Dal mito alla scienza e ritorno. Verso una visione non imperialistica della scienza (original) (raw)
Related papers
Dal mito alla scienza e ritorno
E. Coco (ed.), L’invenzione della realtà Scienza, mito e immaginario nel dialogo tra psiche e mondo oggettivo Una prospettiva filosofica, 2022
Le origini magiche della scienza. Uno sguardo alla tradizione filosofica
Orbis Idearum. European Journal of the History of Ideas 7(1), 2019
The idea that the occult or esoteric sciences - in particular magic, alchemy, and astrology - have played a significant role in the birth of modern science has gained a solid position in the metascientific literature of the last two centuries. This idea is certainly controversial, but not more controversial than other theories of the origins of science. Indeed, the theory that modern science simply emerged from common sense, once all the traditional theological impediments were removed, as well as the theory that identifies the roots of modern science in the Judeo-Christian beliefs, have also both met with severe criticism. This article presents the thought of four philosophers who paved the road for the theory of the magical origins of science, namely Francis Bacon, Auguste Comte, Arthur Schopenhauer, and Friedrich Nietzsche. Their insights have subsequently been developed by social scientists and historians of science. A brief account of these developments will be also given in the conclusions.
ARCHIMEDE. Alle radici della modernità tra storia scienza e mito
Dipartimento di Matematica - Università di Messina, 2013
Tra mito e storia, la figura di Archimede ha attraversato i secoli rappresentando, in ogni momento, l'idea stessa della scienza. Tuttavia, ancora oggi, l'interpretazione della sua opera e della sua collocazione storica non è facile e rimane in gran parte controversa. Di sicuro, tuttavia, il grande scienziato siracusano costituisce un riferimento ineludibile su cui si fonda il mondo moderno così fortemente caratterizzato dal pensiero scientifico. Ripercorrendo storia e mito, e analizzando i testi a noi pervenuti, il libro tenta di fare il punto su ciò che Archimede può ancora dirci nell'era della complessità e della globalizzazione.
L'expertise critica: ripensare il nesso tra scienza ed utopia
Machina. Rivista Online, 2021
In un mondo ideale l'expertise è uno strumento con cui si cerca di informare le decisioni politiche attraverso la conoscenza. Nel mondo reale però spesso diventa uno strumento che viene usato ex-post per dare maggiore autorità ad interessi e decisioni costituite a priori da gruppi dominanti. È diventato urgente ripensare un'expertise critica che da mera denuncia si trasformi nell'elaborazione di strumenti reali, capaci di entrare nelle grandi controversie scientifiche e politiche contemporanee.
Religioni e Società. Rivista di scienze sociali della religione, 2022
In the public debate around the pandemic, there are positions that have sustained how contemporary techno-science has assumed cultural meanings and operating methods proper to a religion. This thesis, amended by the political implications and critical of the management of the socio-health emergency, is here taken as a research hypothesis whose precon- ditions are intended to be verified. In other words: are empirical evidences identifiable within the technoscientific field, and not only therefore in the public communication of science, which can be used as a premise for the hypothesized outcome? At the basis of the hypothesis of science as religion there is a fact the idea, detectable in scientific publications, that the pandemic constituted a fatal threat to the human species, a real apocalypse. From the examples analysed, this idea refers to a long-lasting cultural theme – the cultural apocalypse – whose social meaning goes beyond a mere rhetorical and argumentative function to act as a shared horizon of meaning and symbolism on the basis of which to interpret reality, orient decisions and take action. This fact seems to call into ques- tion the process of secularization and «disenchantment of the world» by showing a translation into the technoscientific field of reasons and elements of religious traditions, such as the idea of «the end of the world» and the «expectation of salvation», both in its internal functioning and in its so- cial perception. If the hypothesis is verified in the premises, it follows that technoscience, by reason of the collectively recognized authority, has legitimized and fed a public discursive order crossed by irrationalistic currents, feelings of fear, promises of universal salvation through pharmacological discoveries endowed with miraculous powers and prefiguration of epochal palingenesis with the announcement of a global «new normal» in the name of a due «faith in science».
