Affetti senza amore: la paura dei legami (original) (raw)

Psicopatologia dei legami nel mondo interconnesso

Rivista Plexus, 2011

The exchange of goods, facilities and services, according to a neoliberal, as well as being the main occupation of people constitutes the normative basis underpinning all other devices of industry and in particular those that organize the work, the relations between social groups and, finally, also inform the more intimate and personal relationship. If we look at how both have changed employment contracts, and relational habits and customs related to them, we'll see that there is a close correlation between the organization of work, social life and emotional exchanges. The job now requires: cooperation, spirit of competition, individual initiative, ability to adapt to the speed at which processing takes place. These reasons are now perceived as inevitable cultural, habitual, instinctive, and not to think about. The propensity to consume up to the waste, the need to update what the technology we have, the change of taste in every season has become a matter of status, an inevitabl...

La psicoterapia dei legami perversi

Mio servo, mio padrone. Legami perversi e psicoterapia, 2017

Different Models of psychotherapy have given attention to the violent dynamics of couples, but has rarely connected the different forms of violence with the paraphilias. The phenomenology of the paraphilias tells us the violence is a certain and fixed datainstead.This inaccuracy is based on the image of a solitary individual coercively chained to rigid and stereotypical sexual fantasies.Clinical practice, on the other hand, tells us that, in most cases of paraphilia, the patient forms a fixed or long-lasting couple and therefore shares and elaborates the perverse ritual with a partner.So it’s necessary tangledfour levelto understandthe "evil", the hatred, that leads to dehumanize the partner: genetic, motivational systems organization, relational pattern and emerging qualities of bonds.

Convivere con l’alterità: i legami, gli spazi e il lockdown

Antropologia Pubblica, 2020

In exploring a project named Vesta, which aims at giving a temporary 'home' to the unaccompanied minors migrants involving committed Italian families, we shed light on the ideas and representations of 'living together' by autochthonous and migrants. Yet, considering the current pandemic measures of containment-social distancing and isolation at home-we analysed how the lockdown challenged the cohabitation among young migrants and their recipient's families. Observing domestic spaces and family ideas we investigated how the lockdown and sickness representations contributed to mould and re-elaborate symbolic and social meanings given to 'the living together'.

Se questo è amore: il tormento della fissazione incestuosa

“L’amore, nei suoi due aspetti di sentimento e sessualità, è essenzialmente l’espressione del bisogno dell’essere umano di mitigare la sua solitudine. Dal punto di vista micropsicoanalitico il suo scopo essenziale è quello di realizzare un contatto che porti alla realizzazione di una vera e propria fusione psicobiologica con un altro individuo. La nostra esistenza risulta, non bisogna dimenticarlo, da una fusione originaria avvenuta tra l’ovulo materno e lo spermatozoo paterno che danno origine ad un progetto vitale effimero che ha, in fondo, l’unico scopo di eternare il patrimonio genetico con una successiva unione che dia luogo alla costruzione di un nuovo individuo. Amiamo per sfuggire al vuoto da cui proveniamo e verso cui siamo inesorabilmente attratti. Ed amiamo nel tentativo di ripristinare quella situazione di aggregazione che, quasi sfidando le leggi della natura, permette all’ovulo fecondato, portatore di materiale genetico incompatibile con il sistema di immunosorveglianza materno, di proseguire il suo accrescimento (la gravidanza è l’unica eccezione esistente in natura alla regola della bioindividualità che comporta l’immediata reazione immunitaria di un organismo qualora venga in esso trapiantato del materiale genetico incompatibile).”

«Un legame che non si sa bene da dove venga, però c’è»

Il de Martino, 2022

«Un legame che non si sa bene da dove venga, però c’è». Due interviste sul femminismo, con Anastasia Barone e Teresa Bertilotti Dialogo tra Paola Stelliferi, Anastasia Barone e Teresa Bertilotti, per la rubrica "Interviste" del n. 33/2022 della rivista "Il de Martino. Storie voci suoni"

L'unione impossibile. Tessiture della melancolia pascoliana

Ticontre, 2018

Partendo dal significato di melancolia e da alcuni celebri esempi di melancolia poetica (da Novalis a Baudelaire passando per Keats), il nostro saggio riconsidera il rapporto fra Pascoli e l'umor melancolicus: la «tristezza vitale» associata all'artista in particolar modo in età rinascimentale e sullo snodo otto/novecentesco (post-romanticismo e decadentismo visitati dalle correnti esoteriche moderne/contemporanee). La melancolia pascoliana è analizzata da un punto di vista storico (il controverso rapporto con le sorelle Ida e Maria, specie con la prima; i falliti tentativi di matrimonio), poetico (le donne del mito e del passato: Circe, Nausicaa, Saffo); e da un terzo punto di vista che riassume e supera il tracciato storico-biografico e quello puramente narrativo: l'interpretazione simbolica e metapoetica. In buona parte dei casi, il tu femminile di Pascoli identifica una donna enigmatica, sfuggente: con cui il poeta desidera unirsi, ma che sempre gli sfugge. Alla luce dei modelli (in primis i poeti simbolisti) e della temperie culturale/epistemologica in cui ha preso forma la lirica di Pascoli – la crisi post-positivistica, la reazione spiritualistica e l'affermazione della poésie pure – secondo noi la melancolia del Romagnolo è specchio o idealizzazione del ménage fra l'autore e la poesia nella sua essenza di energia capace di azzerare istantaneamente le barriere fra di qua e di là: aprire e subito richiudere un canale di scambio con tempi, ideali e persone care a Pascoli e ormai inesorabilmente svanite. Starting from the meaning of melancholy and some famous examples of poetic melancholy (Novalis, Keats, Baudelaire), our essay reconsiders the relationship between Pascoli and the umor melancolicus: the "vital sadness" associated with the artist, especially in the Renaissance and fin de siècle crisis (post-romanticism and decadentism visited by modern/contemporary esoteric currents). Pascoli's melancholy is analyzed from a historical point of view (the controversial relationship with the sisters Ida and Maria, especially with the first; the failed attempts at marriage), from a poetic perspetcive (women of myth and of the past: Circe, Nausicaa, Sappho); and in a third sense that summarizes and exceeds the historical-biographical and purely narrative path: the symbolic and metapoetic interpretation. In most cases, Pascoli's women is an enigmatic, elusive entity: the poet wish to join with her, but this hope is always disappointed. In the light of the models (above all the symbolist poets) and of the cultural/epistemological revolution in which Pascoli's lyric has grown - the post-positivist crisis, the spiritualistic reaction and the affirmation of poésie pure - in our opinion Pascoli's melancoly is a mirror or idealization of the ménage between the author and poetry in its essence of energy capable of instantly erasing the barriers between reality and other worlds: opening and immediately closing a channel of exchange with times, ideals and loved ones at Pascoli and now inexorably vanished.