo during the Early Middle Ages
Following a first occupation dated to the 6th-5th c. BC, the site was re-occupied between the Byzantine and Islamic period (7th-11th c. AD). Under the 10th-11th c. AD structures, a large square building has been uncovered, that shows two subsequent phases dated from the mid-8th c. AD to the 9th c. AD. The structures belonging to the first phase of the building have revealed traces of pottery production, as indicated by the recovery of a two chambered kiln as well as the presence of several ceramic wastes.This paper presents the material evidence connected to this recently unearthed building and discusses its implication in terms of craft production in a rural area during the transition from the Byzantine to the early Islamic period. This analysis enables us to reassess the existing chrono-typology for specific ceramic vessels, such as painted amphorae- in particular the ones showing band and sinusoidal decoration-and cooking wares recovered from this building. Moreover, the possibility to study specific pottery types in association with both a sound stratigraphic sequence –the kiln lies under the 10th-11th c. AD structures and new radiocarbon data acquired from several key contexts, provides important insights into the material culture of a rural community living in the inland of Sicily between the 8th and 9th c. AD. In addition, we will also introduce the preliminary outcomes of the geological prospection carried out to identify the raw materials suitable for potting within the area, combined with the petrographic analysis of modern clay samples. Such integrated approach enables us to gain a better understanding on ceramic craft-technology, clay procurement strategies and more broadly the consumption of household pottery in the countryside of western Sicily between the late Byzantine period and the early Islamic age, adding to our knowledge of a crucial as well as “dark” period in the history of Early Medieval Sicily.
Environmental Archaeology, 2021
Within the project ‘Harvesting Memories: Ecology and Archaeology of Monti Sicani Landscapes’, this paper aims to reconstruct human–environment interactions in the inland areas of Western Sicily during the Early Middle Ages through a comparative analysis of environmental archaeological data. We analyse carpological and anthracological finds and faunal remains originating from different layers of the rural settlement of Contrada Castro (Corleone, Palermo), excavated in 2017–2019. The site was mainly occupied between the Byzantine and Islamic periods (late 8th to 11th c. AD). The examination of wood charcoal enabled the identification of plant species selected and exploited in the landscape of the site for each main chronological period. The archaeobotanical data indicated a precise, qualitative picture on the historical vegetation of this area, accompanied with the agricultural practices of the communities. The zooarchaeological data added further information on the reconstruction of rural economy and animal exploitation patterns. An integrated comparison of the characteristic landscape and the archaeobotanical and zooarchaeological data presented the dynamics of agricultural strategy, wood exploitation, and management of animal resources of an early medieval rural community in Western Sicily.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 412, 2018
La città di Castronovo di Sicilia (PA) e i suoi dintorni sono attualmente oggetto di ricerche archeologiche condotte dalle università di York, Roma e Lecce in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo e con il sostegno del Comune di Castronovo. Quattro diversi insediamenti sono stati indagati per mezzo di prospezioni e scavi. Sul Monte Kassar, interpretabile, allo stato attuale delle ricerche, come una fortezza bizantina dell’ VIII–IX secolo, nel 2015 sono state individuate strutture con funzione abitativa all’interno e in appoggio alle fortificazioni, mentre nel 2016 sono stati scavati i resti di una “casaforte” (la cosiddetta “casermetta"). Sul Colle San Vitale, i ruderi delle strutture medievali ancora in piedi sono stati oggetto di una prospezione di alta precisione, come anche la città vecchia di Castronovo, dove anche sono stati individuate e cartografate le acque sotterranee e un sistema