Rec. a U. LAFFI, Il trattato fra Sardi ed Efeso degli anni 90 a.C., Athenaeum, 102, 2014, 669-673 (original) (raw)
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Redazione informatica e impaginazione a cura di ARUN MALTESE (bear.am@savonaonline.it) È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della Legge n. Nella temperie culturale e politica che coinvolge l'Etolia e la Grecia occidentale durante la guerra del Peloponneso dovrebbe trovar posto di diritto anche una riflessione sul famoso trattato di amicizia, pace e alleanza fra Sparta e gli Etoli Erxadiei, se esso non rimanesse per molti aspetti un documento ancora enigmatico e più utile a valutare la politica di Sparta nei confronti degli alleati che non ad illuminare squarci di storia della Grecia 'terza' 1 . Più che espressione di un rapporto diretto fra Sparta e il Koinon etolico 2 , il trattato sembra piuttosto riguardare una comunità minore sconosciuta, assai probabilmente peloponnesiaca, che si richiama nel nome e nelle origini all'Etolia: gli Erxadiei potrebbero essere discendenti di un antico popolamento etolico così come nuovi venuti, ac-
Studi recenti sull'età che per il prestigio e la fama del suo protagonista è definita "Cimoniana", hanno consentito di acquisire dati in grado di offrire una visione d'insieme più accurata dei cinquanta anni che hanno preceduto la Guerra del Peloponneso 1 . Il presente contributo si limita ad esaminare l'utilizzazione da parte dei Filaidi e in particolare di Cimone, del culto di Apollo Oulios quale uno degli strumenti di propaganda volti a favorire le realizzazioni cimoniane di quegli anni e in particolare all'affermazione della Lega di Delo. Tale culto fu in maniera assai efficace e funzionale collegato al mito di Teseo che andava acquistando in questo periodo una rinnovata e vivace risonanza. Nella prima metà del V sec.a.C. infatti si attuò, come si è anche recentemente messo in rilievo, un recupero ed una reinterpretazione dell'eroe che ebbe il suo culmine nel 473 a.C., quando venne dedicato il Theseion, in occasione del recupero delle ossa del mitico re di Atene effettuato da Cimone e noto da numerose fonti fornite di una certa autorevolezza 2 ; in questa sede ci interessa evidenziare alcuni aspetti di questo uso del mito in epoca cimoniana, quando la sua applicazione costituì uno strumento "pubblicitario" estremamente efficace 3 .
SOMMARIO DEL VOLUME MEGARA CITTÀ DEL PELOPONNESO E LORO COLONIE C.K. Williams, II, The Early Urbanization of Corinth P. Aupert, Argos aux VIIIe-VIIe siècles: bourgade ou métropole? E. Protonotariou Deilaki, Ἀπό τό ᾽Άργος τοῦ 8ου και 7ου αἰ. π.Χ. V.K. Lambrinoudakis, Τό ἰερό τοῦ Ἀπόλλωνος Μαλεάτα στην Ἐπίδαυρο καί ἡ χρονολογία τῶν κορινθιακών ἀγγείων P. G. Kallikas, Κέρκυρα, ἀποικισμός καὶ ἕπος V.G. Kallipolitis, Κεραμεικά εὐρήματα ἀπό τήν Κέρκυρα I. Vokotopoulou, Ἡ Ἤπειρος στόν 8ο και 7ο αἰῶνα π.