Sensibili alla tecnica (original) (raw)

La tecnica e il serpente

ebook, 2022

La tecnica rappresenta e realizza la natura profonda del nostro tempo, del resto la sua marcia ha riguardato l’intero pianeta senza differenze. Tuttavia, è pur vero che, assieme a indubbi vantaggi, reca alienazione e compressione della libertà e dell’identità personale. Così, ha suscitato due tipi contrapposti, uno che rifiuta il suo modello e un altro che vi aderisce. Ma sarebbe possibile prendere le distanze dalla sua forza avvolgente? Sarebbe possibile un rovesciamento della modernità e del progresso? In effetti la tecnica non avrebbe ammaliato universalmente cuori e menti se non avesse dato una risposta seducente al malessere segreto degli uomini. Di che si tratta?

La tecnica come strategia

L'arte contemporanea è specchio del suo tempo elastico e mobile, interconnessa ai nuovi modi di vivere e produrre. Non può che riflettere, interagire e suggerire questa visione. Stratificata e complessa, appare come un arcipelago di linguaggi privati che necessitano di un background storico sul campo per comprendere come nascono e in che lingua ci parlano le singole opere.

Ermeneutica di una tecnica

Interpreting a work of art is a common exercise. This short essay interprets man’s oldest technique: pottery, which was The Woman’s ‘art’. Interpreting the domestic function of a humble pot is another common exercise. Less common is to consider the ontological function of that object, which was to “represent & create” the eternal “body & soul” of The Pottress: pure magic. In the late fifties of last century, Roland Barthes published a successful compilation of thoughts, an hermeneutics of common facts: “Mythologies”. Casting that type of vision on our society’s backstage has become an investigation method, especially so in literature and sociology. The present hermeneutics of The Pottress ‘technique’ is about who we were, and still are somehow, somewhere, in the deepest. Twenty years after it was first published, it can be read as a proposition: how about casting that type of vision on today’s techniques to find out who we are normally and who we will be? In other words: what is really going on in our lives?

Specifiche Tecniche

centrointerregionale-gis.it

Il presente documento si inserisce nell'ambito di un progetto di ricerca del Centro Interregionale di Coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali e consiste nella stesura delle specifiche tecniche “ortoimmagini 10k e DTM”. Esso si applica all'attività “Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali” previsto dall'art. 59 del Codice dell'Amministrazione Digitale e ha lo scopo di integrare o sostituire i 5 documenti prodotti dal Comitato Nazionale per l'Informatizzazione della Pubblica Amministrazione (CNIPA, ...

L'insostenibile naturalità della tecnica

Alla fine del secolo l'ubriacatura tecnologica (parlo in generale) era già passata. Si può discutere se le tendenze neomarxiste o libertarie che sino dagli anni ottanta avevano tentato una lettura di quelle trasformazioni nel senso dei conflitti sociali vi avessero davvero mai ceduto. La questione è opinabile. Preferisco non parlare di me, ma se rileggete, per esempio, "Mutazione e cyberpunk" di Franco Berardi, che è del 1994, avrete difficoltà a sostenerlo. Quanto a Tiziana Villani, direttrice di "Millepiani", il suo amore per Virilio basta a salvarla da questa accusa. Ma siccome è di me che devo parlare, direi che questo testo dimostra che, almeno nel 1999, anche io da quella supposta malattia ero già guarito. "La riscossa del possibile contro il necessario, del virtuale contro l’attuale, non è naturalmente un’invenzione di questi anni: essa percorre come una premonizione tutto il XX secolo. Questa riscossa, grazie allo spontaneo e collettivo sviluppo delle tecnologie (l’avvento del digitale), si sta oggi realizzando in forma massiccia, generalizzata, pervasiva e splendente. Ma questo splendore è sinistro: il modo in cui la tecnologia e il capitalismo globale portano a compimento i sogni di scrittori e artisti dei primi decenni del secolo ha in sé qualcosa che Breton e Musil non riconoscerebbero."

Schede tecniche

F. M. Giani, "Schede tecniche", in "Una scrittura sconcertante. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960", a cura di F. Gualdoni, Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro, 2013, pp. 69-71, 2013

Schede tecniche (dati descrittivi, elenco delle esposizioni e bibliografia) delle opere esposte in occasione della mostra "Una scrittura sconcertante. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960" (a cura di F. Gualdoni, Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro, aprile-giugno 2013).

IL SENSO DELLA TECNICA. SAGGI SU BACHELARD

l senso della tecnica. Saggi su Bachelard nasce come luogo di confronto a partire da Gaston Bachelard, filosofo, fenomenologo e padre della fenomenotecnica, precursore del pensiero strutturalista e di alcuni esiti post­strutturali. Promotore di una riflessione scientifica, filosofica e poetica a un tempo, Bachelard è una figura imprescindibile per chiunque sia interessato alla genealogia della riflessione scientifica contemporanea e alle articolazioni tra soggetti e oggetti, operatori e strumenti, scienza e mondo. La fenomeno­ tecnica è quella fenomenologia del sapere scientifico che si interroga a partire da un par­ ticolare tipo di oggetto: gli strumenti che compongono le regionalità specifiche. Il con­ cetto di epistemologia regionale introdotto da Bachelard segna una profonda trasforma­zione nel dibattito filosofico e scientifico. Discutere Bachelard da diverse prospettive disciplinari significa interrogarsi sugli operatori che manifestano, occultano e costrui­scono l’esperienza del senso comune. Discutere Bachelard vuol dire fare il punto su fon­damenti e avanzamenti, disinnescare automatismi e costruire innesti teorici inediti per una fenomenologia del pensiero scientifico. Il volume ospita i contributi di Claudio D’Aurizio e Fabrizio Palombi, Gerardo Ienna, Mario Castellana, Charles Alunni, Enrico Castelli Gattinara, Emiliano Sfara, Vincent Bontems e Thomas Guy, Matteo Vagelli, Francesco Galofaro, Francesco Marsciani, Paolo Bertetti, Paolo Fabbri.