Una Riflessione Sul Modello DI Business Delle Ville Vesuviane (original) (raw)

Il modello delle citta dei mestieri

HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2003

du concept et du label. Cité des sciences et de l'industrie, Paris-La Villette **Chargée du Label Cité des métiers, Cité des sciences et de l'industrie, Paris-La Villette avec la collaboration d'Alda. Salomone IFSOL pour la traduction et la mise en forme in « l'intégratione al servizio del cittadino », A. Salomone-Isfol (ed.

L'eloquenza visiva delle imprese. Da Giovio a Tesauro, 2016

diretti da alfredo cottignoli, emilio pasquini, vittorio roda, gino ruozzi e paola vecchi galli fondati e già diretti da r. raffaele spongano 9 3 o t t o b r e 2 0 1 6 i i s e m e s t r e 2 0 1 6 p i s a · r o m a f a b r i z i o s e r r a e d i t o r e m m x v i

Un ritratto della società veneziana

Storie dell’arte contemporanea, 2018

Historians writing about the History of Venice have rarely dealt with or mentioned the year 1868: to trace this moment it is essential to make direct reference to the Gazzetta di Venezia of that same year. Another useful source is the diary of Elena Pesaro Maurogonato (1853-1876), daughter of Isacco Pesaro Maurogonato (1817-1892), a central figure in the Venetian Jewish community and an important political figure. Among the most important events are the celebrations in St. Mark's Square on the occasion of the Carnival, the representations at the Teatro La Fenice and events related to the translation of Daniele Manin's ashes. This essay also traces a portrait of the social situation in Venice, ranging from the identification of differences between social classes to the creation of the 'myth of Venice', a collective cultural identity resulting from the association of several popular traditions.

Una riflessione sullo sviluppo economico veneto

dell'Istituto storico italo-germanico in Trento des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient Società editrice il Mulino Bologna XXXV 2009 Annali Jahrbuch Direzione: Gian Enrico Rusconi (fino a febbraio 2010) Paolo Pombeni (da settembre 2010) Comitato di Redazione: ANNALI dell'Istituto storico italo-germanico in Trento = Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient. -1 (1975)-. -Bologna : Il mulino, 1975-. -v. ; 24 cm. Annuale. -Nell'occh.: Fondazione Bruno Kessler. -V. 27 ISBN 978-88-15-13912-2 1. Storia -Periodici I. Istituto storico italo-germanico in Trento 905. Eventuali proposte di contributi per la pubblicazione vanno indirizzate al Comitato di Redazione degli «Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento», Via S. Croce 77 -38122 Trento.

SISTEMA VITIVINICOLO ITALIANO COME MODELLO EVOLUTIVO

SISTEMA VITIVINICOLO ITALIANO COME MODELLO EVOLUTIVO, 2007

PAROLE CHIAVE: VITIVINICOLTURA, ONTOGENESI, MODELLO EVOLUTIVO, TREND, TIPICITÁ. LA QUALITA' DIFFERENZIALE COME GENERATORE DI VALORE DEI SISTEMI VITIVINICOLI ITALIANI L'evoluzione della concorrenza dal livello delle singole imprese a quello dei sistemi economici e territoriali costituisce una delle peculiarità delle dinamiche economiche più recenti. La competitività delle imprese sembra essere determinata, in misura crescente, da quella dei contesti territoriali nei quali le stesse sono insediate e le loro strategie sono sempre più interrelate alla qualità degli specifici ambienti socio-territoriali. Imprese e territori evolvono così in modo sistemico alla ricerca dei rispettivi vantaggi competitivi che si propongono gli uni reciprocamente come risorse critiche per la competitività degli altri. L'entità territoriale, nel tentativo di aumentare la propria capacità di attrazione di risorse fisiche ed umane, diviene così, alla stregua dell'impresa, soggetto attivo di marketing e ciò, oltre a comportare un ampliamento della concezione di marketing sottesa all'approccio tradizionale, determina un forte aumento del grado di complessità in relazione: i) al maggior numero di soggetti coinvolti; ii) all'estensione del concetto di prodotto che viene a configurarsi come "prodotto territoriale allargato"; iii) alla diversificazione della mission e degli obiettivi di questa più articolata entità, dove finalità no-profit tendono a prevalere su quelle profit. Queste dinamiche competitive stanno caratterizzando in misura consistente anche il sistema vitivinicolo. I fenomeni di globalizzazione dei mercati in atto al suo interno e conseguenti, sia alle politiche di liberalizzazione degli scambi, che all'ingresso sul mercato mondiale di nuovi paesi competitori, hanno infatti dato forte impulso a politiche di prodotto che con sempre maggiore enfasi ricercano vantaggi competitivi attraverso l'affermazione di brands territoriali riferiti a Paesi, regioni, o ambiti geografici più ristretti. Si tratta di logiche che riconoscono una crescente complessità alla qualità che evolve verso un concetto sistemico ed emerge quale sintesi di tre ulteriori dimensioni: i) la qualità del prodotto legata alle sue caratteristiche materiali e di processo; ii) la qualità percepita dal consumatore in relazione al grado di soddisfacimento delle sue attese; iii) la qualità sociale, perseguita dal sistema istituzionale, che si esplicita in termini di aumento del benessere collettivo. E' dalla sintesi di queste tre dimensioni che scaturisce la qualità differenziale che si implementa nella marca quale principale fonte di valore generatrice di vantaggio competitivo. I valori territoriali possono apportare significativi elementi di unicità al sistema di prodotto alimentando la sostenibilità di medio-lungo termine della differenziazione indotta dagli altri fattori associati al brand e riconducibili, oltre che agli altri elementi del marketing

