L'Empereur face aux Anciens. I giorni di Sant'Elena, in: FuturoClassico 8 (2022), 116-150 (original) (raw)

Leggere Cesare a Sant’Elena. Il Précis des guerres de César

FUTUROCLASSICO, 2022

I segreti dei grandi generali «Qual è l'immagine del genio della guerra?» si chiede Napoleone: è Achille, figlio di una dea e di un mortale; la parte divina è negli aspetti morali, il carattere, il talento, la conoscenza dell'avversario e dei propri soldati, la parte umana è nelle armi, nell'equipaggiamento, nella logistica e nelle formazioni tattiche. La strategia si sostanzia invece, a suo giudizio, di principii semplici, quelli identificati e applicati da Alessandro, Annibale e Cesare: tenere le truppe unite, non farsi sorprendere dagli attacchi, raggiungere rapidamente le posizioni, conquistare la fiducia dell'esercito, mantenere salde costanza e disciplina 2. Per questo Napoleone considera esemplare il caso dell'esercito di Roma, dove erano necessari sei anni di formazione per fare di un uomo un legionario-tanto che una legione di 3.000 uomini ne valeva 30.000-, sì da trarne una 1 Mémoires pour servir à l'histoire de France, sous Napoléon, écrits à Sainte-Hélène, par les généraux qui ont partagé sa captivité, et publiés sur les manuscrits

E. Arena, Defixio inedita di epoca ellenistica da Messana, Historika, 13, 2023, 155-176

Historika 13, 2023

This paper offers the editio princeps of one late hellenistic defixio from the Southern necropolis of Messana, which was rescued in an undisturbed archaeological context. The lead sheet was folded and nailed under the left foot of the deceased of tomb no. 410, datable around the middle of the III sec. B. C. The document records a list of nine Greek anthroponyms, largely of common use in Sicily in the Hellenistic era, at least two of which were patronymics. This presumably classify the document with a judicial defixio, a typology common in the V sec. B.C., whereas the text is more conservative than those, more articulated, known in Sicily in the same period. The deposition of the sheet shows that it was laid at the same time as the burial of the deceased and the possible identification of the defingens with a family member of the deceased, which was perhaps chosen for his evil office, because it was considered a “restless dead”. The document now testifies to a story internal to the Hellenic component of Messana, so far remained silent in the epigraphic documentation during the akme of the Mamertine domination, shows the vitality of the city greekness around the middle of the III cent. B.C. and enriches the small Greek prosopography of Messana in the Hellenistic era.

L'Età moderna, dal Viceregno spagnolo ai Napoleonidi

Siderno e la Locride, storia, cultura, economia, a cura di Fulvio Mazza, collana «Le città della Calabria»., 2010

L'avvento dell'Età moderna nel territorio del distretto geracese segnò la fine di un antico assetto politico vigente durante il Basso medioevo, caratterizzato dalla sostanziale coesistenza di tre grandi formazioni feudali, riconducibili ad altrettanti fra i centri più importanti dell'area: Gerace, Grotteria e Castelvetere (oggi Caulonia). Un ridimensionamento dei territori dei primi due stati portò alla creazione di nuovi feudi, scorporati e incardinati su giovani e piccoli centri abitati in via di espansione, denominati casali 1 . Più a nord, invece, l'antico stato di Castelvetere, nella cui orbita rientrava pure il feudo di Roccella, rimase sostanzialmente inalterato 2 .

Quando l’antico torna di moda: Geroglifici per papi, re, e principi nell’Ottocento europeo

2023

Poco più di due secoli fa, nel 1822, la decifrazione dei geroglifici ad opera di J.-F. Champollion segnò una simbolica data di nascita per l'egittologia in quanto disciplina accademica. Ma la neo-ritrovata conoscenza dell'egiziano antico e dei geroglifici non fu solo impiegata in circoli accademici. Sin dagli anni venti dell'Ottocento, monumenti coperti in iscrizioni neo-geroglifiche vennero eretti in onore di re, principi, e persino papi. Così, ad esempio, i nomi del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia furono immortalati nella decorazione del Museo Egizio di Firenze, mentre quello del papa Gregorio XVI appare nei fregi che adornano le sale della collezione egizia ai Musei Vaticani. Questa conferenza esplorerà simili e altre iscrizioni neo-geroglifiche, ben poco conosciute anche fra gli “addetti ai lavori” dell’egittologia, e discuterà le ragioni di questa stravagante moda dell’Ottocento europeo.

