Urbane Illusioni. Riflessioni sul Centro Storico di Napoli (original) (raw)
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XXXIII Congresso Geografico Italiano - Geografie in Movimento/Moving Geographies, 2023
Questo testo offre un’analisi di diversi e contrastanti processi di produzione e appropriazione del valore urbano alla luce del revival urbano attraversato da Napoli e in particolare dal suo centro storico negli ultimi dieci anni. Tre forme di creazione ed estrazione del valore sono prese in esame in chiave comparativa: lo sfruttamento ad opera delle piattaforme digitali del potenziale turistico della città, che rappresenta un esempio di estrazione di valore economico da parte delle grandi corporation; la nuova ondata di movimenti civici urbani per i beni comuni urbani, che offre un esempio di una circolazione del valore urbano per fini di solidarietà; la recente ascesa di un governo imprenditore che investe in ecosistemi di innovazione. Nelle conclusioni si offre un esame critico di queste diverse forme di creazione ed estrazione del valore, offrendo una critica dei progetti di governo di innovazione tecnologica basati sul principio della agglomerazione, in quanto non radicati nelle economie locali, nelle loro traiettorie endogene di sviluppo e nelle risorse territoriali già presenti. Si richiede, invece, investimento nelle economie diffuse sul territorio e nelle comunità urbane esistenti.
La Zona Franca Urbana del Centro Storico di Napoli: criticità e prospettive
La legge Finanziaria 2007 1 prevede che nelle aree metropolitane meridionali a forte degrado socio-economico si possano concedere esenzioni fiscali e contributive per far nascere e consolidare piccole imprese e per realizzare interventi di recupero urbano: si tratta di Zone Franche Urbane (ZFU). Le ZFU rappresentano territori delimitati con particolari caratteristiche per i quali valgono regole differenziate e per un periodo limitato di tempo all'interno dei quali attuare politiche tributarie agevolative e di recupero urbano, tese allo sviluppo e alla ripresa socio-economica. In questa sede si intende indagare su due questioni fondamentali legate all'istituzione della ZFU all'interno del Centro Storico di Napoli:
Si riscontra diffusa unanimità nella cittadinanza e nella politica sulla straordinaria ricchezza, varietà di testimonianza, diffusione territoriale del patrimonio storico artistico e paesaggistico stratificatosi nel napoletano e nella Regione Campania. Ed altrettanta unanimità si riscontra sulla flebile attenzione prestata nei recenti anni nelle politiche pubbliche a questi beni, che potrebbero assumere il ruolo di risorse anche nell'indispensabile sviluppo e crescita da perseguire per soddisfare i bisogni umani, culturali e materiali conseguenti alla densità abitativa della popolazione (pop su kmq), la più alta d'Europa (2.632 ab/kmq nella provincia di Napoli-Città Metropolitana).
Modernità versus contemporaneità nel centro storico di Napoli Per la prima volta la città di Napoli, con la Variante Generale del PRG approvata nel 2004, si è confrontata in modo sistematico con il suo patrimonio storico, insediativo e architettonico, laddove i piani precedenti avevano spesso snobbato, mortificato o circoscritto impropriamente una diffusione così ricca e densa di stratificazioni in tutto il territorio comunale e non solo nel suo nucleo centrale. 3 L'Associazione Unesco per Napoli, presieduta da Francesco Lucarelli, aveva come Presidente onorario il Sindaco di Napoli Antonio Bassolino. Il Comitato Promotore, presieduto da Giancarlo Riccio, era composto da esponenti delle istituzioni e intellettuali di svariata provenienza (
La formazione del paesaggio storico del Centro Antico di Napoli nasce dalla conciliazione tra luoghi naturali e luoghi antropizzati; con la fondazione di Neapolis nel 475 a.C si forma il tipico paesaggio della polis greca. Nel Centro Antico è custodita una biodiversità culturale che si è stratificata nel corso della storia unitamente ad una biodiversità naturale che serba in sé le tracce dell'antropizzazione del mondo classico che ha trasformato la produzione vegetale spontanea in produzione programmata. Ancora oggi il paesaggio urbano del centro antico evoca l'immagine dello spazio verde della città greca. Il dialogo tra il paesaggio dei luoghi antichi e quello dei luoghi attuali si traduce nella lettura delle stratificazioni che si sono formate nel corso del tempo. L'astrazione tecnologica di questi luoghi può essere perseguita utilizzando la tecnologia GIS che è lo strumento ideale per realizzare questo dialogo, in quanto collega logicamente le informazioni descrittive alla geografia dei luoghi così da richiamare i dati contestualmente al loro spazio e alla loro storia. Il progetto di ricerca si propone di realizzare una piattaforma GIS finalizzata a creare una mappa dinamica per sostenere la risoluzione dei problemi di degrado dei valori culturali e naturalistici del paesaggio urbano del centro antico di Napoli.
Sul Centro Storico di Napoli sito UNESCO ed il Grande Programma
Al Piano di Gestione ha fatto seguito il Grande Programma finanziato con fondi europei ciclo 2007-2013, ed articolato in 27 progetti su edifici monumentali e spazi urbani. La metodica del restauro in un grande programma suggerisce aspetti e temi innovativi, sui quali si riflette