Roberto Cardini: Agilitta dell'Alberti, duetto teatrale o soliloquio (original) (raw)
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PER MARIANGELA REGOLIOSI a cura di LUCIA BERTOLINI, DONATELLA COPPINI e CLEMENTINA MARSICO Estratto E P 2014 1. la conoscenza dell'intercenale Convelata risale ad appena mezzo secolo fa, 1 e da allora ad oggi è stata pubblicata quattro volte: nel 1964, 2 nel 1978, 3 nel 2003, 4 e nel 2010. 5 in quest'ultima edizione, l'unica propriamente critica, le novità sono molte: una più accurata recensio ha tri-roberto cardini eNigmi alBertiaNi 1 e. garin, Venticinque intercenali inedite e sconosciute di Leon Battista Alberti, «Belfagor», 19 (1964), pp. 377-96 (poi in id., L'età nuova. Ricerche di storia della cultura dal XII al XVI secolo, Napoli, morano, 1969, pp. 217-34). Convelata si annidava, insieme alle altre ventiquattro, in un ms. cucito insieme ad un incunabolo agostiniano (pistoia, Biblioteca dei domenicani, inc. F. 19, cc. 18vb-19rb: la più aggiornata descrizione del ms. [d'ora in poi P] è in Leon Battista Alberti. La biblioteca di un umanista. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 8 ottobre 2005-7 gennaio 2006, a cura di r. cardini, con la collaborazione di l. Bertolini e m. regoliosi, Firenze, mandragora, 2005, pp. 308-11 [scheda n°26, a cura di eugenia antonucci]). dopo un ventennio david marsh (Poggio and Alberti. Three Notes, «rinascimento», s. ii, 23 [1983], pp. 189-215) ha scoperto, nel cod. Vat. lat. 4037, due altri testimoni: un secondo esemplare di Convelata integra (cc. 238r-239v: d'ora in poi V) e, di mano dello stesso copista, il suo compendio, l'elenco dei soli simboli in essa presenti (cc. 239v-240v: d'ora in poi V 1 ). una scoperta rilevante tanto più che il copista è girolamo massaini (p. d'alessandro -d. marsh, Girolamo Massaini trascrittore dell 'Alberti, «albertiana», 11-12 [2008'Alberti, «albertiana», 11-12 [ -2009, pp. 260-66). 2 l.B. alberti, Intercenali inedite, a cura di e. garin, «rinascimento», s. ii, 4 (1964), pp. 125-28 (poi ristampato nei «quaderni di rinascimento», Firenze, sansoni, 1965, pp. 193-98). d'ora in poi alberti, Intercenali inedite. 3 l.B. alberti, Intercenales (libri III-XI), a cura di r. cardini, roma, Bulzoni, 1978, pp. 109-15 e 213. d'ora in poi alberti, Intercenales 1978. 4 l.B. alberti, Intercenales, a cura di F. Bacchelli e l. d'ascia, premessa di a. tenenti, Bologna, pendragon, 2003, pp. 551-67. d'ora in poi alberti, Intercenales 2003. 5 l.B. alberti, Intercenales, introduzione, edizione critica e commento a cura di r. cardini, in l.B. alberti, Opere latine, a cura di r. cardini, roma, istituto poligrafico e zecca dello stato, 2010, pp. Xii+1316 (le Intercenales sono a pp. 167-618, Convelata è a pp. 433-51). d'ora in poi alberti, Intercenales 2010. 6 le edizioni precedenti erano basate su uno oppure due testimoni (alberti, Intercenali inedite e alberti, Intercenales 1978 soltanto su P, alberti, Intercenales 2003
Riprodurre il canto delle sirene. Vittorio Bodini traduce Rafael Alberti
Ticontre. Teoria Testo Traduzione, 2022
A partire dall’ipotesi di una possibile identificazione tra sirene e traduzioni in quanto “incarnazioni” dell’Altro, il presente articolo intende mettere a fuoco queste creature marine nelle traduzioni italiane realizzate da Vittorio Bodini per l’antologia delle Poesie di Rafael Alberti (1964). La dualità protesa verso la conciliazione degli opposti- terra e mare, lingue e culture- che riguarda i due elementi, di fatto potrebbe anche essere letta come l’emblema di uno scontro tra identità e alterità che si risolve a favore di quest’ultima nella sua irriducibile essenza, fino ad assurgere a vero e proprio trait d’union tra la simbologia femminile e l’immaginario tipicamente associato alla traduzione poetica. In effetti, nel suo configurarsi come genere a metà tra invenzione e riproduzione, la traduzione sembrerebbe reinterpretare l’equilibrio complementare rappresentato dalla natura duplice delle sirene. Limitandoci, dunque, ad alcuni esempi testuali rilevanti in cui compaiono le «sirenitas», tenteremo di verificare le modalità con cui queste donne archetipiche sono state trasferite nel contesto d’arrivo. In questo modo, emergerà la polisemia di tali figure nel loro legame con l’iconografia femminile del mare e, allo stesso tempo, con i concetti di ibridismo, metamorfosi e canto propri anche della traduzione poetica.
