Palma il Vecchio (original) (raw)

La pala di Tricesimo di Palma il Giovane e la sua datazione

2016

DOI: 10.13137/2499-6750/16257 Nella vasta produzione di quel prolifico pittore che fu Palma il Giovane, numerosi sono i dipinti realizzati per istituzioni pubbliche, chiese e monasteri di varie città della Patria del Friuli, Udine e Cividale in specie: una trentina almeno, alcuni dei quali sono recente scoperta. Tra i tanti, non mancano capolavori assoluti, come il quadrone celebrativo del 1595 commissionatogli dalla Comunità di Udine – in precedenza quadri di tal genere erano stati affidati a Pomponio Amalteo, Francesco Floreani e Alessandro Spilimbergo – per ornare il palazzo pubblico della città. Un dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino attorniata da angeli con il santo aquileiese Ermacora in piedi e san Marco inginocchiato reggente in mano il vessillo di Udine, a simboleggiare la Dedizione di Udine a Venezia.Per rappresentare in forma veritiera, sulla parte sinistra del quadro, la piazza Contarena con i maggiori monumenti e il castello alto sul colle, il pittore – come ...

Palma, la nuova Aquileia, specchio di Venezia e del rinascimento

in L’architettura militare di Venezia in Terraferma e in Adriatico fra XVI e XVII secolo, Atti del convegno Internazionale di studi, Palmanova, 8-10 novembre 2013, a cura di F. P. Fiore, Firenze, L. Olschki, 2014, pp. 191-219.

Palma il Giovane, Jacopo Negretti detto, (Venezia, 1544-1628), L’ascensione di Cristo, la Vergine Maria e san Giovanni evangelista, 1607-1615

2023

Olio su tela, 225 x 140, Fabriano (AN), Monastero di San Luca delle monache benedettine, Chiesa di San Luca, Altare maggiore (scheda inedita, per il monastero), inedita.

Giovani e vecchi nel Parmenide

Philologus, 2016

The objective of this contribution is a brief study of the characteristics of the interlocutors of Plato's Parmenides, with particular attention paid to aspects concerning the age and attitude of the younger characters towards philosophy. On the one hand the article aims to demonstrate how Plato in the Parmenides puts on stage a protreptic philosophy, by emphasising how a group of young people involved in the discussion between Zeno, Socrates, and Parmenides represented in the dialogue react (or reacted) to it. On the other hand the article proposes useful elements for a questioning of Parmenides' role in the dialogue: many interpreters read in this the acknowledgement of Plato's debt to Eleatism. A careful reading of the characterisation of Parmenides as old master, and a cursory analysis of the second part of the text reveal neveretheless that Plato's attitude towards Eleatism is not entirely positive, and indeed is even deliberately ambiguous.

Vecchi di Roma

resti patriarcale. Georges Minois scrive dei vecchi di Roma: "la République fut leur âge d'or: sous ce régime aristocratique, la vieillesse, qui concentre richesse et autorité, fait la loi, dans la fameille comme dans l'État". 24 Per arrivare a una risposta al quesito sul potere, dobbiamo preliminarmente rispondere ad altre domande: quanti erano i vecchi nell'antica Roma? Erano davvero così pochi come scrive Cicerone nel De Senectute? 25 Cosa si intendeva per vecchiaia? A che età si diventava vecchi? Quanto durava una vita? Per il momento teniamo per buono quello che disse Solone a Creso: "io considero il limite della vita umana pressapoco sui settanta anni"; Aristotele, pur tenendosi più sul vago, era d'accordo, ma preferiva che l'attività procreativa si fermasse a cinquantacinque. 26 Ma non dimentichiamo neppure queste parole di Megadorus, un personaggio dell'Aulularia plautina: "Post mediam aetatem qui media ducit uxorem domum, si eam senex unum praegnantem fortuito fecerit, quid dubitas, quin sit paratum nomen puero Postumus?" 27 Qui viene detta vecchia persino una coppia in grado di avere figli. Macrobio scrive di Giulia, la figlia scostumata di Augusto: "Annum agebat tricesimum et octavum, tempus aetatis, si mens sana superesset, vergentis in senium". 28 Quando si parla di un nemico, si è autorizzati a farlo invecchiare prima del tempo: Ottaviano, arringando i soldati contro Antonio, che pure era fisicamente assai prestante, afferma: "chi e in che cosa potrebbe temerlo? Per il suo vigore fisico? Ma è ormai invecchiato e ha trascorso una vita effeminata!" 29 Siamo alla vigilia della battaglia di Azio, e Marco Antonio ha cinquantadue anni. 24 V. G. Minois, Histoire de la vieillesse, cit., p 133. 25 "… Nec cum aequalibus solum qui pauci admodum restant; … non solo con i miei coetanei [sessantenni] dei quali mi restano ben pochi". V. Cicerone, De Senectute, 46. 26 V. Erodoto, Storie, I, 32. 27 "Se uno è nel mezzo del cammin di nostra vita e si porta a casa una moglie della stessa età, se vecchio com'è impregna per combinazione la sua vecchia, hai da faticare a capire che nome andrà affibbiato al ragazzino? Che altro potrà essere se non Postumo?" V. Plauto, Aulularia, Atto II, 162-164 (trad. it. E. Paratore). 28 "Aveva trentotto anni, un'età che doveva indurla a pensare alla vecchiaia, se fosse stata savia". V. Macrobio, Saturnales, I, b, 5, 2 (trad. it. N. Marinone). 29 V. Cassio Dione, Storia Romana, L, 27, 6 (trad. it.G. Norcio). 40 "Nella vecchiaia conservò l'amicizia da parte del principe più in forma apparente che sostanziale". V. ibidem, III, 30, 3 (trad. it. P. Soverini). 41 "Per un destino che raramente prolunga senza limiti il potere" (v. ibidem). Resta da stabilire se il potere scivoli via perché così fa sempre, o a causa della vecchiaia. 42 "Sordida e violenta". V. ibidem, III, 48, 2. 43 "Si coprì di ridicolo, dal momento che ne avrebbe ricavato, vecchio com'era, soltanto il disonore di una spudoratissima adulazione". V. ibidem, III, 57, 2. Il punto, però, è che non si è mai abbastanza vecchi per rinunciare all'adulazione, ma se ridono di te chiamandoti adulatore ciò significa che hai perso il tuo potere: dei potenti non ride nessuno. 44 "La loro vecchiaia trascorra nella quiete dopo aver sopportato le fatiche". V. Codice Teodosiano, VII, 20, 2. L'anno è il 320. i Giudei, prediletto da Dio-ebbe a vivere centoventicinque anni; e poiché si lagnava di morire ancor giovane, gli fu risposto, a quanto si narra, da un dio-non si sa bene quale-che nessuno sarebbe mai vissuto più a lungo".

I Vecchi e i Giovani

2022

Qui di seguito chi legge troverà la dedica che Luigi Pirandello fece del suo romanzo appena pubblicato dall'editore Treves, ai suoi genitori. Siamo nel 1913 l'anno in cui apparve la prima edizione di quel romanzo, sul quale vengono svolte alcune annotazioni definite "stravaganti". Lo scritto è apparso anche sulla rivista web Beemagazine.