Committenze europee di scultura veneziana nel Settecento. Una panoramica e alcune ipotesi di lavoro (original) (raw)
2014, RIHA Journal-Special Issue, "Collecting Italian Art North of the Alps"
Research on the European success of Venetian art during the 18th century has above all examined the activity of the painters. This paper analyzes the works of Venetian sculptors through some important case studies. Attention is given to several commissions of sculpture from Russia (among them works ordered by Peter the Great from 1719 to 1723), German states (Prussia, Saxony and Bavaria), Sweden and England. The analysis also concerns Venetian intellectuals who played the roles of mediators, such as Anton Maria Zanetti and Francesco Algarotti. The comparative study of these commissions allows us to formulate hypotheses about who were the most praised sculptors and whether there was a taste for specific artistic tendencies. It seems, for example, that British clients mainly appreciated classical sculptors like Antonio Gai and Giovanni Marchiori, in contrast to other countries, where also baroque artists were valued. The article also notes the case of Antonio Corradini, who operated for several years abroad, in Vienna and Dresden. There is finally also the attempt to outline some ideas and starting points for further research on this topic; among them an enquiry about taste for Venetian baroque sculptures in the 19th and 20th centuries.
Related papers
Appunti sul neocinquecentismo nella scultura veneziana del settecento [2001]
Alessandro Vittoria e l'arte veneta della maniera [Atti del convegno internazionale di studi università di Udine, 26-27 ottobre 2000, a cura di Lorenzo Finocchi Ghersi], Udine 2001, pp. 229-242
Già agli occhi di alcuni contemporanei e in seguito anche a quelli di gran parte degli storiografi, il Settecento a Venezia si presentava come un secolo di decadenza, conclusosi solo con la caduta della repubblica nel 1797. La ragione principale alla base di questa diffusa convinzione è da ricercare nella condizione d'impotenza della Serenissima rispetto agli stati confinanti e soprattutto all'impero austriaco; i veneziani furono quindi costretti a ritirarsi dalla politica internazionale attiva, accontentandosi di una posizione neutrale sia dal punto di vista politico che militare, un fatto questo che si scontrava con il loro glorioso passato. D'altro canto, proprio la scelta di conservare la neutralità sullo scacchiere politico europeo garantiva una pace sicura alla città e si può considerare una delle componenti che contribuirono alla sua grande fioritura artistica nel Settecento l . A Venezia il XVIII secolo fu naturalmente caratterizzato anche da rievocazioni nostalgiche dei periodi più eroici della repubblica e dunque non devono sorprendere le varie occasioni di "ritorno" al passato, e in particolare al Cinquecento, "epoca d'oro" dell'arte veneziana. Questi revivals, classificati dalla critica sotto 1'etichetta di neocinquecentismo, si manifestarono in architettura con ricuperi dal Sansovino e Palladio, mentre in pittura determinarono principalmente una rinnovata attenzione per le opere di Paolo Veronese. Citazioni dai capolavori dei più grandi maestri del Cinquecento non mancano anche in opere seicentesche, ma un più netto cambiamento di gusto, e di conseguenza una più decisa predilezione per gli artisti del classicismo tardorinascimentale, si può notare soprattutto dopo l'inizio del Settecento, quandoper citare almeno due illustri esempi -fu edificata la facciata neopalladiana di San Stae, disegnata da Domenico Rossi nel 1709, e quando fu dipinta nel 170S da Sebastiano Ricci la neoveronesiana Madonna col bambino e santi, a San Giorgio Maggiore.
Nuovi esempi di decorazione profana pittorica del Settecento veneziano
2016
Nuovi esempi di decorazione profana pittorica del Settecento veneziano Complessi decorativi di pittori di rango cadetto aiutano a comprendere con piu chiarezza, rispetto alle prove dei maggiori, il formidabile cambio di passo percettibile nella modulazione degli spazi riservati alle ‘storie’ e agli ‘ornati’, intrapreso dalla scuola veneziana nel corso del XVIII secolo. Durante quel periodo due tecniche artistiche tradizionali conobbero rinnovata linfa grazie all’apporto di ‘foresti’ e pure di veneti: lo stucco, protagonista in alcuni cicli di prima importanza, e l’incorniciatura illusionistica dipinta, la cui tradizione appare rianimata dalla collaborazione teatrale fra i principali pittori di figura e i maestri della scenografia del tempo, da Sebastiano Ricci e Ferdinando Bibiena, in societa nei melodrammi romani di fine Seicento, ad Antonio Pellegrini e Marco Ricci in viaggio per Londra all’inizio del secolo seguente (con il secondo pronto a ritornarci a brevissima distanza con lo...
Per un progetto sui dipinti firmati di Venezia in età gotica e tardogotica
2017
The paper provides a brief examination of Lorenzo Veneziano signatures as first step of a research project which aims at gathering and examining on the signature-inscriptions on paintings by the Venetian painters and the painters who worked in Venice in the Gothic age (XIIIth century-early decades of XVth century). The study of the inscriptions will be conducted with an interdisciplinary approach, joining art-history, paleography and philology in a historic, critic and social perspective so as to achieve a better comprehension of the emergence of the artist’s figure and name on the works of art as well as in the society; the methods of production of paintings and the organization of workshops; the literacy and ‘culture’ of the artists and their relationship with the world of the written word; the birth of a biographical and professional ‘memory’ and self-consciousness; The technical and critical vocabulary of medieval artistic culture.
Nuovi esempi di decorazione pittorica profana del Settecento veneziano.
A Punishment of Midas decorates the staircase of the palace Vranyczany-Dobrinovic´ in Zagreb, the croatian National Gallery of Modern Art. The large painting is a new work of Bartolomeo Litterini, an 18th artist mainly known as a religious painter. The Triumph of Diana in venetian palazzo Zen ai Frari is now attributed to Gaetano Zompini and Girolamo Mengozzi Colonna: the ceiling is connected to decoration of the cupola in Tolentini’s church. Four new tempera paintings, with the History of Cleopatra, are presented: they were made by Domenico Fossati and Giovanni Scajario in 1776 for palace Gidoni-Bembo, Venice.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Related papers
2023
In Venezia nel Settecento. Una città cosmopolita e il suo mito, catalogo della mostra (Torino, Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, 20 aprile-3 settembre 2023), a cura di L. Facchin, M. Ferrario, L. Mana, Milano, Dario Cimorelli, 2023