Uomini-schermo e cervelli connessi. Ricordi analogici e memoria digitale nel cinema contemporaneo (original) (raw)
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Memorie mute. Egodocumenti come fonti per la storia del primo cinema italiano [2019]
L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes, 2019
Silent Memories. Egodocuments as Sources for Early Italian Cinema History The written memories of authors, directors, actors, stars – published or not – are useful sources, that serve to clarify the obscure sides of cinema history. Autobiographies bring us to the middle of that world, re-constructed through the lens of the writers’ ego, demonstrating that some protagonists are a primary historic source. Frames of a past to which we do not belong rise through the words of memories. Interviews with the actors of silent cinema are just as useful, as they carry facts that only witnesses could know, despite the difficulties arising from dialogical structure of interviews that differentiate them from written memories. This study examines, in particular, Italian sources from the silent cinema period. Keywords: Memory, Egodocument, Source, History, Silent Cinema
Sguardi incrociati. Cinema, testimonianza, memoria nel lavoro teorico di Marco Dinoi
2011
Alcuni libri si prolungano, si allargano, sprofondano e stillano fuori dai margini, talvolta continuano a scriversi anche senza il loro autore. Altri libri cercano di prendersene cura, sperimentando nuovi possibili innesti del pensiero e della teoria."Sguardi incrociati" è fin dal titolo un libro che parla di un altro libro, riprendendo le riflessioni che Marco Dinoi, docente di “Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico” e “Metodologia della critica cinematografica” presso l’Università di Siena, ha raccolto nelle pagine di Lo sguardo e l’evento. I media, la memoria, il cinema, pubblicato postumo nella primavera del 2008.A partire dallo studio condotto da Dinoi su una delle sequenze televisive più traumatiche del nostro tempo, quella del crollo delle Twin Towers l’11 settembre 2001, i saggi che compongono questo volume trattano di teoria dell’immagine e di analisi del film senza smettere di confrontarsi con le domande dell’etica e della politica: «in che modo l’immagine offre e affida a chi la guarda il ruolo di testimone? A quali condizioni si dà come traccia, reperto, oggetto di archivio, funzione della memoria?»
La memoria e il mito in "Apocalypse Now" e "Cuore di tenebra"
Mantichora , 2017
Heart of Darkness by Joseph Conrad and film adaptation by Francis Ford Coppola, Apocalypse Now, analyse the theme of memory and the importance of remembrance, in particular in its degraded version proposed by the Harlequin, mask which is present both in the novel and in the film.
Lo schermo dei ricordi: La memoria censurata in the Butterfly Effect (Fata Morgana 25, Memoria)
Fata Morgana 25 (Memoria), 2015
The Butterfly Effect ridefinisce i confini tra memoria e immaginazione all’interno di una narrazione non lineare tipica del mind game movie. La logica narrativa del film riflette la tesi freudiana secondo cui il ritorno del rimosso garantisce l’accesso ai ricordi censurati dalla coscienza. La rivelazione del trauma assume valore retroattivo: lo stesso concetto di Nachträglichkeit suggerisce che vivere nel presente implica vivere simultaneamente nel passato. Il percorso esistenziale del protagonista si snoda al di fuori della normale percezione del tempo, come in un eterno presente del trauma. The Butterfly Effect, dunque, diventa spazio di riflessione sulle modalità di convergenza della memoria nell’esistenza al-presente degli individui/ The Butterfly Effect redefines the boundaries between memory and imagination within a non-linear story typical of the mind game movie. The film narrative logic reveals the Freudian thesis according to which the return of the repressed allows to access to the memories banned by consciousness. The revelation of trauma takes a retroactive value: the concept of Nachträglichkeit suggests that life in present entails a contemporary life in past. The protagonist existential path twists and turns out of the normal perception of time, as in an eternal traumatic present. However, The Butterfly Effect becomes space for reflect on memory convergence practices in individual present life.