Migrazioni transnazionali. Tra riconcettualizzazione della cura e nuovi ruoli familiari (original) (raw)
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Processi di cura nelle famiglie transnazionali: le “catene globali”
2019
In the variety of emerging forms of global stratification of reproductive work, the idea that migrant women cannot care for their children and elderly parents from afar has placed the perspective of “global care chains” in the foreground, on the assumption that “care” is not only identifiable with the strictly physical one. Instead, it is an approach to transnational family solidarity in terms of “circulation of care” (Merla, 2014, passim, Author’s transl.); an approach based on a multidimensional vision of care that transcends the personal care provided to a family member in need, taking as a unit of analysis the entire family network, thus demonstrating the multiplicity of actors and roles that each individual in the family assumes over time for the maintenance of transnational family solidarity. This view also recognises other important factors, such as the history of intra-family relations, which influence all dynamics involved, and which we will deepen through an examination of...
Transnazionalismo e percorsi familiari
Studi di Sociologia (2011)
Il presente articolo analizza, a partire dalle nostre ricerche empiriche 1 , un profilo del transnazionalismo migratorio ancora recentemente poco tematizzato nella pur vasta letteratura sul tema: la dipendenza di almeno una parte dei legami transnazionali dalla fase del corso di vita attraversata dai migranti, e dalla fase del loro ciclo di vita familiare, prima che da altre variabili più spesso enfatizzate; ad esempio il capitale umano, sociale ed economico dei migranti, o le struttura d'opportunità con cui essi si confrontano. Con il concetto di corso di vita si fa di solito riferimento alla sequenza, più o meno standardizzata, delle «fasi e transizioni biografiche definite istituzionalmente e culturalmente» come rilevanti, in ogni società, «dalla nascita alla morte» (Heinz -Kruger 2001: 33). Se tale concetto tende ad essere utilizzato come metafora dei percorsi individuali, il termine ciclo di vita viene più spesso utilizzato per indicare i percorsi familiari come «metafora dello sviluppo del nucleo familiare dalla sua costituzione al suo declino» (Blangiardo -Scabini 1995: 86).
Archivio Antropologico Mediterraneo, 2021
La famiglia è stata riconosciuta quale utile entità concettuale a partire dalla quale analizzare l’esperienza migratoria di donne e uomini che articolano il proprio ciclo di vita e scelte riproduttive tra contesti culturali differenti. Nel discorso pubblico, le pratiche delle famiglie migranti sono spesso costruite come minaccia alla coesione sociale dei paesi d’approdo in quanto ricondotte a sistemi valoriali giudicati incompatibili con la “modernità occidentale”. A partire dai dati raccolti in un’etnografia realizzata a Ravenna, il contributo indaga l’evoluzione dei ruoli di genere e di cura all’interno delle famiglie migranti. Focalizzando lo sguardo, in particolare, sui modi in cui padri e madri rinegoziano – in un più ampio processo di riconfigurazione delle rappresentazioni delle relazioni di coppia e di genitorialità – norme, visioni e pratiche legate alla cura dei figli, il saggio mira a restituire il carattere dinamico dei ruoli familiari che il discorso pubblico tende ad oscurare.
La salute, intesa come capitale fondamentale nei processi migratori, così come il diritto alla salute dei migranti, sono temi ampiamente analizzati nella letteratura italiana e internazionale. La normativa per la tutela della salute dei migranti è in Italia particolarmente favorevole, indipendentemente dalla loro condizione giuridica. Ciò nonostante, il diritto alla salute, quale componente essenziale del diritto di cittadinanza per gli immigrati, incontra ancora non pochi ostacoli per una sua piena realizzazione.
Un modello neo-schiavistico d'inclusione dei migranti: Il caso del lavoro domestico e di cura
Scienza e pace, 2010
Nel corso degli ultimi due decenni, la produzione di migranti "irregolari" si è affermata gradualmente come asse portante del nostro siste sociale, così come il circolo irregolarità-sanatorie è assurto a perno tanto delle logiche della legittimazione politica, quanto di quelle del mercato . Sul primo versante, la repressione dei migranti diventa una delle principali arene politiche in cui si contendono degli elettori; sul secondo versante, la condizione di illegalità dei migranti favorisce il loro impiego con una remunerazione irrisoria e con non solo la sopravvivenza di imprese che non potrebbero permettersi di retribuire regolarmente i loro lavoratori, ma soddisfa anche biso primari delle famiglie italiane, a cui il welfare state non è assolutamente in grado di rispondere. In parallelo, si è diffuso una sorta di razz economicistico strisciante che, partendo dalla visione dei migranti come "risorse" indispensabili per il sistema produttivo di beni e serviz allo stesso tempo, soggetti esclusi dai circuiti assistenziali e previdenziali, ha impercettibilmente condotto alla creazione di un modello d inclusione sociale neo-schiavistico.