Un’analisi ecologica della presenza immigrata nell’Italia minore (original) (raw)

CARROSIO G, (2012) Un’analisi ecologica della presenza immigrata nell’Italia minore, in OSTI G, VENTURA F, (a cura di) Vivere da stranieri in aree fragili, Liguori Editore, Napoli

Con questo articolo si intende analizzare la presenza di immigrati nei piccoli comuni rurali utilizzando i metodi dell’analisi ecologica e gli stimoli teorici dell’ecologia umana. L’approccio ecologico consente di studiare l’immigrazione come fenomeno socio-spaziale: nel nostro caso si terrà in considerazione la percentuale di stranieri residenti nell’insieme dei comuni che sono caratterizzati da un numero relativamente basso di residenti e/o da una connotazione prettamente rurale del tessuto socio-produttivo. L’ecologia umana, invece, offre una serie di concetti utili a sostenere l’analisi empirica, nel presupposto che le relazioni spaziali e temporali delle popolazioni che vivono nell aree fragili siano “influenzate da forze selettive, distributive e adattive che agiscono sull’ambiente” (Park et al., 1965, p. 59). L’applicazione dell’analisi ecologica verrà effettuata attraverso la rappresentazione cartografica. Grazie ad una serie di mappe tematiche, si individueranno le aree della penisola nelle quali la presenza immigrata è più o meno significativa. A partire dalla rappresentazione, si otterrà un quadro attraverso il quale comprendere la logica di localizzazione degli immigrati nell’Italia minore ed una serie di aree omogenee per livello di presenza immigrata, composte da più comuni contigui territorialmente. Di queste aree si fornirà un quadro generale, provando a quantificare la presenza immigrata in base alla provenienza ed alla storicità dei flussi. Le eventuali concentrazioni territoriali per etnia in aree caratterizzate da una popolazione autoctona relativamente anziana, come i comuni dell’Italia minore, possono fare supporre la presenza di economie di enclave, e pertanto di modelli di integrazione basati sui principi della successione ecologica (Aldrich et al, 1985). Sarà cura verificarlo a partire dalle informazioni acquisite. Infine, si proveranno a formulare ipotesi relative alla pluralità dei modelli territoriali di impiego del lavoro immigrato nell’Italia minore, sulla scorta dei lavori già presenti per le aree metropolitane e dell’industria diffusa (Ambrosini, 2011).