Gli eterni indesiderati (original) (raw)
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Il problema degli eterni di Emanuele Severino
L'articolo illustra la dottrina degli eterni di Emanuele Severino, mostrando come gli stessi argomenti del filosofo conducano a un assurdo, le cui conseguenze sono radicalmente diverse dalla tesi che egli intendeva dimostrare: nessun ente sensibile è eterno. Inoltre, argomenta sull'uso improprio della logica nei sistemi ontologici e metafisici.
gli archetipi dell eternità in filosofia dalla prima eternità classica, Platone e Plotino, sino all 'eternità cristiana
Sud Est. Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia, 2006
La prefazione scritta dal sociologo Franco Cassano per il libro di Marco Brando "Sud Est. Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia" (Palomar, Bari 2006). Il libro completo è qui: https://www.academia.edu/36662436/SUD\_EST.\_Vagabondaggi\_estivi\_di\_un\_settentrionale\_in\_Puglia
Il senso dell'eternità, come ricerca sul senso dell'essere, dell'esistere al di là della morte, per apertura ad una dimensione oltre la morte (come negazione del proprio essere), è ciò cui conduce l'itinerario di pensiero verso l'essere eterno della mia ricerca Verso l'eternità. Ricerca sull'immortalità 1 e ciò cui può condurre il pensiero di Emanuele Severino nella identificazione di una relazione originaria: la relazione, che lega all'origine ogni essere esistente al suo essere, al di là del divenire, inteso come negazione del suo essere: «La relazione originaria con la quale ho aperto questo contributo è un valido strumento per rispondere all'errore del mortale: essa non solo salda originariamente ogni cosa al suo essere, ma estende i confini fino a far svanire la stessa illusione del mortale individuo nel dispiegamento del Tutto.» 2 La relazione originaria, qui introdotta, è quella che lega ogni essere, che sta esistendo, essente, al suo essere, e nega dunque il suo divenire, compreso come divenire altro, non essere della sua esistenza, e lo libera dunque dall'idea della sua stessa fine come negazione del suo essere. Questa idea, della liberazione dalla morte e dal male che comporta, è quella al fondamento del pensiero filosofico e religioso che volge alla ricerca del senso dell'essere, dell'esistenza, nell'eterno, della vita oltre la morte. Da qui si può chiedere che senso ha la vita in rapporto alla morte, la morte in rapporto alla vita, e quale è il senso che delimita la vita dalla morte e la morte dalla vita, dove è il limite della vita in rapporto alla morte
Il corpo eterodosso di Dante Alighieri
“Il corpo eterodosso di Dante Alighieri”, in Ortodossia ed eterodossia in Dante Alighieri, a cura di Carlota Cattermole, Celia de Aldama e Chiara Giordano, Alpedrete (Madrid), Ediciones de La Discreta, 2014, pp. 325-340., 2014