IL PROBLEMA STORIOGRAFICO DELLA NOZIONE DI “FILOSOFIA SCOLASTICA” E LA GENESI DELLA NOZIONE DI “SECONDA SCOLASTICA” (original) (raw)

“Scolastica” como categoria della storiografia filosofia

Riccardo Quinto. Patristica et Mediaevalia 19, 1998

Dopo aver studiato in una serie di articoli 2 l'uso del termine scholastica nel latino classico e nelle epoche successive, sino alla lingua dotta del XVIII secolo, con particolare riguardo al periodo medievale, in questo lavoro mi propongo di discutere il modo in cui il termine "scolastica" è stato impiegato e compreso nella storiografia filosofica sul medioevo, sviluppatasi nel corso del nostro secolo. La produzione storiografica da prendere in considerazione per un tale studio è ovviamante molto estesa, e cercherò pertanto di limitarmi all'esame di un ristretto numero di opere, Iitenute particolarmente significative per la tematizzazione, che in esse si trova, del concetto di "scolastica".

LE DIVERSE ESORTAZIONI ALLA FILOSOFIA

Questo breve lavoro mostra come due tra i pensatori più importanti dell'antichità - Platone e Aristotele - abbiano invitato al pensiero filosofico. Potrete leggere la protrettica filosofica nelle opere degli Amanti, del Taegete e nel Protrettico di Aristotele.

LA SAGGEZZA DELLA FILOSOFIA

C h i a p p r e z z al af i l o s o f i av u o l eg u a r d a r l ad ap i ùp u n t i d i v i s t a. L a p r o s p e t t i v ama g i c an e l l af i l o s o f i aès e mp r es t a t ap r e s e n t e. E , g r a z i e a de s s a , s ic o mp r e n d eme g l i ol ar i p r o p o s i z i o n en o v e c e n t e s c ad i a u t o r io r ma ip e r d u t in e l l as t o r i ad e l l af i l o s o f i a ,on ee r a n os t a t i t e n u t ia ima r g i n i .Q u is ic e r c h e r àd it r a c c i a r eu np e r c o r s o ed i a n a l i z z a r ei lr a p p o r t ot r ap e n s i e r oma g i c oep e n s i e r of i l o s o f i c o. Ma g i aef i l o s o f i a. No nma g i aof i l o s o f i a. Q u e s t op o t r e b b es t u p i r e , p o t r e b b ef a rs o r g e r

STORIA DELLA FILOSOFIA DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI II° A cura di Francesco Lorenzoni

Storia della filosofia volume secondo, 2019

Anno di stesura: 2019 VOLUME SECONDO: FILOSOFIA MODERNA PREMESSA Quest'opera, articolata in tre volumi, risponde in primo luogo ad intenti divulgativi, rivolta com'è agli studenti come pure a coloro che, ormai adulti, intendano accostarsi per la prima volta alla storia della filosofia oppure desiderino rispolverare le nozioni apprese a scuola. Mia particolare cura è stata l'accessibilità del linguaggio nella convinzione che la chiarezza espositiva, pur senza banalizzare, sia l'accorgimento migliore per alimentare il piacere e il gusto stesso per la filosofia, magari insieme al desiderio di personali ulteriori approfondimenti. Ciò sarebbe il risultato più lusinghiero di questo lavoro, inserito nella rete Web e liberamente leggibile e scaricabile, dedicato a tutti coloro che abbiano occasione e voglia di approfittarne. Il testo, rivisto, rielaborato, migliorato ed integrato, costituisce una riedizione della mia precedente opera, in quattro volumi, "Corso di storia della filosofia", già consultabile e scaricabile dal sito "Ousia.it", redatta sulla scorta dei più accreditati manuali scolastici di storiografia filosofica, tra cui quelli di; ed altri ancora. Più di talvolta, in merito a ciascun filosofo o corrente filosofica, l'esposizione di un manuale è chiara in alcune linee mentre, a causa di un linguaggio troppo tecnico o poiché sono saltati taluni passaggi logico-esplicativi, risulta meno comprensibile, specie per i principianti, in altri aspetti. Pertanto, nell'obiettivo di pervenire ad una più ampia leggibilità nell'illustrazione del pensiero dei filosofi o temi trattati, ho operato una cernita fra tutti i manuali presi in considerazione, estraendo i passi espositivi più chiari ora da un manuale ora da un altro, talvolta riportando pari pari interi periodi e talaltra, più frequentemente, semplificando ma anche completando il testo. Per altro lato, se qualcuno avesse intenzione di prenderne parimenti conoscenza, mi sono permesso di inserire nell'esposizione una serie di argomentazioni integrative più specialistiche, mirando pur sempre alla maggior comprensibilità possibile. Per contro ho riservato, per

