Chi scrive cosa? Dinamiche autoriali e processi di trasmissione nella monodia dei trovatori e nella polifonia del Rinascimento (original) (raw)

Chi scrive cosa? Dinamiche autoriali e processi di trasmissione nella monodia dei trovatori e nella polifonia del Rinascimento

2019, Philologie et Musicologie. Des sources à l'interprétation poético-musicale (XIIe-XVIe siècle), dir. Chr. Chaillou-Amadieu, O. Floquet, M. Grimaldi, Classiques Garnier, Paris

Nella tradizione europea il rapporto fra poesia e musica ha assunto molte forme. Parole e suoni potevano essere concepiti da una sola persona; oppure un testo poteva viaggiare con musiche diverse; oppure ancora, una musica pensata per un certo testo poteva poi essere adattata ad altri. La prima parte del contributo è centrata sui trovatori provenzali, i quali mostrano di aver chiara, fin dalla prima generazione, la dualità ontologica dei loro componimenti (e talvolta dichiarano esplicitamente il riuso melodico). Si faranno perciò alcune osservazioni generali sulle espressioni di autorialità musicale nel repertorio trobadorico, seguite da un caso di studio relativo al trovatore Perdigon (1192-1213), le cui manifestazioni poetiche di autorialità musicale sembrano confermate dalla tradizione e dalla tipologia delle melodie superstiti. La seconda parte del contributo porrà domande analoghe alla polifonia rinascimentale: verranno esaminati alcuni casi in cui il compositore rivendica esplicitamente di aver scritto anche le parole (Michele Pesenti, Orazio Vecchi), e altri casi in cui la rivendicazione autoriale verte sulla produzione musicale (la dichiarazione 'notarile' di Benedetto Serafico, l’indicazione di numero d’opus da parte di Lodovico Agostini). Emergeranno così le analogie fra due repertori altrimenti distanti, e le comuni implicazioni poietiche ed estetiche nelle dinamiche autoriali e nei processi di trasmissione.