Influenze digitali sull’albo illustrato: metamorfosi artistiche e sfide di “iper-lettura” (original) (raw)
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Il lettore 'distratto'. Leggere e comprendere nell’epoca degli schermi digitali
2022
In the current media landscape, digital devices seem to undermine traditional learning and reading practices. Overwhelmed by cognitive overload and a flood of information stimuli, constantly busy scrolling through touch screens, today's readers often show a "distracted", hasty and “impatient” approach; they skim-read through text without in-depth comprehension, thus risking to miss out on the full understanding of meanings. Following the increased diffusion of digital reading, both inside and outside of schools, researchers are called upon to evaluate its strengths and weaknesses, prerogatives and risks. Do the new reading modalities restructure our cognitive habits and our thinking? Is it better to read on paper or through digital texts? Does online reading require new competencies and skills? How can we teach students to read “critically” on the screen? These are just some of the questions which this volume will try to answer, benefiting from the contribution of various branches of knowledge ranging from pedagogy to media studies, from cognitive psychology to neuroscience; standing in between the two opposing views of the "myth of superficiality" and the "myth of depth", and avoiding both uncritical optimism regarding the present and nostalgic idealization of a past forever lost.
La rivoluzione della lettura e la rivoluzione dell’immagine della lettura .
Il libro Editoria e pratiche di lettura nel Settecento. A cura di Lodovica Braida e Silvia Tatti, 2016
La trasformazione e prolificazione dell'immagine del lettore e della lettura nel Settecento: (dalla fine del testo: «L’amicizia e la complicità che le immagini di lettori assai più disinvolti di un tempo e di lettrici rapite sapevano veicolare innescavano pertanto un rilancio, una riuscita campagna pubblicitaria, uno dei mezzi più potenti di sua promozione, in grado di invogliare alla lettura e di infondere l’idea di un piacere che le pagine sapevano offrire. il libro non era un’autorità a cui inchinarsi e il lettore iniziava il suo cam- mino di emancipazione e di libertà da una lettura canonica e vincolata. i lettori il più delle volte ci guardano infatti complici e paiono porgerci il libro come un’estensione del proprio io, un libro che la loro lettura ha riscritto e trasformato facendoli divenire a loro volta in parte autori.», p. 14
Letti disfatti. Lettura e scrittura spezzate nei quotidiani digitali
2019
Nel suo intervento, l’autore intende riflettere su alcune tendenze evolutive della scrittura dei giornali in rete e sulle conseguenze di questa evoluzione nella percezione della scrittura giornalistica come modello per il buon uso della lingua. In this paper, the author wants to reflect on some evolutional tendencies of web magazines and the consequences such evolution has on the perception of journalistic writing as a model for the correct use of language.
2021
Thanks to its ability to envelop the viewer in a 360° image, Virtual Reality (VR) has stimulated the debate on the topic of immersion, and it has favoured research in genealogical terms to trace possible paths in the history of media and art. However, part of this narrative still evaluates VR as an illusion medium useful to mimetically reproducing reality, rather than as a great tool for design space. Indeed, we can recognize the most stimulating characteristics of this technology in designing a space and in the relationship established with the user’s body. In doing so, it is possible to identify in the artistic installations dating from the first decades of the XX century, a significant stage in the history of immersive artworks. The history of such installations early shows that one can be immersed with her own body in an abstract and unreal space, which is not necessarily a duplicate of reality. The immersive strategies proposed by the environmental installations make use of a centrifugal force that pushes outwards from the canvas and the sculpture’s closed form. Still, at the same time, it provokes a centripetal movement of inclusion and absorption of the world within the image that thus becomes an environmental image. Precisely because of this attractive and inclusive force, and thanks to the gaze that we can cast towards the past from today, environmental installations can be read as images, or rather as an-icons ante-litteram.
Una nuova questione degli antichi e dei moderni impazza nelle aule e nelle biblioteche, sul tram e sui rotocalchi, dividendo quanti pensano che "è necessario essere assolutamente digitali" da quanti rimangono legati a un universo bibliocentricamente assoluto. Tenendosi ben distante dalla querelle, che è, da entrambi i lati, un esempio e un sintomo di primitivismo ideologico, questo contribuito cercherà di mettere al centro alcune mutazioni in atto nella pratica del leggere e le loro conseguenze. Non un discorso sui massimi sistemi, né un esercizio di fantalettura, ma l'analisi di che cosa sta cambiando qui e ora. In molti casi, infatti, queste mutazioni sono trasversali ai supporti, agiscono in modo omeostatico e nessuna pratica di lettura può ritenersene immune. Quasi sempre esse producono ambienti ibridi e meticciati ancora allo stato brado, ma forieri di interessanti sviluppi. Quasi mai perdite e guadagni sono esattamente computabili come in una partita doppia. In un mondo bitestuale, quale è quello in cui oggi muoviamo i primi passi, è importante capire se la lettura, grazie alle sue nuove interfacce, potrà aspirare ad essere non solo uno strumento di conoscenza e di piacere, ma un luogo di confronto e di scambio, qualcosa che ha a che fare con la sfera del divenire, del dare e del donare, più che con quella dell'essere e del consistere. In questa dimensione la mutazione digitale rielabora, senza negarle, le caratteristiche fisiche, materiche, corporee della lettura, e la dimensione estetica e sinestetica dell'atto di leggere. In un mondo di automi, automatismi, innesti e protesi, gli arti della lettura cambiano aspetto e funzioni. Come evolvono la dialettica occhio-mano e la prensilità della lettura? Quanto il suo odore diviene qualcosa di immateriale e quanto, invece, reclama un organo-che-non-c'è, capace di lenire il dolore dell'arto fantasma? Come si trasformano le macchine di lettura, di cui il libro è solo un esemplare intermedio, per quanto mirabile? E la stessa mutazione digitale è strumento o bersaglio dell'anestetizzazione globale del mondo? Sullo sfondo, la transizione verso il postumano spalanca, paradossalmente, la domanda di un nuovo umanesimo.