Le piogge alluvionali dell’ottobre 1951 in Sardegna. Considerazioni climatologiche e rappresentazioni cartografiche (original) (raw)

Schede analitiche delle località colpite dall'alluvione del novembre 1773, di E. Esposito, S. Porfido, Santoro G., Violante C.

lo alluvione -ISBN 978 88 95154 87 9- Edisud Salerno, 2014

La ricostruzione di un evento naturale nasce dall'esame critico di documentazioni storiche che vedono spesso intrecciate le vicende sociali ed economiche di numerosissimi centri abitati del territorio nazionale. L'analisi e l'interpretazione delle fonti documentarie dai diversi punti di vista (storico, economico, meteorologico, geologico ed idrogeologico), offre un contributo al riconoscimento dei caratteri culturali e paesaggistici del territorio su cui basare una progettualità razionale per la riduzione del rischio idrogeologico. Ed è proprio in questo contesto, che lo studio delle informazioni storiche consente di individuare e perimetrare quelle aree dove gli eventi catastrofici si ripetono nel tempo e, contestualmente, di migliorare alcuni aspetti legati alla fenomenologia degli eventi stessi, come ad esempio la ricomposizione del danneggiamento subito dagli edifici, ovvero gli effetti geologico-ambientali (frane, sovralluvionamenti, etc), elementi fondamentali nella programmazione di qualsivoglia scenario di rischio.

La distribuzione geografica della pericolosità in Liguria, per eventi pluviometrici estremi, nel periodo 1951-2010

Riassunto Abstract L'obbiettivo del presente lavoro è quello di mettere in evidenza i ca-ratteri della pericolosità per precipitazioni estreme nel territorio li-gure. Lo studio si è basato sui dati di 60 stazioni, dei valori massimi annui delle piogge di durata di 1, 3, 6, 12 e 24 ore (relativamente al pe-riodo 1951-2010), registrati dal Servizio Idrografico della sezione di Genova e dall'ARPAL. Mediante l'utilizzo di cartografia GIS, è stata rappresentata la distribuzione geografica della suddetta pericolosità, evidenziando così una marcata differenza fra il settore occidentale, con livelli non troppo elevati, e quello centro-orientale nel quale i fenomeni sono invece molto più marcati. È stata poi analizzata l'e-voluzione temporale della pericolosità nel periodo in oggetto, analisi dalla quale non è emersa alcuna variazione significativa. The aim of this work is to highlight the traits of danger created by extreme rainfall in the Ligurian territory. The investigation was based on data collected from 60 pluviometric stations, reporting on the yearly maximal rainfall events over 1, 3, 6, 12 and 24 h; respectively, as recorded by the Hydrographic service of Genova and by ARPAL, for the period between 1951 and 2010. With the use of GIS cartography, the geographical distribution of the rainfall intensity danger level was displayed, to reveal a significant difference between the Western sector, moderate levels of risk, and the Central-Eastern sector in which, on the contrary, values are much more elevated and alarming. In addition, the temporal evolution of these risk factors in the period under analysis was evaluated. From this specific analysis no significant temporal correlation emerged. Parole chiave

L’evento alluvionale del 4 Novembre 1966: caratterizzazione dei fenomeni idrologici e dei danni in Toscana

2016

This paper aims to describe the flood event of November 4th 1966 in Tuscany, with reference to the meteorological event and to the estimate of the economic damage suffered by the various Tuscan districts after the flood. Georeferenced maps of geographical, meteorological, hydrological and geomorphological characteristics of the Arno river basin, at the time of the 1966 flood, were produced and organized in a Geographic Information System (GIS). Unpublished precipitation data on November 4th 1966 as well as the 1962 land use map, in vector format, have been also recorded in the GIS. Considering the geographic and hydraulic information system a, a hydrological model was developed to obtain the flood hydrograph at the hydrometric station of the Uffizi. 1. L’EVENTO ALLUVIONALE DEL 4 NOVEMBRE 1966 L’alluvione del 4 Novembre 1966 ha segnato la storia della difesa del suolo in Italia, influenzando la pubblica opinione in merito alla percezione del rischio idraulico. L’evento in questione h...

Mammalofaune quaternarie delle alluvioni del Po (provincie di Cremona, Lodi, Piacenza e Parma)

Cap. 1 INTRODUZIONE pag. 5 1.1 Cenni sulla storia dello studio dei fossili delle alluvioni padane pag. 5 1.2 Introduzione al lavoro svolto pag. 5 Cap. 2 MATERIALI E METODI pag. 7 Cap. 3 CENNI DI MORFOLOGIA FLUVIALE E DESCRIZIONE DELLE SPIAGGE pag. 10 Cap. 4 CENNI DI TAFONOMIA FLUVIALE pag. 15 4.1 Tafonomia dei reperti studiati pag. 17 4.2 Controllo della selezione pag. 20 Cap. 5 MATERIALE ESAMINATO pag. 24 Cap. 6 DISTRIBUZIONE DEI REPERTI

2017_Come le nuvole all'imbrunire Il Cappellano di Svezia e la ricerca delle Atlantidi mediterranee: la Sardegna

Medea, 2017

Con la scoperta dell’America il racconto platonico di Atlantide diventa oggetto di innumerevoli studi. A partire dal XVIII secolo alcuni studiosi collocano Atlantide nel Mediterraneo. All’interno di questo filone occupa uno spazio non secondario l’isola di Sardegna. Questo lavoro sintetizza il processo di identificazione di Atlantide con l’isola sarda. With the discovery of America, the Platonic tale of Atlantis becomes subject to countless studies. From the 18th century some scholars place Atlantis in the Mediterranean. Within this resort occupies a non-secondary space on the island of Sardinia. This work synthesizes the Atlantis identification process with the Sardinian island.