RIDEFINIRE L’URBANO: DAL VUOTO RESIDUALE ALL’INCLUSIONE STRUTTURALE

Fuschi M. (a cura di), (2018), Barriere/Barriers, Società di studi geografici. Memorie geografiche NS 16 ISBN 978-88-908926-4-6, 2018

RIASSUNTO: Obiettivo del contributo sarà quello di porre a confronto differenti pratiche di rigenerazione urbana applicate e potenzialmente applicabili all’interno di un contesto “fluido” (Rullani, 2009), “infinito” (Bonomi, 2004). Si terrà conto della volontà del cittadino/fruitore, sempre più interessato al recupero degli spazi residuali (Clèment, 2004; Magnaghi, 2010) potenzialmente fruibili e valorizzanti del proprio contesto abitativo. Sarà necessario affrontare i processi di alcune città europee ed extraeuropee a partire dal secondo dopoguerra fino ad oggi, escludendo determinate pratiche di decostruzione e ricostruzione identitaria di un luogo, evidenziando come sempre più frequentemente l’idea di fornirsi di “barriere intelligenti” si dimostri un valore aggiunto essenziale in un’ottica di sviluppo. SUMMARY: The aim of the contribution will be to compare different urban regeneration practices applied and potentially applicable within a “fluid” (Rullani, 2009), “infinite” context (Bonomi, 2004). The will of the citizen/user will be taken into consideration, even more interested in the recovery of residual spaces (Clèment, 2004, Magnaghi, 2010) that are potentially usable and enhancing their living environment. It will be necessary to tackle the processes of some European and extra-European cities from the second post-war period to the present, excluding certain practices of deconstruction and identity reconstruction of a place, highlighting how even more frequently the idea of providing “smart barriers” proves a essential added value with a view to development. Parole chiave: rigenerazione, residuo, greenway Keywords: regeneration, residual, greenway

La Strada Regia e le Ville Vesuviane del Miglio D'Oro

L’antica Strada delle Calabrie si diramava dalla propaggine orientale della città di Neapolis, e si dirigeva, parallela alla costa, verso sud e fin dall’antichità è stata la direttrice dello sviluppo territoriale dell’intera area costiera alle falde del Vesuvio. La via litoranea, esistente già da prima del periodo romano, riattivata dopo l’eruzione pliniana dal margine meridionale di Neapolis si dirigeva verso sud.

La Città Post COVID-19. Verso Un Modello DI Città Sana

I castelli di Yale online, 2021

Post Covid-19 Cities will be radically different from the ones we have experienced in the 20th Century. Covid-19 has dramatically questioned the old pattern based upon Mass Public Transit and Skyscrapers. 500,000 citizens have abandoned New York City as a consequence of its high death rate. In New York City people died 3 times more than in the rest of the United States. The same happened in many other metropolis such as Madrid, London, Milan. Cities need to rethink their urban pattern according to the needs of safety and accessibility strongly advocated by citizens. The new Healthy City will be based upon the Garden City pattern with a correct balance between density and safety.