Accumulo di C nel suolo di una piantagione di Populus spp. in condizioni di elevata CO 2 atmosferica e fertilizzazione azotata (original) (raw)
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FOREST@, 2007
Variation of soil carbon stocks during the renaturation of old fields: the case study of the Pantelleria Island, Italy. The recent abandonment of marginal agricultural areas in the Mediterranean has caused an increase of the surface occupied by pre-forest and forest formations. In order to study the carbon accumulation processes on Pantelleria Island was selected a North-facing area. This area includes 5 stages of succession (sds) that compose a chronosequence (from 0 to 30 years) to understand soil C accumulation processes after abandonment. These are abandoned vineyards or caperbushes, not disturbed (grazing, fire) since agricultural abandonment, and they are situated in thermomediterranean belt and on the same parent material and consequently considered in the same ecological conditions. Samples at 1 cm, 10 cm and 40 cm depth, respectively, were taken for every sds in three different soil relief areas. Litter samples were taken too. Organic carbon content was determined for every sample. Carbon content increases from a sds to the next one. There is a duplication of C from sds0 (cultivated field) to sd1 (abandoned since few years) and from sds4 (abandoned since 16-30 years) to sds5 (abandoned since > 30 years). It seems that different types of vegetation play a keyrole in soil C dynamics and there are 85 t C ha-1 in the top 40 cm of the soil after 30 years from the abandonment in the chronosequence and an annual C sequestration rate equal to 3.4 t ha-1. These results show that revegetation offers good opportunities to sequestrate CO 2 from the atmosphere and, therefore, to mitigate the greenhouse effect as it is requested by international agreements.
L'Italia Forestale e Montana, 2006
Le utilizzazioni dei cedui di castagno interessano spesso superfici considerevoli, causando alterazioni nei processi idrici ed effetti sull'erosione e sull'idrologia dei versanti. Inoltre, l'alternanza delle tagliate di diversa dimensione ed età dei soprassuoli determina un mosaico di aree che contribuiscono in maniera diversa ai processi idrologici ed erosivi dei bacini idrografici. Nell'ambito di queste problematiche, in un bacino boscato del versante orientale della Catena Costiera Cosentina, in Calabria, sono state quantificate le perdite di erosione mediante l'applicazione della USLE in ambiente GIS. Inoltre, sono state analizzate le caratteristiche di distribuzione spaziale e temporale dei processi erosivi, al fine di valutare la compatibilità fra le attuali modalità di utilizzazione dei cedui e la conservazione del suolo.
Il modello WinEPIC, versione con interfaccia Windows del modello EPIC (Environmental Policy Integrated Climate), consente di simulare i rapporti pianta-suolo-atmosfera nei sistemi colturali, ed è uno strumento efficace per prevedere anche gli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto sulle rese e sul contenuto di sostanza organica nel suolo. I dati utilizzati per il modello provengono da una prova di lungo termine, condotta su un suolo classificato come Calcaric Gleyic Cambisol (WRB) presso l’azienda sperimentale “P. Rosati” di Agugliano (Ancona). Sono state poste a confronto due rotazioni biennali, frumento duro (FDG)-girasole (G) e frumento duro (FDM)-mais (M), con due tipi di gestione del suolo, lavorazione tradizionale (LT) e non lavorazione (NL). Il modello è stato calibrato e validato per le rese e per il C organico totale (TOC). Il modello ha simulato molto bene entrambe le rotazioni nelle tesi LT, con una correlazione (r2) tra rese simulate e misurate di 0,91 nella rota...
2015
La microtopografia e uno dei fattori in grado di influenzare maggiormente, su scala locale, le caratteristiche chimico-fisiche del suolo e la distribuzione spaziale della vegetazione, in particolare nelle aree montane. Il lavoro e stato svolto presso il sito LTER di Tellinod, nel comune di Torgnon (AO) dove una prateria subalpina a Nardus stricta, posta a 2100 m slm, presenta una morfologia complessa con suoli a cuscinetti erbosi (earth hummocks), caratterizzati dall’alternanza di zone concave (interhummocks down) e zone convesse (hummocks up). La genesi di tali forme e ancora controversa e sembra legata all’azione dei cicli di gelo/disgelo e/o all’azione di calpestamento operato dagli animali al pascolo. La microtopografia dell’area genera una distribuzione localizzata della vegetazione, con presenza esclusiva di Nardus stricta sulle zone convesse (97-98% della copertura) e prevalenza di dicotiledoni quali Crocus vernus, Geum montanum, Trifolium alpinum, Arnica montana, Ranunculus ...
2011
Nella pratica agronomica, si definisce "tempera" lo stato del suolo in cui il contenuto idrico determina condizioni ottimali di lavorabilità. Tali condizioni ricadono in un intervallo di umidità del suolo, la cui ampiezza è determinata principalmente dalla tessitura e secondariamente dal contenuto in sostanza organica. La condizione di umidità del terreno definita come "capacità di campo", corrisponde nella maggior parte delle situazioni ad una condizione di eccesso idrico, se intesa in termini di tempera . L'aratura del terreno in condizioni di umidità non omogenea lungo lo strato arabile, può provocare l'inversione degli strati umidi superficiali con quelli profondi asciutti. Questa situazione, definita in gergo come "arrabbiaticcio" o "caldafredda" ingenera, oltre a situazioni temporanee di infertilità, infestazioni importanti di Lolium temulentum e Papaver Rhoeas e predispone le colture all'attacco di patogeni fungini . Negli ultimi anni, il requisito della lavorazione in tempera è stato incluso tra le norme della condizionalità per il mantenimento delle caratteristiche qualitative dei suoli secondo gli standard delle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali . Il Progetto EFFICOND (EFF= efficacia delle norme di COND = condizionalità) del CRA, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, ha verificato l'efficacia delle norme di condizionalità in risposta alle esigenze specifiche della Rete Rurale Nazionale. In questo ambito, il CRA-RPS ha allestito una prova agronomica biennale (grano duro, orzo distico) di lavorazione principale (aratura) su terreni con contenuti idrici diversi dallo stato di tempera, per difetto o eccesso, per consentire la verifica degli effetti sulla struttura del suolo e sulle produzioni. Di questa prova saranno riportati nel presente lavoro i principali risultati agronomici.