IMAGO - IL SIGNIFICATO DELL'IMMAGINE NEI LUOGHI SACRI R (original) (raw)

2014, IMAGO: Il significato dell'immagine nei luoghi sacri

Chi visita un tempio, una chiesa, una cattedrale, un monastero, un'abbazia medievale di architettura romanica o gotica, luogo appartenuto ad un perduto tempo, si sarà reso conto che in più, rispetto alla presenza di opere grandiose decifrabili attraverso la storiografia moderna, esistono all'interno e all'esterno degli edifici non solo una moltitudine di segni e di marchi strani, ma altresì delle rappresentazioni bizzarre, inquietanti, oramai a noi non più familiari che a prima vista possono essere percepite come estranee al contesto. Affidate alla custodia della pietra, queste figure parlanti ci stimolano, in quanto da un lato percepiamo la loro funzione portatrice di una comunicazione importante che va al di là del visibile, dall'altro, però, ne proviamo una sorta di disagio non essendo in condizione di farne emergere il prezioso contenuto. È accertato che questi segni ed i rapporti che tra loro intercorrono possono esprimere delle idee o illustrare un racconto. Nel periodo romanico, nell'Occidente, pochi uomini sapevano leggere: alcuni erano letterati, altri ecclesiastici o monaci che si occupavano di ricerca, studio e trascrizione di rari manoscritti. Così i messaggi sacri incisi sulle pietre all'interno e all'esterno dei luoghi di culto e le variopinte figure presenti nei preziosi documenti fungono da strumento per l'educazione storica, morale e religiosa. Nei secoli si è cercato di comprendere il ruolo di vari simboli presenti in numerose opere d'arte e in variopinti manoscritti medievali. Attraverso lo studio dell'arte, dell'iconografia e dell'iconologia si è cercato di capire quale fosse il modus operandi, oltre al pensiero dei committenti, degli autori e dei maestri e costruttori di quel periodo. Per fortuna nel corso del Novecento, il grande storico dell'arte francese Émile