Musica pianistica soft (original) (raw)

La musica popolare come soft power culturale

OBETS. Revista de Ciencias Sociales, 2023

La globalizzazione ha intensificato i contatti tra i principali gruppi culturali definiti da Toynbee e Huntington. Questa ricerca misura le asimmetrie generate dal "soft power" culturale attraverso il consumo di musica popolare. Un soft power capace di promuovere stili di vita o socializzare in diverse gerarchie di valori. La metodologia utilizzata è stata l'analisi del contenuto e il suo successivo trattamento statistico multivariato. Utilizzando la piattaforma Spotify, vengono analizzate 177011 canzoni, controllando la lingua, la presenza nelle classifiche, nonché il rapporto tra domanda e offerta, misurato dal numero di ascolti. La lingua inglese è egemonica nella maggior parte delle società della cultura occidentale, identificando cluster linguistici europei di natura storica. L'America Latina mostra una significativa differenziazione culturale attenuata in base alla sua vicinanza agli Stati Uniti d'America, dibattendo infine come gli stili musicali siano il supporto formalizzato della diffusione culturale e del soft power.

Officina PianoC

Plan C - Editorial, 2022

Since the outbreak of COVID-19, the evolving pandemic has repetitively cast threats to public health and has induced various cultural political and socio-economic calamities, tuning today’s society toward an increasingly permanent state of crisis. While noting that the COVID-19 crisis is mov- ing away from the biological origin of the virus itself, recent debates have also referred its causalities to some structural deficiencies of our modern society. Comparing to COVID earlier kindred, a major consensus points at the subversive social and spatial aftermath. The comparative studies dis- covered how crises are intertwined in today’s globalised but fragmented society, and therefore, how complex it is to solve them. Evidently, all those societal crises have vital impacts in spaces. For architects and urbanists, it’s especially exi- gent and inevitable to engage with the knowledge domain of Crisis Management, in order to provide an adequate and ef- fective solution in space. Yet, it is only possible based on an integral cooperation beyond existing disciplinary borders, institutional frameworks, cultural believes, and possibly, moral constraints; upon which, it calls for a Plan C.

Dante, Pier da Medicina e lo dolce piano

2020

Testo della conferenza svolta in streaming presso la Biblioteca Comunale di Medicina -Bologna-il 10 dicembre 2020 @ dell'autore) Un altro, che forata avea la gola E tronco il naso infin sotto le ciglia, e non avea mai ch'una orecchia sola, ristato a riguardar per maraviglia con li altri, innanzi alli altri aprì la canna ch'era di fuor d'ogni parte vermiglia, e disse :«o tu cui colpa non condanna e cu' io vidi su in terra latina se troppa simiglianza non m'inganna, rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a veder lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina. E fa sapere a' due miglior di Fano, a messer Guido e anco ad Agnolello, che se l'antiveder qui non è vano, gittati saran fuor di lor vasello e mazzerati presso alla Cattolica per tradimento d'uno tiranno fello. Tra l'isola di Cipri e di Maiolica Non vide mai sì gran fallo Nettuno, non da pirate, non da gente argolica. Quel traditor che vede pur con l'uno, e tien la terra che tale qui meco vorrebbe di veder esser digiuno, farà venirli a parlamento seco; poi farà sì ch'al vento di Focara non sarà lor mestier voto né preco».

La musica pianistica di Gurdjieff e De Hartmann.pdf

La musica pianistica di Gurdjieff e De Hartmann sfugge per sua stessa natura alla considerazione della musicologia. Semplice nella forma, scevra dalle influenze ad essa contemporanea, ma sempre intensamente ispirata viene oggi sempre più spesso interpretata e pubblicata. Il presente articolo tenta di spiegarne le ragioni.

Musiche pianistiche di Schubert, Lachenmann, Bartók, Ligeti, Beethoven

in: Di Nuovo Musica. Nel corso del tempo. Reggio Emilia Festival, in collaborazione con Wien Modern, 1994

Le musiche in questo programma di concerto coprono quasi 200 anni, nonché stili e personalità molto diverse: da Schubert a Lachenmann, attraverso Beethoven, Bartók e Ligeti. Eppure esse sono attraversate da un filo di continuità, che si è cercato di sviscerare imperniando l'analisi su concetti, problematicamente intesi, di "semplicità" e "brevità". Schubert, 12 Walzer D 145 Lachenmann, 5 variazioni su un tema di Schubert Lachenmann, Wiegenmusik Bart6k, Mikrokosmos, vol. V: nn. 128, 138 Ligeti, Études pour piano, I vol.: nn. 2, 6 Beethoven, Sonata n. 32 op. 111