Creativity and educational practices. Towards a model of development of critical and creative skills (original) (raw)
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Educare al pensiero critico e creativo
Tino C., Frison D. (a cura di), Employability skills. Riflessioni e strategie per la scuola secondaria, 2018
Il capitolo presenta una riflessione sulle competenze di pensiero critico e creativo e sui processi di apprendimento che ne permettono la costruzione. L’obiettivo è fornire linee interpretative e indicazioni didattiche utili a rispondere a una sfida particolarmente rilevante posta dalle strategie europee in materia di istruzione e formazione: rendere i sistemi scolastici capaci di supportare le studentesse e gli studenti nell’acquisizione di competenze trasversali strategiche per potenziarne l’employability e promuovere forme di cittadinanza in grado di partecipare in modo attivo allo sviluppo di società della conoscenza. È adottato un approccio practice-based allo studio del pensiero critico e creativo che consente di assumerli come processi sociali, culturali, contestualizzati e come competenze messe in atto attraverso costruzioni discorsive e collaborative di compiti, soluzioni e innovazioni all’interno delle interazioni quotidiane. Insegnanti e dirigenti scolastici possono raccogliere suggerimenti utili su come aiutare i learner a riconoscere i modi e i luoghi in cui si apprende a pensare criticamente e creativamente, a divenirne attivi costruttori e ad accrescere la consapevolezza di aver attraversato tali processi.
Ricerche di Psicologia, 3, 519-545., 2019
L'obiettivo della presente ricerca è verificare che il pensiero creativo, sotto forma di produzione ideativa spontanea, sia allenabile nei bambini. L'immaginazione ne rappresenta una delle basi: un'abilità immaginativa sviluppata nei primi anni di vita favorisce i processi creativi, permettendo la generazione di idee e immagini mentali flessibili e facilmente modificabili e la connessione di elementi in combinazioni nuove. La ricerca si prefigge lo scopo di analizzare uno dei fattori caratterizzanti il pensiero creativo, la capacità di produrre idee, nella doppia dimensione verbale e grafica, e ad incrementarla nei bambini attraverso un training volto all'allenamento dell'immaginazione e del pensiero divergente per verificarne il miglioramento. Prendendo spunto dal TCI, reattivo mentale volto a misurare il potenziale di pensiero creativo nel singolo bambino, si è costruito un Test con l'obiettivo di testare 224 bambini appartenenti a 10 classi di scuola primaria (5 seconde e 5 terze), per ottenere punteggi di gruppo. Lo scopo era indagare se l'attitudine dei bambini a pensare in modo creativo e divergente sarebbe aumentata dopo aver partecipato ad un training di 10 sessioni interattive di gruppo della durata 1 ora. Le attività sono state volte all'allenamento di 4 abilità-produzione ideativa spontanea, capacità di pensare il maggior numero di usi possibili di un dato oggetto, pensiero controfattuale, originalità del gesto grafico-ognuna delle quali misurata in T0 e T1 da una delle quattro parti del Test ideato. Tutti i bambini sono stati testati in T0; dopodiché 8 delle 10 classi sono state allenate settimanalmente e 2 no, prima di essere tutte testate nuovamente in T1, 10 settimane dopo. L'ipotesi era che le classi allenate sarebbero migliorate nella capacità di produrre idee, mentre le classi di controllo no, ipotesi che si è verificata, permettendo di provare l'efficacia della tecnica ideata per allenare il pensiero creativo.
Creativity is not an homework: an exploratory study with secondary school students
Italian Journal of Educational Research, 2015
L'articolo è frutto di un progetto di ricerca ideato e coordinato dall'autrice Marina Santi, realizzato nella parte empirica dall'autrice Giulia Da Re e monitorato nella parte di analisi e discussione dei risultati dall'autrice Debora Aquario. I paragrafi introduttivi del Framework teorico e dell'ideazione dello strumento sono riconducibili alla prima autrice. La parte descrittiva della ricerca è attribuibile alla seconda autrice. L'analisi dei risultati è della terza autrice. La discussione finale è opera congiunta di Marina Santi e Debora Aquario.
Tracce per una creatività pedagogica
Encyclopaideia, 2020
Il contributo indica qualcosa di essenziale del modo di Riccardo Massa di intendere l’educazione, la formazione degli educatori, il ruolo culturale e politico della formazione universitaria di chi dovrebbe affrontare “creativamente” uno dei mestieri piu delicati e complessi che si possano scegliere. Un tratto questo, presente fin dagli inizi della vicenda intellettuale di Massa, che era stato immediatamente riconosciuto gia alla meta degli anni Settanta del XX secolo da Piero Bertolini. Nella prospettiva di Massa e impossibile non riconoscere una consonanza e una sintonia profonda con il magistero, le ricerche e le imprese culturali e politiche di Bertolini che intrecciava la creativita educativa con una visione fenomenologicamente fondata della progettazione e dell’intenzione pedagogica. Per Bertolini e per Massa il punto cruciale del discorso pedagogico forse sarebbe meglio dire di un’autentica progettualita pedagogica, consiste nell’affermare con forza come fondamentale e irrinun...
The development of life skills: between archive and teaching
Form@re : Open Journal per la Formazione in Rete, 2022
Being a teacher is a complex and articulated task. The pandemic and the consequent introduction of distance learning in schools, has increased the difficulties of the Italian educational system. Students have lost the opportunity to learn through an involving sensorial, emotional and cognitive experience, while teaching has become even more transmissive, and in other words, mis-educational, mis-instructional and ineffective. This contribution seeks to highlight the importance of an historical reflection as the tool for understanding our own personal identity. A particular focus is given to the Ligurian Archive of People's Writing (Archivio Ligure della Scrittura Popolare-ALSP), which, in collaboration with the University Museum System (Sistema Museale dell'Ateneo-SMA) of Genoa, aims at bringing the archive closer to the schools by creating and implementing educational paths.
La creatività è una competenza?
Nella recente pubblicazione da parte di Fondazione Agnelli dal titolo Le competenze, Una mappa per orientarsi, si traccia una sintesi efficace del dibattito attuale sul tema, dentro il quale albergano molte tensioni e dicotomie. Vorremmo provare a indicare una chiave di lettura che tenta di comporre alcuni divari partendo dall’osservazione di quella “competenza” sui generis che è la creatività.
PER UN'EDUCAZIONE ALLA CREATIVITÀ
Insegnare ad essere creativi non è materia che si possa risolvere in due ore, non c'è dubbio. C'è chi ritiene che la creatività sia un talento naturale, o perlomeno una specie di predisposizione che in alcuni si mostra più sviluppata che in altri. Chi, invece, ritiene che creativi lo si divenga col tempo ed è assolutamente certo che una simile competenza possa essere democraticamente padroneggiata da chiunque. Come immediata conseguenza dell'assenza di un punto di vista univoco e universalmente condiviso, la faccenda dell'insegnare ad essere creativi si complica maledettamente.