Joviniana. Quattro racconti (original) (raw)

Quattro racconti

Georgij Ivanov, Quattro racconti, 2009

Questa storia comincia da lontano. Ma, a causa di uno strano "inganno ottico" di piani tra loro confusi (la guerra, la rivoluzione, il destino), ne ricordo più chiaramente di tutto l'inizio.

Azriel di Girona Quattro testi cabalistici

Azriel di Girona Quattro testi cabalistici Introduzione, traduzione e note Miriam Eisenfeld Curato e tradotto per la versione italiana da Romeo Scarpa Riopiedras ediciones© Introduzione Il mondo di Azriel

NOVAGLIA DEI MISTERI CINQUE TRATTATI SULLA STORIA DI UN'ISOLA

La storia di Novaglia, soprattutto quella dell’antichità e del primo medioevo, sicuramente pone certe domande alle quali non è facile dare le risposte che convincono. Mettiamo subito in evidenza qualcuno di questi misteri: il primo è un insolito santuario paleoslavo sulla vetta più alta dell’isola. Il secondo è l’acquedotto romano sotterraneo scavato nella roccia viva. Il terzo sono le maestose basiliche paleocristiane. Il quarto è la città antica sprofondata nel mare. Tanto per darvi idea di quanto la nostra conoscenza dei fatti del passato, anche quelli di una certa importanza, sia spesso molto scarsa ed arbitraria.

La quinta dimensione - di Devana

La Scuola delle Donne®, 2012

Come in alto così in basso... come dentro così fuori! A stelle e pianeti esterni alla crosta corrispondono stelle e pianeti interni, per la legge di Trismegisto come in alto così in basso come nel grande così nel piccolo. I segnaposti di porzioni celesti sulla crosta terrestre, segnalati dalle torri come ho spiegato in “La via degli immortali”, sono il punto d’incontro sulla crosta della proiezione del pianeta/stella esterno verso l’interno e di quello interno verso l’esterno. Essi si incrociano in un territorio comune che è la crosta terrestre. Il luogo di incontro di queste due proiezioni è segnalato da templi megalitici, siti e pozzi sacri, menhir, torri, piramidi e mura ciclopiche con il tassello, come spiegherò più avanti. Riporta l’astrofisica Giuliana Conforto nel suo “Baby Sun” la teoria di Halley, astronomo scopritore della famosa cometa, che nel 1692 scomponeva la Terra in tre sfere cave concentriche che circondano un sole centrale. I raggi delle tre sfere cave corrispondono ai raggi dei pianeti esterni Marte, Venere e Terra mentre il raggio del sole centrale corrisponde a quello di Mercurio. La teoria della Terra Cava fu già proposta nel 1700 da Eulero, insigne matematico e fisico. In questo quarto e ultimo volume sulla ricerca dei luoghi di connessione interdimensionale, Devana viaggia dall'Islanda ai Paesi Baschi, Dall'Amiata alla Sardegna esplorando i misteri del 42° parallelo con tutti i luoghi di potere che vi sorgono...

