Sull'elocuzione storiografica di Agostino Mascardi (original) (raw)

In difesa della storia. A proposito degli studi di Miccoli sul papato contemporaneo

In difesa della storia. A proposito dei recenti studi di Giovanni Miccoli sul papato contemporaneo Un decennio fa, in occasione dei suoi settant'anni, vennero organizzate a Roma presso l'«Istituto storico italiano per il medioevo» due giornate di studio e di aperto confronto dedicate al percorso storiografico di Giovanni Miccoli, percorso maturato e articolatosi nel tempo lungo un arco di quasi mezzo secolo e con esiti -com'è noto -di rilievo assoluto. 1 Tra i vari elementi emersi in detta circostanza due parvero risaltare con nettezza: la precocità e la coerente permanenza di taluni caratteri fondativi di quell'esperienza di ricerca. Lunga, intensa e ovviamente "definita" esperienza. Sennonché la produzione storiografica maggiore che Miccoli ha offerto da allora a oggi ha invece introdotto se non degli aspetti propriamente inediti perlomeno degli sviluppi imprevisti. Ed è su questo che vorrebbero soffermarsi le pagine che seguono, con un duplice più puntuale obiettivo. Analizzare da un lato gli svariati lavori che Miccoli ha dedicato negli ultimi anni al papato contemporaneo; 2 tentare di individuare dall'altro le possibili radici di questa "svolta". In particolare, se in essa si evidenzino dei nessi ed eventualmente quali con una data e complessiva concezione del ruolo della storia, del suo studio, della funzione sociale di questo.

Appunti su 'Le Metamorfosi d'amore' (1623) di Agostino Mascardi

La letteratura degli italiani 4. I letterati e la scena.

Obiettivo della comunicazione è fornire una prima notizia intorno ad una commedia di Agostino Mascardi, messa in scena durante il carnevale del 1623 nell'ambito dell'Accademia degli Addormentati di Genova. La commedia era stata sommariamente descritta da Mannucci nel 1952, dopo il ritrovamento del manoscritto nella Biblioteca dell'Istituto Salesiano di Borgo San Martino (AL), e successivamente presso la Houghton Library della Harvard University. La trama della commedia è costruita su due scambi di sesso, indotti da ragioni d'amore; ma alle vicende principali si aggiungono quelle di alcuni personaggi minori, con motivi licenziosi, secondo la tradizione cinquecentesca. Proprio l'inserimento di queste vicende, avvertite come violazioni del principio di unità della favola, varrà a Mascardi le critiche alle quali egli risponderà con due discorsi accademici. Altra caratteristica interessante del testo è l'intreccio linguistico, dovuto alla commistione di lingue e dialetti appunto dei personaggi minori.

Lo storiografo e il retore. Nota su Goffredo Malaterra e Alberico di Montecassino

Geoffrey Malaterra utilized the metaphor of Martha and Marie, the personages of the Gospel, in the salutatio of his dedicatory epistle to bishop Angerius; this epistle was put at the beginning of his work De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius, wich was written before the end of the XI century. The biblical exemple was probably chosen following the precepts of Albericus of Montecassino’s Breviarium; this was the handbook of rhetoric wich gave rise to the ars dictaminis. The knowledge of the Breviarium on Geoffrey’s part is the first document of the Fortleben of Albericus’ text, whose success was until now witnessed only from the first half of the XII century.

2014 - L'argomentazione verosimile in "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni

2014

Der Aufsatz analysiert die rhetorische Strategie, die Manzoni in Storia della colonna infame anwendet, um den historischen Diskurs in Richtung einer moralischen Kritik zu entwickeln. Laut Manzonis Literaturtheorie soll Dichtung die Geschichte erzählen, damit die moralischen Ursachen des Geschehens erkannt und diskutiert werden können. Trotzdem glaubte Manzoni auch, dass eine Vermischung von Dichtung und Geschichte gefährlich sei, da der Leser nicht in der Lage sei, das Wahre vom Wahrscheinlichen zu unterscheiden. Vom Standpunkt des Rationalismus aus sei solch ein Widerspruch inakzeptabel. Deshalb entschied sich Manzoni, theoretisch die zwei Ebenen des Darstellens, nämlich Geschichte und Dichtung, zu trennen und den historischen Roman negativ zu beurteilen. In Storia della colonna infame kann man sehen, wie Manzoni die Rhetorik des Wahrscheinlichen als Rhetorik der Vermutung benutzt, wodurch der Schriftsteller den moralischen Gehalt der Tatsachen erahnen und Geschichte moralisch interpretieren kann.

Carlo Di Mascio - IL «PROBLEMA DELLO STATO» NEL MARXISMO RIVOLUZIONARIO DI EVGENY PASHUKANIS

https://www.sinistrainrete.info/teoria/22779-carlo-di-mascio-il-problema-dello-stato-nel-marxismo-rivoluzionario-di-evgeny-pashukanis.html, 2022

Se nel marxismo rivoluzionario di Evgeni Pashukanis il «problema dello Stato», e se si vuole dell’intera sua filosofia del diritto, ha poco da condividere con la tradizione marxista legata ad una nozione ancora «romantica» e «utopica» di democrazia ottocentesca, ha invece molto a che fare con la maturità dell’analisi marxista-leninista del capitalismo, nonché con l’approfondimento teorico degli antagonismi scaturenti dai suoi intricati processi economici e amministrativi. E’, difatti, proprio in forza dell’analisi dello sviluppo del capitale - quel capitale che, in coincidenza con il contesto storico in cui La Teoria generale del diritto e il marxismo viene pubblicata, inizia aggressivamente a ricercare nuovi mercati in grado di assimilare sempre più pluslavoro, e che Lenin in particolare negli scritti su L’imperialismo del 1916 aveva con lungimiranza già individuato, sia per l’enorme concentrazione del potere capitalistico nella figura dei singoli Stati imperialistici che nella forza di distruzione che lo scontro tra gli stessi metteva in risalto - che tende a potenziarsi in Pashukanis il discorso sullo Stato come strumento borghese capace di proteggere interessi di classe e, soprattutto, di mediare le transazioni di mercato per consentire l’accumulazione capitalistica. Partendo dal presupposto fondamentale secondo cui la forma specifica della regolamentazione giuridica capitalistica nasce dalla forma di merce, nonché dalla conflittualità degli interessi privati, il giurista sovietico tenta di spiegare la correlazione esistente fra lo Stato, il moderno diritto formale astratto ed i rapporti sociali capitalisticI.

Citazioni storiografiche nel de Herodoti malignitatte

Numerosi studiosi -Pearson, Homeyer, Flacelière, Lachenaud, Hornblower, Pelling 1 , etc. -hanno espresso una certa perplessità sull'impostazione generale del trattato plutarcheo De Herodoti malignitate. Già le prime parole dell'opera presentano Erodoto come un modello di iniquità e malevolenza; persino la dizione semplice e fuida delle Storie costituisce un'aggravante, in quanto Plutarco la considera un sotterfugio per occultare gli infamanti propositi dello storico di Alicarnasso 2 . Il verdetto di piena colpevolezza permane sino alla fine del trattato: falsità, malafede e intento diffamatorio sono i principali argomenti addotti. Plutarco, inoltre, fa uso di un tono mordace e denigratorio. Il sarcasmo, le domande che rasentano * Il presente studio è stato elaborato nell'ambito del progetto