Poesie III, di Daniela Calzone, Sofia Russo, Macerata, eum edizioni università di macerata, 2022 (original) (raw)

Poesie, di Mazisi Kunene (da: Mazisi. Kunene, „Poesie‟, Traduzione di Maddalena Toscano)

1987

Quasi ero tentata di non farlo. Perché ora dovrei, per ottemperare a quanto da me ci si aspetta, vivisezionare, scomporre e stravolgere questi versi per cercare di dipanare, con un"operazione quasi chirurgica (tanto è divenuta asettica la nostra critica per avere pretesa di scientificità) il filo che mi porti ad una comprensione. Certo posso, nel cercare un senso che me li avvicini, indicare i temi che vi sono ricorrenti. L"uccello cantore, gli antenati, i poeti. Posso sottolineare la natura di canto epico e il senso di coralità, l"uno inizialmente ritenuto dagli studiosi occidentali inesistente nella tradizione poetica africana, l"altro che ci si aspettava perduto in un popolo disperso e oppresso e nel suo esule poeta.

La fortuna delle tre corone nella poetica di Mario Colonna, in Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore, 2020

In Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI -Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore, 2020 Isbn: 9788890790560 Come citare: https://www.italianisti.it/pubblicazioni/atti-di-congresso/natura-societa-letteratura [data consultazione: gg/mm/aaaa] Natura Società Letteratura © Adi editore 2020 1 ANTONELLO FABIO CATERINO La fortuna delle tre corone nella poetica di Mario Colonna Mario Colonna fu un degno rimatore della seconda metà del Cinquecento. Eccellente madrigalista, compose celebri madrigali petrosi lodati dallo stesso Giovanbattista Strozzi il giovane. Autore inoltre di numerosi sonetti e del poemetto in ottava rima La Fiammetta, cantò l'amore per la sua amata Fiammetta Soderini, poeticamente contesa col suo amico-rivale Bargeo, seppe coniugare reminascenze boccacciane e dantesche su fondali e forme di gusto tipicamente petrarchesco.

Guida all'analisi del testo poetico, di Chiara Pietrucci, Macerata, eum edizioni università di macerata, 2015

2015

Guida all’analisi del testo poetico è stato pensato per familiarizzare con le tecniche di parafrasi e contestualizzazione di un testo poetico e per avvicinare il lettore ai principali snodi storico-critici della poesia italiana, con particolare attenzione al secolo delle origini. I testi coprono l’arco cronologico dai Siciliani a Leopardi e sono divisi in sezioni dedicate ai principali generi e alle forme metrico-strofiche della tradizione lirica (Sonetto, Lauda, Ballata, Canzone, Sestina lirica, Terza rima, Madrigale, Poema in ottave, Poesia drammatica, Endecasillabo sciolto), ciascuna aperta da una scheda d’approfondimento sulla forma metrica. Il volume si chiude con un’antologia della Divina Commedia e un Glossario fonetico, metrico e retorico.

Poesia Italiana del Cinquecento (3) (ediz. aggiornata 2017)

Nota di Lunaria: avevo già trattato la poesia rinascimentale, anni fa; tuttavia per mia incapacità, all'epoca, di usare bene word e di impaginare, il pdf lascia molto a desiderare dal punto di vista grafico. Per cui, lo rinnovo aggiungendo anche nomi nuovi.

V. Camarotto, Leopardi traduttore. La poesia (1815-1817), Macerata, Quodlibet, 2016; Id., Leopardi traduttore. La prosa (1816-1817), Macerata, Quodlibet, 2016 (recensione, «La rassegna della letteratura italiana», gennaio-giugno 2018)

