Uno storico di confine, uno storico sul confine: la Grande guerra nella riflessione storiografica di Antonio Sema (original) (raw)

2022, Quaderni del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, XXXIII

Traendo spunto dalle recenti iniziative riguardanti il Centesimo anniversario del Primo conflitto mondiale, l’articolo ricostruisce l’interpretazione della Grande guerra italiana avanzata dallo storico militare Antonio Sema, che per primo evidenziò l’importanza dell’elemento etnonazionale nel corso delle battaglie sul fronte isontino. Originale e ricca di spunti innovativi, la riflessione storiografica dello studioso istriano ha illuminato aspetti obliterati o sottaciuti, come il decisivo ruolo delle operazioni di guerra non convenzionale, la rilevanza del “fattore umano”, i posteriori usi e abusi politici della memoria. Distante dalle lenti deformanti della prosa politicamente corretta, quello di Sema è un contributo tuttora essenziale per cogliere i motivi di fondo della storia contemporanea del confine orientale.

Sentinelle della comunicazione. La Posta militare italiana e la Grande guerra

Accademia nazionale delle Scienze, detta dei XL - Atti del Convegno Le Scienze e la Grande Guerra , Le comunicazioni: nuove tecnologie e nuova organizzazione, 2018

In un’epoca ancora contraddistinta dallo scambio epistolare, la mobilitazione dell’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale mise in circolazione da subito un’enorme quantità di corrispondenze. La Posta militare mosse i suoi primi passi proprio in concomitanza all’approntamento della macchina bellica; gli addetti al servizio postale da campo portarono con sè, oltre alle pesanti attrezzature del mestiere con relative dotazioni d’uso, l’ossessione per l’efficienza che era stata conculcata nella vita da impiegati civili. E di certo ebbero più volte occasione di mostrare encomiabile impegno e altrettanto coscienziosa laboriosità, senza lesinare coraggio e determinazione in circostanze spesso difficili. La straordinaria opera degli uomini della posta nel corso del conflitto ha reso possibile la conservazione di tracce di denso tormento che sono giunte fino a noi intatte, tant’è che oggi disponiamo di vastissime collezioni di materiali cartacei che recano i segni di un tempo trascorso ma non perduto. La Grande guerra della posta si svolse in parallelo ai fatti della guerra combattuta e con gli uffici civili e quelli mobilitati venne sperimentato quello che senza dubbio possiamo definire uno dei primi grandi mezzi di comunicazione di massa.

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Il mito dell’«altra» guerra nel Diario (1939-1945) di Piero Calamandrei, in La Grande Guerra nell’immaginario e nella coscienza europea, a cura di F. Bernardini Napoletano, Roma 2017, pp. 189-212.

La Grande Guerra nell’immaginario e nella coscienza europea, a cura di F. Bernardini Napoletano, numero monografico di «Costellazioni», 2017, n. 2, pp. 189-212. , 2017