163) GIANNICHEDDA E., MANNONI T., 2003, Archeologia sperimentale e archeologia della produzione, Atti del Convegno Archeologie sperimentali. Metodologie ed esperienze fra verifica, riproduzione, comunicazione e simulazione, Comano terme – Fiavè 13-15 settembre 2001, Trento 2003, pp. 33-39. (original) (raw)
"Riassunto L’archeologia della produzione ha per obiettivo la ricostruzione delle condizioni di lavoro nelle diverse società e il riconoscimento dei processi culturali connessi. Nel contribuire a ciò l’archeologo sperimentale ripercorre un percorso di apprendimento empirico già compiuto da altri, ma del tutto originale: egli acquisisce dati su come si forma e trasmette il sapere tecnico, su tempi e modi dell’apprendistato, sul formarsi di specifiche competenze individuali, sulla possibilità di trasferire le conoscenze acquisite ad altre lavorazioni, su quella che talvolta sembra una razionalità limitata. Argomenti, questi, fondamentali per ragionare di questioni importanti come la specializzazione artigianale, il conservatorismo dei tecnici, la divisione del lavoro per età e competenza, i motivi della standardizzazione dei prodotti e dei procedimenti, le scelte di maggiore o minore sofisticazione tecnologica. Nel discutere di questo si richiama la lezione di Leroi-Gourhan e l’utilità di un corpus delle sperimentazioni basato su protocolli operativi che rendano più agevoli i confronti. Tutto questo per contribuire a ridefinire l’archeologia sperimentale così che la divulgazione e la storia tecnica delle tecniche non siano disgiunte dalla ricerca storica. Parole chiave: produzione, sapere tecnico, operazioni tecniche elementari, Leroi-Gourhan."