Presentazione Inana (original) (raw)

2022, Inana, una dea, una donna e un’idea tra assiriologia, storia delle religioni ed ermeneutica”, in P. Mander, Ishtar la Stella. La via della conoscenza e l’unione degli opposti nei Sumeri e Assiro-Babilonesi, Bussoleno (TO)

INANA, UNA DEA, UNA DONNA E UN'IDEA TRA ASSIRIOLOGIA, STORIA DELLE RELIGIONI ED ERMENEUTICA. "La storia comincia a Sumer". La formula, che contiene una potente verità, non è mia ma risale a uno dei più grandi e benemeriti sumerologi e storici delle religioni vicino-orientali antiche del Novecento: Samuel Noah Kramer (1897-1990) 1 Essa ricorre nel titolo della seconda edizione di un libro che può considerarsi il testo fondatore degli studi moderni sulla vita privata e sociale, la letteratura e la religione dei Sumeri. Uscito in prima edizione presso una mini-casa editrice del Colorado col titolo From the Tablets of Sumer (1956), il libro ebbe la seconda edizione presso un grande editore di New York, Doubleday, col titolo History Begins at Sumer: Thirty Firsts in Man's Recorded History (1959), ripreso con varianti nelle numerose traduzioni 2. La XXVI di queste trenta "primizie" si intitola "L'aldilà. La prima leggenda di resurrezione" ed è incentrato attorno alla figura della dea Inanna (così Kramer e la maggioranza degli altri studiosi), "la Regina del cielo" della quale si narra la "resurrezione", di lei e non dell'amante e sposo Dumuzi 3. Kramer è uno scienziato che ha il dono della narrazione avvincente: la sua lezione XXXVI comincia con una comparazione (la montagna Kur dei Sumeri raffrontata all'Ade dei Greci e allo Sheol degli Ebrei) e finisce con il trionfo della dea Inanna, o Inana, la "Signora del Cielo", che in sumerico è appunto An. La dea, "per la quale i mitografi sumeri avevano un debole" 4 , ha esercitato un fascino irresistibile non solo su sumerologi e assiriologi ma anche su schiere di storici delle religioni ed ermeneuti di ogni tribù, soprattutto psicologi del profondo e studiose con un'agenda femminista. Il libro di Pietro Mander che stiamo introducendomolto più di una sintesi divulgativa, ricco come è di analisi approfondite basate su una poliedrica erudizione e fertile di nuove prospettiveè l'ultimo di una serie di biografie dedicate alla dea che sembra non volersi estinguere. 5 Non è il nostro intento di offrire in questa presentazione un sommario dei suoi contenuti e neanche una valutazione completa delle sue prospettive interpretative. Ci limiteremo a qualche impressione personale, traendo spunto da temi che presentino un interesse particolare per il mio punto di vista che si pone tra una storia (religiosa) puramente descrittiva e una storia delle religioni incline all'invenzione ermeneutica.