I loci della mente: l’essenza dello spazio nel primo Medioevo (e in Dante Alighieri), in Locus - Spatium, Lessico Intellettuale Europeo, XIV Colloquio Internazionale (Roma, 3-5 gennaio 2013), Atti a c. di D. Giovannozzi e M. Veneziani, Olschki, Firenze-Roma 2014, pp. 149-194 (original) (raw)

La poesia dello spazio nella «Commedia» di Dante, in La letteratura degli Italiani. Centri e periferie. Atti del XIII Congresso dell’Associazione degli Italianisti Italiani (ADI), Pugnochiuso (Foggia), 16-19 settembre 2009.

negli studi danteschi va ricordata come esemplare la valorizzazione della dimensione simbolica dello spazio offerta da Ezio Raimondi in alcuni saggi sui primi canti purgatoriali, attraverso l'individuazione e l'analisi di un vero e proprio «paesaggio liturgico». 2 Sul piano simbolico la collocazione centrale di un luogo ne indica l'importanza, la sacralità, la funzione fondamentale nella storia. Non è allora un caso che secondo un dato condiviso nella cultura medievale, al centro dell'emisfero delle terre emerse si trovi Gerusalemme. Il dato è già biblico: «Haec dicit Dominus Deus: ista est Ierusalem: In medio gentium posui eam et in circuitu eius terras» (Ez 5, 5). E Gerusalemme è definita «umbilicus terrae» (Ez 38, 12). 3 ture pensanti (1966), trad. it., Venezia, Marsilio, 1985, p. 90; J. le goff, L'immaginario medievale, trad. it., Roma-Bari, Laterza, 1985; P. ZumThor, La misura del mondo. La rappresentazione dello spazio nel Medio Evo, trad. it., Bologna, Il Mulino, 1995; B. WesTphal, Geocritica. Reale Finzione Spazio, trad. it., Roma, Armando, 2009, specialmente pp. 7-14. 2 Cfr. E. raimondi, Rito e storia nel I canto del «Purgatorio» e Semantica del canto IX del «Purgatorio», in id., Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca, Torino, Einaudi, 1970, pp. 65-94 e 95-122 (nuova ed., Torino, Aragno, 2008, pp. 98-132 e133-162). Cfr. inoltre, per sviluppi più recenti di queste prospettive, A. pegoreTTi, Dal «lito diserto» al giardino. La costruzione del paesaggio nel «Purgatorio» di Dante, Bologna, Bononia University Press, 2007. Più in generale, su Dante e le tradizione del simbolismo medievale, cfr. Z.G. barański, Dante e i segni. Saggi per una storia intellettuale di Dante Alighieri, Napoli, Liguori, 2000; S. CrisTaldi, Paesaggi tra realismo e allegorismo, in La poesia della natura nella «Divina Commedia». Atti del Convegno internazionale di Studi (Ravenna, 10 novembre 2007), a cura di G. Ledda, Ravenna, Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, 2009, pp. 35-91. 3 Su questo dato nella cultura medievale e nella Commedia cfr. F.-R. hausmann, Dantes Kosmographie -Jerusalem als Nabel der Welt, «Deutsches Dante-Jahrbuch», LXIII, 1988, pp. 7-46. Cfr. inoltre J. le goff, La nascita del Purgatorio, trad. it., Torino, Einaudi, 1982. Più in generale, sul trattamento dantesco di Gerusalemme nella Commedia, cfr. C.E. honess, The City of Jerusalem in the LA POESIA DELLO SPAZIO DELLA COMMEDIA DI DANTE

Est Locus...paesaggio letterario e spazio della memoria. Per Rossana Valenti, a cura di Arturo De Vivo e Marisa Squilante (Quaderni di Invigilata Lucernis 49), 2022.

Est Locus...paesaggio letterario e spazio della memoria. Per Rossana Valenti, 2022

Contributi di: Antonella Borgo, Stefan Freund, Ciro Palomba, Loredana de Falco, Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Mariantonietta Paladini, Lorenzo Miletti, Mario Regali, Maria Camilla Mastriani, Concetta Longobardi, Sara Adamo, Vincenzo Morena, Vittorio Saldutti, Arturo De Vivo, Mariafrancesca Cozzolino, Sara Fascione, Mario Lamagna, Giuliana Leone, Giulio Massimilla, Nina Mindt, Rosalba Dimundo, Flaviana Ficca, Chiara Renda, Maria Chiara Scappaticcio, Silvia Condorelli, Federica Nicolardi, Eduardo Federico, Marisa Squillante, Grazia Maria Masselli, Teresa Piscitelli, Ugo Criscuolo.