Il rifiuto dei governi mondiali di raccogliere la manna scientifica caduta dal cielo
I falsi concetti scolastici mondiali sull’energia che non può essere prodotta dal nulla e sull’impossibilità di creare il moto perpetuo hanno favorito la produzione di impianti antropici energetici fissi e mobili termici, anche se i rendimenti rispetto a potere calorifero dei combustibili è molto basso (30 – 40 %) e producono molto inquinamento (SOx, NOx, CO, CO2, e vapore). Con l’invecchiamento degli impianti, si abbassa il rendimento, e oltre al costo dei combustibile, gli utenti si devono addossare anche i costi obbligatori delle revisioni e manutenzioni per mantenere accettabili i livelli di inquinamento dell’ambiente. E’ evidente che nonostante i tanti difetti, l’energia termica dal punto di vista della potenza, della forza e dell’economia è ancora la principale energia mondiale. Ma io penso che la colpa della situazione attuale sia dovuta al fatto che nessun organo di ricerca pubblico mondiale ha fatto completamente il proprio dovere di indagare in modo multidisciplinare e imparziale. Non mi riferisco a singoli ricercatori, in quanto nessuno può indagare liberamente, ma l’unione avrebbe potuto fare la forza, se non ci fossero stati forti conflitti di interessi, creati appositamente dai centri di potere occulti, per evitare che le invenzioni sostenibili potessero venire fuori. Come ad esempio, il commercio a senso unico, dei brevetti pubblici verso le multinazionali, che ha impedito, di fatto, che le invenzioni utili come quelle della pulizia razionale dell’energia fossile, portassero appunto, razionalmente, al sistema di estrazione dell'energia pulita direttamente dall'ambiente, senza l’uso delle attuali fonti energetiche, fossili, nucleari, rinnovabili. La filastrocca di https://spawhe.eu dimostra che questo poteva avvenire. Sono stato sempre d’accordo con gli scienziati che asseriscono che la somma totale dell’energia dell’universo è uguale a zero. Questo non significa che credo nel moto perpetuo che non produce e non consuma energia. Ho preso semplicemente atto che l’energia dell’universo scaturisce da esplosioni nucleari che sviluppano milioni di gradi centigradi e si mantengono nel tempo per miliardi di anni. Questa immensa quantità di energia sviluppa l’elettromagnetismo universale che fa espandere l’universo che è sempre in movimento consumando e rinnovando continuamente l’energia per mezzo di nuove esplosioni nucleari. Ma io mi sono accorto che l’energia dei piccoli pianeti come la Terra, dove si è sviluppata la vita biologica, è molto più delicata e complessa e sulla Terra, ha impiegato 4,5 miliardi di anni per essere perfetta e in grado di ospitare gli esseri umani, i cui primi esemplari sono apparsi solo negli ultimi 300.000 anni. Se la gravità terrestre fosse stata diversa, gli esseri umani sarebbero apparsi prima o qualche miliardo di anni dopo. Sarebbero anche molto diversi fisicamente da noi, in quanto l’evoluzione delle specie viventi sono direttamente collegate alla purezza dell’ambiente del pianeta che li ospita alle pressioni gravitazionali e atmosferiche. La forza gravitazionale è il fattore predominante per l’espulsione dei gas tossici presenti nelle atmosfere primordiali, la creazione di una propria atmosfera composta dalla miscela di gas puliti con prevalenza di azoto e ossigeno, la creazione dell’acqua oceanica, dei ghiacciai, laghi, fiumi etc. Quindi, l'energia primaria pulita di un qualsiasi pianeta dipende principalmente dalle fortunate coincidenze ambientali e fluidodinamiche dell’atmosfera, dalla elasticità e la comprimibilità dell’aria, la incomprimibilità dell’acqua, ma bisogna tener conto anche della solubilità dei gas atmosferici nell’acqua e dei sali minerali. Con questi elementi a disposizione possiamo estrarre tutta