zione degli Elenchi, costituendo una guida per l'effettiva consultazione negli anni successivi. Si riprova quanto Andrea Campana ha rilevato nel Catalogo della Biblioteca Leopardi in Recanati (Firenze, Olschki, 2011), cioè la difficoltà di ricostruire tutti gli itinerari di lettura possibili. Eppure, «sembrerebbe che quel quadernetto giovanile abbia goduto di una posterità lunga e intensa, febbrilmente pervasa dal demone dell'anamorfosi» (pp. 63-64), un documento che «costituisce una vera e propria pietra miliare. Il programma di studio di un autodidatta d'eccezione, e molto di più» (p. 64). Seguono la Trascrizione e commento (pp. 73-206) in cui si riproduce fedelmente l'originale (nell'oscillazione di grafia, abbreviature e punteggiatura), pur sistemando la sequenza alfabetica. Per ogni intervento si dà giustificazione nell'apparato, inoltre ogni titolo possiede una numerazione progressiva alla quale corrispondono un commento, in cui si procede all'identificazione del testo, quasi sempre possibile, annotazioni critiche o ulteriori riferimenti bibliografici. Chiude il volume un utile apparato di indici: Indice dei curatori, commentatori, traduttori (pp. 215-222); Indice dei luoghi di stampa (pp. 223-226); Indice degli editori, stampatori, librai (pp. 227-234); Indice cronologico (pp. 235-238); Indice dei nomi citati nella «Premessa» e nella «Introduzione» (pp. 239-244); Indice delle illustrazioni (pp. 245-249). [Giuseppe Manitta] VALERIO CAMAROTTO, Leopardi traduttore.

"Musica e poesia nel Trecento italiano. Verso una nuova edizione critica dell’'Ars nova'", a cura di Antonio Calvia e Maria Sofia Lannutti, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2015

Musica e poesia nel Trecento italiano. Verso una nuova edizione critica dell'"Ars nova", a cura di Antonio Calvia e Maria Sofia Lannutti, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2015, pp. 360 + XII Il volume raccoglie i contributi originariamente presentati in occasione del VI Seminario internazionale di musicologia medievale «Clemente Terni» tenutosi a Firenze nel dicembre 2013. All'importante figura del musicologo (ma anche compositore ed esecutore) è complessivamente dedicata una serie di simposî organizzati presso la Fondazione Ezio Franceschini in collaborazione con il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia che, a partire proprio dal 2013, da un lato rilancia l'approccio pedagogico del precedente Corso di Formazione sulla Musica nel Medioevo (incentrato su Problemi di classificazione e metodi della bibliografia, i cui incontri si sono tenuti annualmente tra il 2005 e il 2009), dall'altro promuove le ricerche sulla musica medievale al piú alto livello, circoscrivendo il campo di studio alla cosiddetta "Ars nova" italiana. 1 Tale iniziativa si colloca nell'ambito del progetto PIT -Polifonia Italiana Trecentesca coordinato da Maria Sofia Lannutti, che dal 2009 vede impegnati filologi e musicologi afferenti o legati alla scuola cremonese di musicologia: si tratta, in massima parte, degli stessi nomi, spesso di giovani ma già competenti specialisti, che firmano i contributi nel volume. Nella Premessa, i curatori ricordano in sintesi lo stato dell'arte sull'oggetto delle loro ricerche: al di là della discutibile definizione di "Ars nova" -la questione terminologica è accennata all'inizio del libro -e malgrado l'interesse che negli ultimi decenni ha costantemente riscosso (si pensi, su tutti, al ciclo di congressi internazionali di Certaldo, patrocinati, dal 1959 al 2011, dal Centro di Studi sull'Ars Nova italiana del Trecento), il corpus di musiche e testi implicati nella «grande fioritura di polifonia d'arte del Trecento» non ha finora beneficiato, per molti aspetti, di cure scientifiche «adeguate ai livelli della filologia del nostro tempo, che tengano conto dell'arricchimento di prospettive e metodologie in ambito interdisciplinare» (p. vii). Proprio l'attivo e costante dialogo tra competenze filologiche e musicologiche, inteso a valorizzare la necessaria interdipendenza fra testo poetico e notazione musicale dal momento della rispettiva composizione, a quello della ricezione nei manoscritti, a quello, infine, della loro 1 Il tema è affrontato da punti di vista differenti e con un taglio piú o meno teorico nei diversi seminari, come si può giudicare dai titoli di quelli fin qui svoltisi (consultabili online sul sito della Fondazione: http://www.fefonlus.it/): La prassi esecutiva dell'ars nova italiana. Seminario di studio e laboratorio , L'intertestualità nell'ars nova europea tra musica e poesia (2015), «...Con soav'e dolce melodia si fa bel canto e ciò vuol maestria». L'esecuzione dell'ars nova italiana oggi: il compromesso della «performance storicamente informata». Seminario teorico e pratico (2016), The Nature of the End of the Ars Nova in Early Quattrocento Italy Research Surrounding the San Lorenzo Palimpsest and Related Repertories (2017).