La via del samurai: tra Daidòji Yuzàn e Yamamoto Tsunemoto Considerazioni analitiche sul modello del guerriero giapponese (original) (raw)
La figura cristiana del Cavaliere medievale e quella del Samurai (侍) giapponese presentano, anche a un primo e fugace sguardo, evidenti e numerosissime similarità, tanto da far apparire il primo come il corrispettivo occidentale del secondo, o viceversa. Lo stesso termine giapponese “samurai” (侍) viene non di rado tradotto con “cavaliere”: a significare come fra i due paradigmi storico-culturali incarnati da queste figure vi sia una vasta similarità di fondo. In effetti, le consonanze fra il Cavaliere cristiano e il Samurai giapponese sono sorprendenti . Tentare di comprendere più a fondo questa similarità risulta fortemente interessante, tenendo presente la sfasatura profonda dei due retroterra religiosi, filosofici e culturali di cui il Cavaliere, da un lato, e il Samurai, dall’altro, sono espressione: ossia il Cristianesimo dell’Europa medievale, e il Buddhismo zen nipponico
L'inizio della fine: origini e trasformazioni della figura del samurai in Giappone
Università di Roma Tre, 2018
INTRODUZIONE-CAPITOLO I: Il Giappone shogunale e le caratteristiche del samurai-1.1: Dalle origini dei samurai alla centralizzazione Minamoto.-1.2: Affermazione dei samurai e frammentazione politica nel Giappone feudale-1.3: L'unificazione del Giappone: dagli Oda ai Tokugawa-CAPITOLO II: Il Periodo Tokugawa (1600-1868): Affermazione e declino della classe samuraica-2.1: La fine dei Toyotomi e l'affermazione dei Tokugawa-2.2: Il primo Periodo Tokugawa: riforme e trasformazioni socio-politiche-2.3: Nascita del consumismo e crisi interna di metà XIX secolo-2.4: La crisi esterna e l'avvio della transizione Tokugawa-Meiji-CAPITOLO III: La Restaurazione Meiji: cambiamenti socio-politici e tramonto dell'era samuraica-3.1: Lo scenario della Restaurazione Meiji-3.2: Oligarchi vs ribelli: la doppia via dei samurai-3.3: Dibattiti storiografici sulla transizione Tokugawa-Meiji e sul lascito degli ultimi samurai-CONCLUSIONI-BIBLIOGRAFIA
MOTTAINAI,. Giappone ancestrale, guerriero e contadino
...Nella cultura Giapponese il “divino” si manifesta sia negli elementi naturali e nei gesti semplici della vita quotidiana, sia nel ruolo del guerriero. Per questo parliamo di un Giappone ancestrale guerriero e contadino, i cui oggetti sono spesso forme parlanti, sia per il modo in cui sono realizzati, sia per materiali, colori e tecniche di realizzazione e di conservazione...Jingasa, Sakubukoro, Boro...E' bellezza che non va sprecata. In giapponese c'è una parola specifica per questo atteggiamento verso la vita: Mottainai
Venti di guerra: in conversazione con Tsukamoto Shin'ya
2019
/rivista/uzak-33/speciale-tsukamoto/venti-di-guerra-in-conversazione-con-tsukamoto-shinya.html) Il cinema di Tsukamoto ha a lungo esplorato il corpo umano nelle sue dinamiche di incontro/scontro con la città, portando in scena la lotta tra materia organica e inorganica per definire quale confine vi fosse tra umano e inumano. Un cinema a suo modo profondamente politico, che già a partire dalla fine degli anni '80 rivendicava il diritto all'esistenza in una dinamica di mercificazione degli individui: si trattava di anni in cui veniva persino posta in ombra la vulnerabilità fisiologica e la morte, creando in alternativa miti di super-esseri "wireless", comunicanti attraverso circuiti mediatici strettamente intessuti tra loro. Il corpo violato da metallo, pugni, piercing, autopsie e vibratori, dunque, nei film di questo autore esibiva con prepotenza la sua fragile carnalità, ciò che rende ciascuno di noi responsabile della propria e della altrui esistenza, anarchicamente preposti al libero arbitrio. Pochi anni fa, invece, la svolta: a partire da Kotoko Tsukamoto devia lo sguardo dal corpo alla mente, estendendo per contro le strette geometrie della città a un mondo più ampio e senza limiti. Tuttavia, il suo cinema resta profondamente politico: la mercificazione dell'essere umano avviene attraverso la sublimazione della pulsione di vita, gli uomini ridotti a pedine nei giochi di guerra del potere. Anche in questo caso, ai personaggi di Tsukamoto non resta che reagire con atti di forte violenza per far scaturire emozioni vitali: tra i tanti nessuno, il sacrificio di chi ha prodotto quell'unico grido determina un'eco potente. Il regista ci aiuta quindi a comprendere le dinamiche di questa poetica. Festival Medfilm (/festival/medfilm.html) Festival Berlino (/festival/festival-berlino.html) Festival Venezia (/festival/festival-venezia.html) Festival Cannes (/festival/festival-cannes.html) Festival Locarno (/festival/festival-locarno.html) Archivio
L´eredità dei martiri del Giappone. Tra litterae indipetae e Daniello Bartoli
THESAURUM FIDEI. Missionari martiri e cristiani nascosti in Giappone. Trecento anni di eroica fedeltà a Cristo, 2023
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