Ripensarsi fuori dalla specie. Pensiero ecologico e spazio installativo ne "Il volo degli uccelli" di Giulio Marzaioli. (Tra ecologia letteraria ed ecocritica. Narrare la crisi ambientale nella letteratura e nel cinema italiani, a cura di Marina Spunta e Silvia Ross, Franco Cesati Editore, 2022). (original) (raw)
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L'uomo, l'ambiente e la letteratura. Le relazioni narrative fra ecologia e letteratura www.carmillaonline.com/2018/03/01/luomo-lambiente-e-la-letteratura-le-relazioni-narrative-fra-ecologia-e-letteratura/ di Paolo Lago Niccolò Scaffai, Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa, Carocci, Roma, 2017, pp. 270, € 26,00 Quando pensavo alla relazione fra ecologia e letteratura mi veniva subito in mente, in maniera quasi automatica, il finale de Il barone rampante (1957) di Italo Calvino. In questo romanzo, il fratello del protagonista -narratore dell'intera storia -dopo il lungo flashback narrativo relativo alle vicende di Cosimo, il «barone rampante» che ha trascorso tutta la sua vita sugli alberi, afferma che adesso, nel momento in cui sta scrivendo le sue memorie, gli alberi non ci sono più o si sono drasticamente ridotti: «Ogni tanto scrivendo m'interrompo e vado alla finestra. Il cielo è vuoto, e a noi vecchi d'Ombrosa, abituati a vivere sotto quelle verdi cupole, fa male agli occhi guardarlo. Si direbbe che gli alberi non hanno retto, dopo che mio fratello se n'è andato, o che gli uomini sono stati presi dalla furia della scure» (I. Calvino, I nostri antenati, Mondadori, Milano, 2003, p. 303). Dopo la morte di Cosimo, il ragazzo e poi l'uomo che ha vissuto sugli alberi, gli stessi alberi sembrano non aver resistito, sono morti, sono stati tagliati. Il «barone rampante», infatti, era stato un po' un simbolo della sinergia uomonatura: come nota Gregory Bateson, almeno a partire dal XVIII secolo, si è creata una profonda frattura fra coscienza individuale umana e natura. Non è un caso, tra l'altro, che la vicenda del romanzo di Calvino si ambienti proprio nel Settecento, quell'epoca dei lumi in cui tale frattura ha iniziato a prodursi. Cosimo, diverso da tutti, è l'uomo che va in direzione opposta, che 'ritorna' alla natura. Bisogna inoltre ricordare che il romanzo è del 1957, in un periodo in cui l'Italia stava inesorabilmente e rapidamente mutando sotto la spinta del benessere e delle ricostruzioni postbelliche, e la penna di Calvino non è certo immune da uno spirito di denuncia nei confronti della società contemporanea, denuncia un po' nascosta sotto il piglio fiabesco della narrazione.
In the last decade, ecocriticism has emerged and quickly spread as one of the most prominent methods of literary analysis. In this review article, a brief history of ecocriticism and the Environmental Humanities is presented. Specifically, the article introduces the reader to the seminal and fundamental texts that constitute an essential ecocritical reading list. In addition, it presents the most important currents of the discipline and the state of Italian ecocriticism. In the second part, two recent volumes (Iovino 2016 and Turi 2016) are reviewed.
Col rovescio del binocolo». La natura ne La bufera e altro In Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI -Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore, 2020 Isbn: 9788890790560 Come citare: https://www.italianisti.it/pubblicazioni/atti-di-congresso/natura-societa-letteratura [data consultazione: gg/mm/aaaa] Natura Società Letteratura © Adi editore 2020 1 IDA CAMPEGGIANI «Col rovescio del binocolo». La natura ne La bufera e altro * La quarta sezione della Bufera ('Flashes' e dediche) riunisce i testi composti dopo le esperienze di viaggio compiute dal poeta in qualità di reporter del «Corriere della Sera», e già apparsi su rivista sotto il titolo complessivo «Col rovescio del binocolo». Come lasciano intuire i titoli-toponimi dei singoli pezzi, qui la natura entra nella poesia di Montale sotto forma di paesaggio da cartolina. Ma l'immediatezza fotografica, evocata anche dal titolo definitivo della serie (il 'flash' è il lampo di magnesio della macchina fotografica), non si addice allo stile di questi componimenti, rispetto al quale il titolo provvisorio «Col rovescio del binocolo» è invece molto più pertinente. Il contributo mira a spiegare in che cosa consista il rovesciamento del binocolo. Esaminando Lasciando un 'Dove', Argyll Tour e Sul Llobregat, si vedrà come la messa a distanza dell'esperienza sia funzionale alla strategia di «dedica retrospettiva» dei testi a Maria Luisa Spaziani, la donna incontrata nel 1949 (e che, con il nome poetico di Volpe, sarebbe divenuta la musa dei Madrigali privati). Più in generale, si vedrà come la natura e la realtà siano filtrate dal linguaggio poetico fin quasi a perdere importanza.
2022
Atti del Convegno della prima edizione del Festival di Poesia Paolo Prestigiacomo, nell'ambito dell'ottava edizione del Premio di Poesia edita Paolo Prestigiacomo. 20 agosto 2021, San Mauro Castelverde (PA). Saggi e poesie di Andrea Accardi, Gianluca Furnari, Antonio Lanza, Edoardo Camassa, Giuseppe Condorelli, Grazia Calanna, Maristella Bonomo, Pietro Russo, Fabrizio Ferreri, Diego Conticello, Giuseppe Manitta, Renata Morresi, Daniela Pericone, Angelo Santangelo, Giuseppe Nibali, Roberto Batisti, Gabriella Grasso, Roberta Reitano, Gabriella Sica, Milo De Angelis, Cettina Caliò, Marilena Valenti, Umberto Piersanti, Marco Corsi, Giorgio Ghiotti, Roberta Borgia, Angelo Sturiale, Carola D'Andrea.
"Poesia come strumento ecologico"
Rivista di studi italiani, 2023
Questo saggio si sviluppa in cinque parti che, in quest’ordine, equiparano la poesia al Terzo paesaggio, celebrano la presunta “inutilità” della poesia, affrontano la questione del “verso” come espressione poetica e animale, indagano il linguaggio del “colonialismo verde”, e si soffermano su alcuni componimenti della poetessa milanese Daria Menicanti (1914-1995). Il suo quesito principale è se la poesia possa salvare la Terra. La risposta, affermativa, si basa sull’argomentazione che la poesia permetta di stabilire un contatto con l’Altro-dall’umano e sfochi i confini tra noi ed esso. Tali operazioni sono complementari e portano la poesia nel discorso ecologico e il discorso ecologico nella poesia dato che essa può ispirare e alimentare un rapporto tra le specie basato sull’incontro anziché sullo scontro.