LA FENOMENOLOGIA HUSSERLIANA E L’IDEA DI FILOSOFIA COME «SCIENZA RIGOROSA»

Comunicazione Filosofica - 47 - 2021

In the essay published in 1911 in the journal «Logos» Husserl presents phenomenology as a new discipline able to achieve the ideal of philosophy as a «rigorous science». Husserl’s aim in the «Logos» article is not only to clarify the fundamental characteristics of the «new phenomenological science», but also to determine the historical-cultural function which phenomenology must assume in relation to the crisis of European rationality, in heated controversy with naturalism and historicism. Being the achievement of the idea of philosophy as a «rigorous science», phenomenology appears as a form of rationality whose theoretical research is aimed at the determination of the ultimate goal of human life, in an ethical and practical sense.

LA FENOMENOLOGIA DEL DESIDERIO TRA FILOSOFIA

Why an article on the desire for love? Because, from time immemorial, love is the only area in which the individual can truly express oneself, outside the roles human beings are forced to assume in an high technologically organized society, and sometimes deeply alienating. Different perspectives from which the two editors analyze the issue in question. It starts from the phenomenology of desire in Sartre, according to which love and sexuality attract every human being, but ultimately always disappoint them, because one can never find what he/she really seeks, which is some justification for their unjustifiable presence in the world. Subsequently, the dialectic of intersubjectivity according to Irigaray's point of view is analyzed, based on sexual difference, without which there seems to be no thought, no love, no life in common. Then Baumann's outlook is examined, for whom love is kind of mortgage loan made on an uncertain and inscrutable future. Finally, the theme of desire is analyzed from the perspective of neuroscience and through the words of Fisher, according to whom love is the result of chemical reactions in the brain that produce it.

"UNA STORIA ALTERNATIVA DELLA FILOSOFIA" DI COSTANZO PREVE

Una nuova storia alternativa della filosofia 1 rappresenta una sorta di sintesi del pensiero di Costanzo Preve, filosofo di formazione marxista, scomparso purtroppo nel novembre 2013, ossia solo pochi mesi dopo la pubblicazione di questa voluminosa opera, certo non facile ma scritta con la chiarezza e la lucidità intellettuale che contraddistinguono tutti gli scritti (libri e articoli) di Preve. Si tratta quindi di un vero e proprio "lascito filosofico", che non si configura come un mero manuale di storia della filosofia, bensì come una interpretazione della filosofia occidentale mediante l'ontologia dell'essere sociale (espressione che è pure il titolo dell'ultima opera di Georgy Lukács, cui Preve esplicitamente si richiama) e la deduzione storico-sociale delle categorie del pensiero filosofico (qui Preve si muove sulle orme di Alfred Sohn-Rethel, benché segua poi percorsi diversi). Una interpretazione cioè che intende mettere radicalmente in discussione il "modo di fare" storia della filosofia (e invero pure filosofia) da parte dei cosiddetti "filosofi di professione". Nulla di strano allora se anche l'ultimo lavoro teorico di Preve venga ignorato dal quel mondo accademico di cui Preve ha saputo delineare con maestria ineguagliabile vizi e difetti di ogni sorta. A Preve si devono, del resto, le analisi più acute della progressiva involuzione culturale e politica della sinistra italiana. Né è un mistero che Preve ritenesse, a differenza di Norberto Bobbio, ormai obsoleta e da superare la stessa contrapposizione tra destra e sinistra, tanto che, com'è noto, non esitò a confrontarsi e a dialogare con autori con una differente biografia politica dalla sua, quali, ad esempio, Carlo Terracciano e Alain de Benoist 2 . "Aperture" anticonformiste e non "politicamente corrette" che la sinistra italiana non gli ha perdonato, come non gli ha perdonato la sua coraggiosa difesa della sovranità nazionale e della necessità di una "alternativa multipolare", per contrastare efficacemente la "s-misurata" volontà di potenza e tracotanza dei cosiddetti "mercati", ossia degli Stati Uniti in quanto potenza capitalistica predominante.