all'edizione critica 1. Su questo argomento la bibliografia è piuttosto esigua. L'unica edizione moderna degli Apologi centum è quella curata, nel 1972, da Paola Testi Massetani 1 , laddove non più di tre sono i contributi recenti sul testo o sulla tradizione. Mario Martelli si è occupato, nel 1999, di due specifici luoghi degli apologhi I e XXXII ed ha avanzato una personale ipotesi stemmatica 2 , Elisabetta Arfanotti ha studiato, nel 2008, copisti e possessori della tradizione manoscritta 3 , e chi scrive, nel 2010, ha ripubblicato ma correggendola in più punti l'edizione Testi Massetani 4 . E in effetti è un'edizione molto discutibile. Ha l'indubbio merito di aver riconosciuto, nella tradizione degli Apologi, due redazioni e di aver indicato i testimoni che le tramandano, ma per tutto il 1 P. TESTI MASSETANI, Ricerche sugli «Apologi» di Leon Battista Alberti, in «Rinascimento», II s., XII, 1972, pp. 79-133. 2 M. MARTELLI, Su due apologhi di Leon Battista Alberti, in «Interpres», XVIII, 1999, pp. 183-195. 3 E. ARFANOTTI, La tradizione manoscritta degli 'Apologi' di Leon Battista Alberti, Tesi di Dottorato internazionale in «Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento», Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia, XX ciclo (2005XX ciclo ( -2007, Coordinatore e Tutor Roberto Cardini. L'Arfanotti (pp. 13-22) si è anche occupata del testo confermando i punti essenziali del contributo della Testi Massetani. 4 L.B. ALBERTI, Apologi centum, testo e nota al testo a cura di R. CARDINI, con la collaborazione di M. REGOLIOSI, in L.B. ALBERTI, Opere latine, a cura di R. CARDINI, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2010, pp. 925-938, 952-960. Ho invece dato un contributo all'interpretazione dell'opera (a mio parere uno dei capolavori umoristici dell'Alberti) in R. CARDINI, Cui dono poma centum?, in Leon Battista Alberti. La biblioteca di un umanista, a cura di R. CARDINI, con la collaborazione di L. BERTOLINI e M. REGOLIOSI, Firenze, Mandragora, 2005, pp. 127-132; in ID., Alberti e i libri, ivi, pp. 21-35: 32; e in ID., Enigmi albertiani, in Nel cantiere degli umanisti. Per Mariangela Regoliosi, a cura di L. BERTOLINI, D. COPPINI, C. MARSICO, 3 voll., Firenze, Edizioni Polistampa, 2014, I, pp. 221-275: 240-241. Ho trattato delle "fonti" esopiane in Leon Battista Alberti cit., scheda nr. 66, pp. 410-412. resto lascia parecchio perplessi. La Testi Massetani conobbe 11 testimoni, oggi ne sono noti 16. E precisamente:
Smontaggio e umorismo. Uxoria dell'Alberti
Anni fa in uno dei due codici che hanno trasmesso Uxoria latina scoprii una redazione posteriore all'unica allora nota e sul cui fondamento Cecil Grayson aveva dato alla luce la princeps. 1 Le varianti d'autore, quasi esclusivamente ritocchi di lingua e di stile, risultarono oltre 200, laddove il controllo sui codici e una diversa ecdotica mi consentirono di migliorare il lavoro di Grayson in circa 150 loci. 2 Su questa base di Uxoria latina allestii un'edizione completamente rinnovata e ne accertai l'iter redazionale ed editoriale. 3 La prima redazione, pubblicata confidenzialmente e alla spicciolata nel 1436-37, nel dicembre 1438 venne liberamente volgarizzata dall'autore. 4 La seconda redazione si distingue dalla prima quanto a testo e quanto a modalità di pubblicazione. È il frutto di una minuziosa revisione e fu pubblicata non alla spicciolata, bensì in volume. È coeva al corpus Pistoiese (1443 circa) dove entra a far parte del libro VII, un libro composto da un proemio e da un dittico matrimoniale, Maritus e Uxoria. Ma sebbene nel libro VII Maritus venga prima, fu certamente scritta dopo. Subito all'inizio (§ § 1 e 6) allude infatti ad Uxoria, esplicitamente riprendendone e completandone la casistica ma-1 I testimoni di Uxoria latina sono: Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichi 123 (già 111), ff. 40r-51r (testo sciolto della I redazione) e Pistoia, Biblioteca del Convento di S. Domenico, Inc. F 19, ff. 15r-17v (testo in volume della II redazione; il ms. delle Intercenales è cucito insieme all'incunabolo di cui condivide la segnatura). Cecil Grayson (Una intercenale inedita di