Relazione del saggio "Tematica e sviluppo della poesia americana" di Glauco Cambon (original) (raw)

Maria Clotilde Camboni, Fine musica. Percezione e concezione delle forme della poesia, dai siciliani a Petrarca

Le profonde trasformazioni che nel corso del tempo hanno contraddistinto le forme della poesia italiana risultano particolarmente intense e frequenti nel Medioevo. In un’epoca che vede la nascita e il primo decisivo sviluppo di una nuova tradizione letteraria – in una lingua moderna fino ad allora assente dallo scenario europeo – la mutevolezza delle strutture metriche si lega strettamente a quella della sensibilità formale dei poeti, alla rappresentazione mentale delle forme che essi arrivano a maturare e, secondo modalità molto varie e spesso implicite, a manifestare attraverso ciò che scrivono. La ricerca ricostruisce le vicende di questa sensibilità, rimatori attivi alla corte di Federico II fino a Francesco Petrarca. Le norme che hanno regolato la poesia due-trecentesca vengono individuate, circoscritte e analizzate, approfondendo le modalità con cui ci si rapportava ad esse, con particolare attenzione alle specificità dei singoli ambienti e momenti. Adottando metodi di indagine differenziati, che di volta in volta privilegiano i modi di acquisizione delle competenze metriche, il peso delle tradizioni e degli influssi culturali, il ruolo della dimensione musicale, l’autrice fa luce sul legame tra le strutture formali e il ruolo sociale svolto dalla lirica, a partire dalle condizioni in cui essa veniva composta, eseguita, fruita. Il volume arriva così a restituire un quadro d’insieme ricco e articolato del complesso campo di forze in cui la poesia italiana ha preso forma nel suo primo secolo e mezzo di vita.

Bassani e gli States, Lezioni americane di Giorgio Bassani a cura di Valerio Cappozzo, Valter Leonardo Puccetti, Centro di ricerca Poesia Contemporanea e Nuove Scritture

"Il libro curato da Valerio Cappozzo [...] non si esaurisce attorno all’episodio del bimestre passato da Bassani come visiting professor all’Università dell’Indiana, credo che lo abbiate già capito da chi mi ha preceduto. È un libro su Bassani e l’America, a tutto campo, un libro che, attraverso capitoli che nascono distinti ma poi diventano convergenti, interpreta le sintonie fra il grande scrittore ferrarese e la letteratura americana e forse, prima ancora, fra Bassani e lo spirito di quel paese o meglio, come meglio dirò, con una delle particolari declinazioni spirituali di quel paese."

La poesia come “malinconia attiva” / Francesco Moschini

Magari Martedì / Ginevra Lilli, 2024

Ginevra Sanfelice Lilli è nata a Roma nel 1972, dove tuttora vive e lavora. Dopo la formazione scolastica in lingua francese, e tre anni di permanenza negli Stati Uniti, ha seguito studi universitari in comunicazione e giornalismo. Si è formata autonomamente sia nella scrittura, fin da bambina, sia nel disegno astratto, cui si è dedicata in seguito. Ginevra Lilli è figlia adottiva di Laura Lilli (Roma 1937-2014) scrittrice, femminista, critico letterario, poeta. Ginevra Lilli ha esposto a Roma e a Milano. Nel 2014 esce la sua prima raccolta di poesie Diario ordinario (edito da Marco Saya Edizioni, Milano), presentata al pubblico in contemporanea con la serie di diciannove lavori, su carta in bianco e nero, con lo stesso titolo. La sua prima raccolta di poesie è stata segnalata al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, 2015. Ancora oggi continua in parallelo la sua ricerca fra segno e parola poetica. POESIAOGGI N. 88 Marco Saya Edizioni

Massimo Colella, Recensione a Claudia Crocco, La poesia italiana del Novecento. Il canone e le interpretazioni, Roma, Carocci, 2015 (“Studi Superiori”, 968), in «Soglie», XIX, 1, 2017, pp. 76-80.

Breve retrospezione sulla Crisi della poesia italiana

blog lombradelleparole.wordpress.com, 2023

L'articolo mette il punto sulla Crisi del discorso poetico in Italia e sulla Crisi della forma-poesia, in una parola sulla Crisi del modernismo nella poesia del secondo novecento italiano. Si parte da un breve cenno sugli autori di poesia non allineati degli anni cinquanta, sessanta e settanta (Ennio Flaiano, Amelia Rosselli e Angelo Maria Ripellino) per giungere alla fine del novecento in poeti di spicco come Mario Lunetta, Maria Rosaria Madonna, Giorgia Stecher, Anna Ventura fino alle estreme propaggini dell'uscita dalle poetiche del novecento con la nuova fenomenologia del poetico e la poetry kitchen.