di irrigazione. Infine, a Casale San Pietro, nella pianura vicino a Castronovo e sulle rive del fiume Platani, un insediamento esteso di epoca tardoromana e bizantina (orientativa- mente dei secoli V–VII secolo) è stato parzialmente identificato attraverso prospezioni geofisiche, raccolte di superficie e sondaggi. Nel 2015 e 2016 è stato possibile dimostrare in un’area di scavo (Int 5) che l’insediamento di epoca bizantina (la cosiddetta agro-town) è stato rioccupato da uno di epoca islamica e normanna (IX–XII secolo). L’attuale campagna di ricerche sul Medioevo nel Comune di Castronovo di Sicilia (PA) è stata avviata nel 2014 e prosegui- ta nel 2015. Nel corso del 2016, queste indagini hanno assunto un ruolo centrale nel progetto più ampio finanziato dall’European Research Council (SICTRANSIT). L’obiettivo centrale di questo progetto è di comprendere il carattere delle trasformazioni economiche, ambientali e sociali dell’intera Sicilia tra il VI e il XIII secolo . La relazione che segue presenta i risultati ottenuti nel 2016 a Castronovo nei quattro insediamenti principali e una breve descrizione delle ricerche in corso sulla ceramica, la fauna, e i reperti particolari effettuata dai responsabili delle loro anali- si. Infine, si conclude con una valutazione del significato della campagna del 2016 e uno sguardo alle prossime tappe del progetto.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 352, 2016
Il progetto Sicily in Transition è nato dalla collaborazione delle Università di York e di Roma Tor Vergata, con il pieno ap-poggio della Soprintendenza ai BB. CC. AA di Palermo. La finalità della nostra ricerca è quella di analizzare, attraverso il registro archeologico, in quale modo i mutamenti di regime politico hanno influenzato organizzazione, composizione e stili di vita delle popolazioni soggette. L’arco di tempo considerato va dal VI al XIII secolo, periodo nel quale la Sicilia ha visto diverse dominazioni: quella bizantina, islamica, normanna e sveva. Sicily in Transition prevede di analizzare con metodi in parte nuovi, in parte più tradizionali, sia insiemi di reperti (ecofatti e manufatti) prodotti da precedenti scavi, sia di acquisire dati attraverso nuove indagini. In particolare gli scriventi hanno scelto di indagare un’area molto promettente della Sicilia centrale: il territorio di Castronovo di Sicilia. Qui, in due campagne di ricerca durate ciascuna quattro settimane, sono state realizzate indagini magnetometriche, ricognizioni di superficie, di archeologia dell’architettura e sondaggi stratigrafici. La finalità era quella di valutare il potenziale archeologico dei principali siti storici del territorio. I primi risultati sono promettenti in relazione alla varietà tipologica e cronologica dei diversi insediamenti identificati: una fortezza dei secoli VII-IX sul Monte Kassar; un fortilizio con fasi del pieno medioevo e dell’età moderna sul Colle San Vitale; un ampio villaggio non difeso con fasi dall’età tardoantica al medioevo, incluse importanti testimonianze di età islamica, nell’area del Casale San Pietro. Le indagini preliminari hanno quindi confermato le ampie potenzialità informative dell’intero territorio di Castronovo rispetto ai temi della nostra ricerca e stanno quindi consentendo di programmare gli interventi futuri.
2016
Il progetto Sicily in Transition e nato dalla collaborazione delle Universita di York e di Roma Tor Vergata, con il pieno ap-poggio della Soprintendenza ai BB. CC. AA di Palermo. La finalita della nostra ricerca e quella di analizzare, attraverso il registro archeologico, in quale modo i mutamenti di regime politico hanno influenzato organizzazione, composizione e stili di vita delle popolazioni soggette. L’arco di tempo considerato va dal VI al XIII secolo, periodo nel quale la Sicilia ha visto diverse dominazioni: quella bizantina, islamica, normanna e sveva. Sicily in Transition prevede di analizzare con metodi in parte nuovi, in parte piu tradizionali, sia insiemi di reperti (ecofatti e manufatti) prodotti da precedenti scavi, sia di acquisire dati attraverso nuove indagini. In particolare gli scriventi hanno scelto di indagare un’area molto promettente della Sicilia centrale: il territorio di Castronovo di Sicilia. Qui, in due campagne di ricerca durate ciascuna quattro settima...