«Ogni punto dell’universo è anche il centro dell’universo». Memoria dello spazio e spazi di memoria nella letteratura di Giuseppe Dessì : genesi e applicazioni di un paesaggio arboreo

Création d'espaces et espaces de la création. Les formes de mémoire des lieux littéraires et artistiques. Italie, Espagne, Provence, Cahiers d'Etudes Romanes, 46, 2023

Riassunto : Il presente contributo intende esplorare la memoria spaziale dei paesaggi letterari di Giuseppe Dessì secondo una prospettiva geocritica, ecocritica, e patrimoniale. Nostro interesse è studiare la genesi dei suoi paesaggi narrativi per valutarne conseguentemente la portata memoriale e le relative applicazioni patrimoniali. Un’attenzione particolare è accordata all’analisi dell’albero come fonte di paesaggio e strumento di indagine memoriale, nonché come possibilità attuale di valorizzazione territoriale. Una prima sezione, pensata in vece di premessa, vuole offrire un quadro teorico generale sui rapporti che intercorrono, sul piano spaziale e paesaggistico, tra discipline letterarie e scienze patrimoniali. La seconda parte si concentra sulla genesi dei paesaggi letterari di Dessì, con una particolare attenzione per le interrelazioni costitutive che legano spazio e memoria, esperienza narrativa e storia locale (in prospettiva arborea). Una terza e ultima sezione si focalizza sulle applicazioni patrimoniali dello studio proposto: verrà presentato il sentiero letterario La battuta di caccia a Monte Mei: tra cascate, boschi e “assaggi” di miniera sulle tracce di Angelo Uras, analizzato secondo un approccio multifocale, come possibilità di patrimonializzazione della letteratura e mezzo di riattivazione della memoria locale. Parole chiave : Dessì (autore), Sardegna, geocritica, albero, memoria, patrimonio Résumé : Notre contribution vise à interroger la mémoire spatiale des paysages littéraires de Giuseppe Dessì, selon une perspective à la fois géocritique, écocritique et patrimoniale. Notre intention consiste à étudier la genèse des paysages narratifs de l’auteur pour en saisir leur valeur mémorielle et les applications patrimoniales possibles. Une place centrale est accordée à l’analyse de l’arbre comme source de paysage et instrument de quête mémorielle, ainsi que véritable possibilité de valorisation du territoire présent. Une première partie, qui sert de prémisse, veut offrir un cadre théorique général sur les rapports entre les disciplines littéraires et les sciences patrimoniales, sur le plan spatial et paysager. La deuxième partie se concentre sur la genèse des paysages littéraires de Dessì, avec une attention particulière pour les interrelations constitutives entre espace et mémoire, expérience narrative et histoire locale (dans une perspective arborée). Une troisième et dernière partie se focalise sur les applications patrimoniales de cette étude, nous y présentons un sentier littéraire (La battuta di caccia a Monte Mei: tra cascate, boschi e “assaggi” di miniera sulle tracce di Angelo Uras), analysé selon une approche multifocale, comme possibilité de patrimonialisation de la littérature et moyen de réactivation de la mémoire locale. Mots-clés : Dessì (auteur), Sardaigne, géocritique, arbre, mémoire, patrimoine

Lo spazio geografico come luogo filosofico nell’alto Medioevo: la Cosmographia di Etico Ister

2016

La Cosmographia di Etico Ister è un testo anonimo di area inglese della prima metà dell’VIII secolo in cui l’autore si autoidentifica con Girolamo, il Padre della Chiesa traduttore della Bibbia in latino. Attraverso il racconto del viaggio di Etico, Girolamo vuole illustrare al suo lettore la conformazione del mondo, integrando così le informazioni lacunose presenti nella Genesi. Il contributo vuole mostrare come l’opera non abbia solo un valore letterario e ironico ma si iscriva perfettamente nel contesto della riflessione altomedievale sul concetto di scientia. The Cosmography of Aethicus Ister is an anonymous text written in English area, in the first half of the eighth century. The author identifies himself with Jerome, the Church Father translator of the Bible. Through the story of the imaginary journey of Ethics, Jerome wants to illustrate how the world is made and supplement the deficient information in the Genesis. The paper aims to show that the work is not only a literary ...

I luoghi delle Muse. La funzione dello spazio nella fondazione e nel rinnovamento dei generi letterari greci, a cura di Serena CANNAVALE, Lorenzo MILETTI e Mario REGALI, Academia Verlag, Baden-Baden 2021, pp. 224. REVIEW BY VALERIA MELIS

2022

Serena CANNAVALE, Lorenzo MILETTI e Mario REGALI (eds.), I luoghi delle Muse. La funzione dello spazio nella fondazione e nel rinnovamento dei ge-neri letterari greci, Academia Verlag, Baden-Baden 2021, pp. 224. REVIEW BY VALERIA MELIS

Velut ego nunc moveor: evidentia e sentimento del luogo La riflessione di Cicerone su spazio e memoria in M.M.Bianco, N. Cusumano, C. Melidone, E. Rallo (curr.), Memoria, Spazio, Identità in Grecia e a Roma, Palermo 2023, 189-207.

2023

This paper explores the relationship between space and memory in Cicero’s philosophical thought, starting from the preface to the fifth book of De finibus bonorum et malorum, where an intense dialogue between Cicero and his aristocratic friends is set (fin. 5, 1-8). The discussion, which takes place in Athens, starts from the observation of symbolic places, such as Plato’s Academia or Pericles’ grave. The author claims that places make great impression on men, producing a mnemonic act, and an equally strong emotion, stronger than simply reading of a book or listening to a lecture. In other words: the memory of Plato is more intense if we find ourselves in front of the Academia rather than reading the Phaedrus. Through his characters Cicero ‘rebuilds’ Athens, but of course it’s the intellectual Athens of the élites far from the actual city. It is not a real trip then, but rather a ‘journey of the mind’ hanging between remembrance, melancholy and history.