Di gironimo racconti

Avvertenze per lèggere bene e comprendere il testo: a. La doppia consonante "dd" sta ad indicare un suono, simile a quello del siciliano "cuteddu" (coltello) o del salentino "cuoddo" (collo) difficilmente trascrivibile. Questo suono (cacuminale invertito), nell'alfabeto fonetico internazionale è indicato con l'aggiunta di un puntino sotto la "d". Per comodità di trascrizione, non essendoci tale segno sulla tastiera italiana tale possibilità, si è preferito, come suggerito anche dal mondo accademico, usare la scelta grafica "ddhr" o" ddr". Circa la sua origine, esistono numerose teorie spesso contrastanti tra di loro. Una di queste, la più probabile, vuole che esso derivi dal Normanno. Tale suono varia da paese a paese, anche se distanti poche decine di chilometri (a Calitri suona "gghia", a Melfi "dda", nel napoletano "llà") e nasce sempre dall' originario digramma "ll"; per esempio, dal latino illu(m) è derivato il nostro "iddhru". b. Le vocali, tranne rare eccezioni (ad es. i monosillabi), in fin di parola sono tutte semimute e hanno un suono indistinto. c. Nel corso della parola alcune vocali (non accentate), particolarmente la "e", sono semimute tanto che qualche cultore pensa addirittura di eliderle (ad es. "reventaze" viene trascritta "r'v'ntaz'" ¸" pertecaregna" = p'rt'caregn'; "pungecate" = "pung'cat' "…). stata preferita la trascrizione senza elisioni per facilitare la lettura a chi non conosce il dialetto lacedoniese, pur riconoscendo la permanenza di imperfezioni nella "purezza" della pronuncia. d. Il suono trascritto con "jì" è molto simile a "sci" (es: se ne era jiuto = se n'era sciuto (tr: se ne era andato, dal latino "ire"), per cui spesso viene trascritto indifferentemente in entrambi i modi. e. le forme abbreviate: cas-ta sta per casa tua, muglièr-ma = moglie mia; fràt-mo = fratello mio… Esempio di trascrizione di un "facile" periodo tratto da "Lu cunto re lu cecce" senza elisioni e con le elisioni: Nu bellu juorno, Coluccio Cecaorpa (accussì pare ca lu chiamavano pecchè era cazzo re cecà pure 'na 'orpa) penzaze ca se n'avia scì a natu paèse. Arrunnaze quere ddoie zanneddhre ca tenìa, fece na mappateddhra, se la scazzaze 'ncuoddhro, e s'abbiaze. Nu bell' juorn' Colucc' C'caorp' (accussì par' ca lu chiamav'n' p'cchè er' cazz' r' c'cà pur' na orpa) p'nzaz' ca s' n' avia scì a natu paès'. Arrunnaz' quer' ddoi'zann'ddh' ca t'nia, fec' na mappatèddhr' s' la scazzaz' ncuoddhr' e s'abbiaz'. Esempio di trascrizione di un brano [da: Lu cunt(o) r(e) Norina] con indicazione della semimute (in grassetto) e traduzione in italiano (corsivo): Uagliù (ragazzi), avita (dovete) sapè (sapere) ca prima (una volta) nu (n)ger(a)no tant(a) (per entrambe le parole il suono è tra la a e la e semimute) scol(e) (e semimuta) (scuole) cume (come) ('n)g(e) sonn(o) mò (oggi) e sul(e) li figli r(e) li signuri (signori) s(e) putienn(e) struisce (istruire) e la povera gente rumanìa (restava) semp(e) cchiù (più) (n)gnurante e pirciò (perciò) cchiù (più) fessa. Infine: a. rendere in Italiano un racconto dialettale (come pure una poesia) non è semplice: alcune espressioni nella traduzione perdono vivacità espressiva o addirittura cambiano significato, influenzando negativamente la stessa struttura narrativa. La traduzione è riportata a fronte sulle pagine pari. b. Lu cuntu re Maste Ciccio e Lu cunto re lu cecce sono stati pubblicati su "Speciale Irpinia", anni 1977-1978-1979. Lu cunto re Norina anche su "Antologia del premio internazionale di poesia F. De Sanctis", febbraio 2001, Lugano. Un consiglio ai "furastieri" (non irpini): si armino di pazienza e… buona lettura, magari sorridendo!

Quattro saggi su Claudio Napoleoni

2024

These writings examine Claudio Napoleoni's reflections on the themes of the Marxist theory of value. In particular, they focus on the concepts of economic exploitation and alienation, documenting their evolution and demonstrating how these explorations aim to delineate a horizon of human emancipation. Finally, the fourth essay argues that Napoleoni's Marxist contributions are not distinct from his more concrete analyses of the Italian economy. In the 1960s, his reassessment of the concepts of productive labour and rent allowed him to argue that the social and political hegemony of redistributive coalitions constitutes Italy's main structural weakness and the primary cause of inequality and lack of inclusion.

Il racconto di Giona

TADIELLO R., «Il racconto di Giona», in A. NICCACCI - PAZZINI M. - TADIELLO R. (eds.), Il libro di Giona. Analisi del testo ebraico e del racconto (SBF Analecta 65), Franciscan Printing Press, Jerusalem 2004, 87-131

Giuseppe Jovine poeta, narratore, giornalista e saggista

1995

Giuseppe Jovine poeta, narratore, giornalista e saggista Studio critico di Luigi Bonaffini Giuseppe Jovine, poeta, narratore, giornalista e saggista, si è andato affermando, dopo suo cugino Francesco Jovine e il poeta Eugenio Cirese, come uno degli scrittori ed intellettuali di maggior rilievo della regione Molise.

Tre storie per il Settantasette

Analisi delle tre narrazioni possibili degli eventi che scossero Bologna a partire dall' 11 marzo 1977: battesimo di nuove figure sociali, crimine di Stato o funerale del leninismo ?