l'energia elettrica che serve, sfruttando insieme i principi fluido dinamici ed elettromagnetici in impianti fissi mobili. Come sappiamo, abbiamo avuto grandi scienziati e inventori che hanno ben studiato e sperimentato i principi elettromagnetici e pochissimi che hanno studiato e sperimentato quelli fluidodinamici, che implicano anche processi biochimici organici e inorganici. Nessuno scienziato o inventore ha mai collegato insieme i due sistemi, in quanto era necessaria l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante e la modifica del modo di utilizzare le autoclavi che non devono fungere da semplici attuatori o ammortizzatori di energia, ma da accumulatori di energia, per sfruttare staticamente la pressione dell’aria, senza disperderla, insieme agli effetti biochimici coinvolti. Pertanto, sul pianeta Terra, all’attuale stato dell’arte, è stato sviluppato un modello di sviluppo efficiente solo per la parte elettromagnetica, che non ha risolto i problemi dell’inquinamento dell’ambiente, il problema del costo dell’energia, il problema del trasporto e della durata dell’energia. Nella sostanza, sul pianeta Terra non sono state sviluppate le invenzioni di collegamento tra i vari rami della scienza che in natura esistono e agiscono alle velocità consentite dalla forza gravitazionale e dalla temperatura terrestre. Le modifiche che ho proposto, in quaranta invenzioni tra loro collegate sono appunto le invenzioni di collegamento tra i vari rami della scienza, che portano al completamento dei cicli depurativi e all’estrazione diretta dell’energia dall’ambiente terrestre. Producendo l’energia in questo modo, oggi sarebbe possibile compensare e correggere localmente tutti i difetti ambientali naturali terrestri: siccità, eccessi di calore, abbassamenti di temperature, dissalazione, incremento della produzione alimentare terrestre e marina. Non avremo più bisogno di trasportare l'energia con le attuali reti di distribuzione; non è necessario nemmeno l’estrazione, la raffinazione il trasporto dei prodotti petroliferi, del gas, carbone, uranio, essendo la fonte energetica primaria costituita dall’aria e dall’acqua allo stato naturale. Gli utenti non dovranno pagare le bollette perché saranno loro i produttori. Gli attuali governi mondiali, nessuno escluso, rifiutando di sperimentare l’estrazione dell’energia pulita dall’ambiente terrestre, stanno rifiutando una perenne manna caduta dal cielo, offerta gratis dalla natura Terrestre. Nell’anno 2023, nonostante gli apparenti progressi scientifici e tecnologici, ancora nessun governo mondiale ha compreso la potenza della manna scientifica. La quale non cade da sola, se non la inneschiamo localmente sfruttando contemporaneamente, i principi fluidodinamici ed elettromagnetici. Non può essere un caso che nessuna delle invenzioni raccolte e descritte nel sito web https://www.spawhe.eu, sia mai stata sperimentata dai centri di potere pubblici e privati. Non può essere un caso che i legislatori pretendono dall’inventore anche il pagamento delle Tasse di mantenimento dei brevetti per non riconoscere i diritti di autore. Perché non chiedono il pagamento di tali tasse anche agli scrittori che non trovano editori e agli artisti che non riescono a vendere le loro opere?.
L’Ateneo e il mondo della scienza
Firenze University Press eBooks, 2024
Nei cento anni di vita che questi volumi celebrano, prodigiosi sono stati i progressi della scienza nelle sue varie discipline. Solo per dare un'idea dell'enorme distanza fra il conosciuto di oggi e ciò che era noto alla fine del 1924: la struttura fine del nucleo pressoché ignota, l'ottica quasi ancora galileiana, la 1 Luigi Dei ha scritto il par. 1, Daniele Dominici e Massimo Mazzoni il par. 2, Cora Ariane Droescher e Marco Benvenuti il par. 3, Paola Bruni e Paola Turano il par.