La chiesa cittadina, gli ordini monastici e mendicanti (original) (raw)

Le religiones novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti

Le religiones novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti, in Firenze prima di Arnolfo. Retroterra di grandezza, Atti del ciclo di conferenze, Firenze 14 gennaio 2014-24 marzo 2015, a cura di Timothy Verdon, Firenze, Mandragora 2016, pp. 155-162, 2016

Il saggio analizza l'impianto delle Religiones Novae (ordini così detti mendicanti) nella Firenze del primo Duecento, evidenziando l'impatto della nuova pastorale sui laici e sulle donne. The essay analyzes the diffusion of the Religiones Novae (the so-called mendicant orders) in the early thirteenth-century Florence, highlighting the impact of the new pastoral care on laity and on women.

Religiones novae e ordini mendicanti

2015

Il contributo effettua una sintesi problematica della storia e della storiografia relativa alla nascita e alla diffusione, fra XII e XIII secolo, delle principali religiones novae e degli ordini mendicanti sorti nell\\u2019Occidente cristiano. Il contributo \\ue8 corredato da una bibliografia ragionata

Ordini mendicanti nella città e nella diocesi, in Storia della Chiesa riminese, II, Dalla lotta per le investiture ai primi anni del Cinquecento, a cura di A. VASINA, Villa Verucchio – Rimini, Pazzini – Guaraldi 2011, pp. 257-292.

2011

U n segno dell'incidenza dei nuovi ordini mendicanti sulla vita religiosa e culturale della Chiesa riminese nel medioevo emerge con evidenza dall'impianto stesso di questo volume, dove i diversi studi dedicati all'agiografia, ai movimenti ereticali, alle testimonianze artistiche e architettoniche, alle attività caritative ed assistenziali, alla speculazione dei più illustri teologi diocesani, hanno come perno i conventi di queste religiones novae. Il loro insediamento in forma stabile nell'ambito urbano ebbe già a partire dalla metà del Duecento profonde e durature conseguenze anche sugli equilibri politici cittadini, accompagnando, e contemporaneamente guidando, il mutamento della società riminese, esercitando una funzione di raccordo fra autorità pontificia e particolarismo locale, riuscendo ad intrecciare, specialmente per quanto riguarda l'ordine dei Minori, una relazione privilegiata con i ceti dirigenti comunali e ben presto con il potere signorile dei Malatesti.

I conventi degli ordini mendicanti nel Montefeltro medievale

Biblioteca di storia, 2012

Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul sito-catalogo della casa editrice (http://www.fupress.com).

Gli ordini mendicanti e Gerardo da Borgo San Donnino

Nel XII secolo i monasteri, grazie anche all'attenzione dei potenti locali, assunsero grande importanza patrimoniale e politica; tuttavia, l'assetto della Chiesa era messo in discussione dai movimenti religiosi che nell'XI secolo ed ancor più nel XII furono ritenuti ereticali (catari, valdesi, umiliati, arnaldisti, speronisti, patarini ed altri). Fermenti che promossero nuove forme monastiche, come è il caso di Gioacchino da Fiore e il suo ordine florense, che prefigurava un assetto ecclesiale nuovo in cui anche la componente laica aveva un ruolo. All'inizio del XIII secolo nacquero gli Ordini Mendicanti, l'Ordine dei Predicatori, domenicani, e l'Ordine dei Minori, francescani, di cui Gioacchino da Fiore viene considerato il precursore. Fra' Gerardo da Borgo san Donnino lo riterrà addirittura il "profeta" della nuova era della cristianità. Nel 1254 premise a tre libri di Gioachino, da lui ricopiati inserendo sue glosse, una introduzione che, richiamandosi al libro dell'Apocalisse di Giovanni, diffuse come "Liber introductorius in Evangelium aeternum". Questa almeno è la versione più largamente diffusa di una più complessa vicenda. Il pensiero teologico di Fra' Gerardo si rifaceva a Gioacchino, ma il suo modello di vita era Francesco ed è da questi due giganti, Gioacchino e Francesco, che dobbiamo partire per arrivare alla vicenda umana del nostro concittadino.

Brevi appunti sull'architettura degli ordini mendicanti...

Il francescanesimo in Calabria, 2009

Brevi appunti sull'architettura degli Ordini mendicanti nel contesto sociale ed economico del Regno di Napoli* * Il presente saggio è parte di un più ampio articolo pubblicato su Colloqui di Architettura, Roma 2/2008.

L. Finco - Ordini mendicanti fra Piemonte e Liguria nel basso Medioevo. Frammenti di memorie e architetture, in Rappresentazione, Architettura e Storia La diffusione degli ordini religiosi in Italia e nei Paesi 2023

Rappresentazione, Architettura e Storia La diffusione degli ordini religiosi in Italia e nei Paesi, 2023

La pubblicazione completa in due volumi è disponibile sul sito dell'editore all'indirizzo: https://www.editricesapienza.it/book/8431 In the Middle Ages, between Southern Piedmont and Western Liguria, a well-documented network of trading and exchanges facilitated the sharing of architectonic models and technique know-hows and the circulation of skilled craftsmanship. The Mendicant Orders were welcomed in this region, namely around Savona and Finale. Out of those local settlements, this study focuses on eleven cases from the 13th - 14th Century, either fully or partially preserved, of which two are documented foundations with no material evidence. In Mondovì, the original San Domenico has been preserved only in its iconographic representation, whilst the first San Francesco in Cuneo is visible in the archaeological site; the San Domenico’s ruin in Savona is an inaccessible heritage site, and San Francesco and San Domenico in Albenga, together with San Francesco in Ceva, have changed their original purpose. Generally, the initial architectural establishment is still identifiable through the organisation of the presbytery in quadrangular areas and the use of the modular structure, with little changes. Despite the relevance of some, these worksites do not match the well-articulated structure of the referential Genoese religious buildings. In five cases, including San Francesco in Ceva (and some analogies in the parish church in Triora), the 14th Century’s stony portals reflect the Orders’ relationship with the local territory. The choice of iconographic themes for the sculptural compositions is a basic one, sometimes with later adjustments (like Del Carretto’s heraldry at Santa Caterina in Finalborgo). Where possible and with a focus on grounds plan and typology, building techniques, materials and their provenance and open-spaces solutions, the intradisciplinary analysis has led to a useful data collection for a comparison

Breve storia degli ordini mendicanti

Questo breve saggio presenta il quadro storico che nell'Europa medievale prepara il terreno alla nascita dei due ordini più importanti: quello domenicano e quello francescano. In appendice è riportata una ricca e specifica riflessione di Papa Benedetto XVI proprio sul tema degli mendicanti.