«De hereticis et Patarenis. Gli "straccioni" sulla scena della storia. Secoli XI-XII»

Montesquieu.it, 9, 2017

Between the black legend of an era of the “ages of darkness” (where there was hunger, famines, plague, political disorder and outrages of the landlords, superstitions of the people and clergy corruption, etc.) and the golden legend of a medieval “belle époque” (where there were weapon festivals, court life, fairies, knights faithful to magnanimous princes, etc.), there was the reality of everyday life. The reality of a world of monks, clerics, warriors, farmers, merchants, and of the “straccioni”, “all those dirty and shabbily clothed people”: of urban laics of low origin descent and social condition. The protagonists were almost all servants, bakers, shoemakers, greengrocers, blacksmiths, dyers, leather binders, wool spinners, and especially weavers, men, women and children in whose workshops matured «malicious conspiracies fomenting the orderly pity of God» as the monk Sigeberto of Gembloux complained around 1074-75, when the “investiture controversy” and the incitement of Ildebrando of Soana (the future pope Gregorio VII) were not yet at the climax phase (Sigeberti Monachi Gemblacensis, Apologia contra eos qui calumniantur missas coniugatorum sacerdotum, in M.G.H., Libelli de lite, t. 2, Hannoverae, 1892, pp. 436-448, p. 448). And, in an attempt to achieve their “program”, the “straccioni”, those “dirty and shabbily clothed laics”, spread new form of interaction and public communication, with consultation for and deliberation of all members of the community, with a common oath (iuramentum) for all and sanctions in case of violation of the oath, with the recognition of community representatives who will soon be called consuls (consules).This is the nucleus from which, during the twelfth century, the medieval Commune (commune) will be born and raised. Keywords: Popular Movements Religious Poverty; Gregorian Reform; Investiture Controversy; Medieval Commune

Antichi dèi, oggi: la Ecate dei Neo-Pagani

"Minerva" 27, 2014, pp. 203-25.

Hecate was an ambiguous deity in ancient Greece, who survived throughout late Antiquity and Early Medieval period without losing her obscure features. During the Early Modern period, assimilated to Diana and Herodias, she appears in demonologists’ treaties on witchcraft, being considered the patroness of witches. Nowadays, contemporary Neo-Paganism attaches a remarkable role to medieval folklore: thus, due to her special link to magic and witchcraft, the goddess Hecate is even now particularly worshipped by several groups who attempt to revive, and revitalize, pre-Christian polytheistic elements. This goddess lends perfectly to this aim.

Educare il monarca in età moderna. Tra Seneca, Giovanni Calvino e gli specula principis

Aspetti della Fortuna dell’Antico nella Cultura Europea, Atti dell’Undicesima Giornata di Studi, Sestri Levante, 2015

Tutt’altro che «insignificante» (unerheblich), come Maurach aveva sentenziato, coinvolgendo evidentemente nel suo severo giudizio su Battles-Hugo 1969 anche l’incolpevole Calvino, il commento al De clementia che ho qui brevemente presentato, nella sua unicità, resta il più significativo episodio della fortuna del testo senecano in età moderna: più interessato ai dati antiquari e retorico-grammaticali che alle ragioni politiche, reticente sulle motivazioni che lo avevano portato a questa scelta, così come ancora del tutto avulso da qualsiasi polemica religiosa e non privo di pecche già segnalate da tempo, Calvino offre tuttavia un esempio di commento a tutto tondo di estrema ricchezza e certo non inutile neppure oggi, se si ha la pazienza di filtrare la rudis moles della sua erudizione.