Χ. F. D'Andria, Il Salento nell'VIII e VII sec. a.C.: nuovi dati archeologici P. Pelagatti, Siracusa: gli ultimi scavi a Ortigia G. Voza, Bilancio degli scavi a Siracusa sulla terraferma G. Voza, Evidenze archeologiche di VIII e VII sec. a.C. nel territorio di Siracusa: la necropoli di Villasmundo nella valle del Marcellino G. Vallet, Bilan de recherches à Mégara Hyblaea R. Martin, Sélinonte. Résultats et problèmes de la première phase de recherches (1973-1979) V. Tusa, Ricerche e scavi nelle necropoli selinuntine A. Rallo, Selinunte: le ceramiche di VII secolo a.C. della necropoli meridionale di Manuzza dopo gli scavi 1978 I. Dekoulakou, Κεραμεική 8ου καί 7ου αἰ. π.Χ. ἀπό τάφους τῆς Ἀχαΐας καί τῆς Αἱτολίας G. Guzzo, La Sibaritide e Sibari nell'VIII e VII sec. a.C. G. Sabbione, Le aree di colonizzazione di Crotone e Locri Epizefiri nell'VIII e VII sec. a.C. D. Adamesteanu, Sirisi e Metaponto alla luce delle nuove scoperte archeologiche P. Orlandini, Scavi e scoperte di VIII e VII sec. a.C. in località Incoronata tra Siris e Metaponto G. Stainhauer, Πήλινες ἀρχαϊκές μετόπες ἀπό τή Σπάρτη Interventi
SOMMARIO DEL VOLUME A. Di Vita, Presentazione A. Di Vita - N. Yalouris - S. Karousou, Saluto ai Convegnisti RELAZIONI DI CARATTERE GENERALE M. Sakellariou, La Grecia continentale ed insulare nei secolo VIII e VII a.C. G. Pugliese Carratelli, Magna Grecia e Sicilia nei secoli VIII e VII a.C. S. Karousou, Ἡ μετάβαση πρός τόν 7° αἰ. π.Χ.: τέχνη καί μύθος J. McKesson Camp ΙΙ, Μία μεγάλη ζηρασία στά τέλη τοῦ 8ου π.Χ. αἰώνα καί οἱ συνεπείες τῆς γία τόν ἀποικισμό A. Di Vita, L'urbanistica più antica delle colonie di Magna Grecia e di Sicilia: problemi e riflessioni A. Mallwitz, Osservazioni sull'architettura nella Grecia dei secoli VIII e VII a.C. G. Gullini, Origine dell'architettura greca in Occidente E. Akurgal, Früharchaische Kapitelle vom Tempel der Athena in Alt-Smyrna F. Villard, La céramique polychrome du VIIe siécle en Grèce, en Italie du Sud et en Sicile et sa situation par rapport à la céramique protocorinthienne C. K. Williams II, A Survey of Pottery from Corinth rom 730 to 600 B.C. Interventi EUBEA, BEOZIA E COLONIE EUBOICHE L. Kahil, Érétrie à l'époque géometrique C. Jrause, Zur staedtebaulichen Entwicklung Eretrias A. Andriomenou, Ἀψιδωτά οἰκοδομήματα καί κεραμεική τοῦ 8ου καί 7ου αἰ. π.Χ. ἐν Ἐρετρία M.R. Popham, Why Euboea? N. Coldstream, Some Poecouliarities of the Eunoean Geometric Figured Style A. Andriomenou, Ἀνασκαφές στή Βοιωτία G. Buchner, Pithekoussai: alcuni aspetti peculiari C. Sabbione, Reggio e Metauros nell'VIII e VII sec. a.C. P. Pelagatti, Bilancio degli scavi di Naxos per l'VIII e il VII sec. a.C. G. Rizza, Leontini e Katane nell'VIII e VII sec. a.C. N. Bonacasa, Il problema archeologico di Himera Interventi
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This study offers a response to Pierangelo Sequeri's programmatic document at the beginning of this journal («L'eredità ricevuta e il nuovo progetto»), with particular attention to its last section («L'alleanza dei differenti, fatto sociale totale»). The author takes a canonical approach that places Genesis and the Book of Revelation in continuity as the beginning and the end of Scripture. Thus he shows how the biblical text supports an understanding that, in the alliance responsible for governance, man and woman mantain their differences as an essential value, in both «symmetry» and «reciprocity».