Religione e politica. Paradigmi, Alleanze, Conflitti (original) (raw)
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Religione e politica. Paradigmi, Alleanze, Conflitti (Edizioni ETS, Pisa 2022)
In quali forme si è declinato il rapporto tra religione e politica nella riflessione filosofica? E qual è la natura di questo rapporto? La spiegazione del senso di queste domande e alcuni tentativi di risposta si possono individuare nei principali autori della storia del pensiero. Questa raccolta di saggi si propone di porre in luce le forme di convergenza e conflitto tra la sfera politica e quella religiosa nel corso della storia della filosofia. Questa panoramica prende le mosse dal pensiero antico e medievale (Platone, Al-Farabi e Mosè Maimonide), per poi passare alla Modernità con Machiavelli, Hobbes, Spinoza e Kant e concludere con Marx, Carl Schmitt, Simone Weil, Claude Lefort e Marcel Gauchet. La finalità è duplice: una di ordine storico-filosofico di cogliere i paradigmi teorici del legame tra teologico e politico, l'altra - più strettamente teoretica - di cogliere il nesso di alleanza o conflitto che stringe questi due poli. I saggi qui raccolti sono stati scritti da dottorandi, giovani ricercatori e docenti. Il volume dunque si presenta come il risultato del confronto e della collaborazioni attiva tra giovani studiosi e alcuni tra i massimi esperti della disciplina.
G. Bissiato, D. Galli, G. Longoni, P. Murrone, G. Nastasi, Religione e politica. Paradigmi, Alleanze, Conflitti; ETS, Pisa , 2022
Volume pubblicato con un contributo dell'Università di Pisa (Premi per le iniziative scientifiche dei dottorandi) e del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere (fondi annuali per il Dottorato di Ricerca in Filosofia) AUTRICI E AUTORI Giuseppe Nastasi è Dottorando di ricerca in Filosofia presso le Università di Pisa e Firenze. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente Aristotele e la storia dell'Aristotelismo. Il suo progetto di ricerca in Storia della filosofia antica mira a ricostruire il dibattito tra Peripatetici e Stoici nel I secolo a.C. Di recente sta lavorando all'edizione e alla traduzione commentata del De memoria et reminiscentia di Aristotele (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, Napoli, prossima pubblicazione). Chiara Carmen Scordari è Assegnista di ricerca in Storia della filosofia medievale presso l'Università di Pisa per il progetto di eccellenza del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento (nello spazio euro-mediterraneo)". I suoi principali ambiti di studio sono il pensiero di Mosè Maimonide, la ricezione delle figure bibliche (specialmente quelle di Giobbe e di Ester), la filosofia ebraica del Novecento (in particolare il pensiero di Joseph Soloveitchik). Un primo risultato delle sue ricerche si trova nella monografia Maimonide negli Stati Uniti. Alla ricerca di un razionalismo teologico-politico (Morcelliana, Brescia 2019).
LE BACCANTI DI EURIPIDE TRA IL POTERE RELIGIOSO E QUELLO POLITICO
Se Dioniso non fosse un dio, ma il sacerdote che l'ha inventato, come risulterebbe la sinossi delle "Baccanti" di Euripide? Il punto di vista ateo fa di Penteo la vittima di una guerra santa, combattuta per la supremazia del potere religioso su quello politico.
Laicità, democrazia, religioni
Laicità e democrazia GIOVANNI DI COSIMO SOMMARIO: 1. La situazione in campo giurisprudenziale -2. … e in campo legislativo -3. Un cammino da completare -4. Dialogo fra il pensiero religioso e il pensiero laico -5. Argomenti (religiosi e non) -6. Gli interlocutori sul lato delle religioni -7. Concorso della religione alla vita democratica -8. Perimetri.
1949
È insensato opporre ai democristiani l'accusa falsa di clericalismo, di confessionalismo politico, di legittimismo o di feudalesimo. Essi sono dieci volte più moderni e pericolosi e vanno denunziati e combattuti come sviatori della lotta di classe per mandato del capitalismo dominatore. Il loro programma sociale di apologia del piccolo borghese del contadino e dell'artigiano, di promesso ma impossibile sminuzzamento dei capitali concentrati nelle mani delle bande che controllano il potere statale nel paese e nel mondo, non è diverso da quello di tutti gli altri partiti accampati da decenni contro il proletariato classista e le sue avanguardie rivoluzionarie. Fa uso dello stupido mito che i problemi dell'ordine sociale si risolvano nella storia inculcando negli uomini uno per uno pochi sciocchi dettami di comportamento morale pensati una volta per sempre da qualche grande testa alcuni millenni addietro.
La prassi politica a fondamento della religione. Una lettura
Religion historically represents an instrument through which the sphere of politics governs the lives of citizens. This text aims to highlight some moments in the history of thought in which the political-religious relationship has taken on the features of a closeness that has led scholars to consider them two indistinguishable elements. This state of affairs is at the basis of the historical occurrence of decisive events, which lead one to reflect on what are the delimitations that govern the two spheres, allowing one to come to the conclusion that there is no politics without religion and vice versa. Human history from this point of view can be rethought as a continuous emergence of the religious aspect within events that, in their eminently political significance, would seem to be divorced from that context.
Religione e politica: Iside e Augusto
Tradizione e innovazione nella religione romana di epoca augustea a cura di Igor Baglioni Secondo volume La vita religiosa a Roma all'epoca di Augusto e s t r a t t o © Roma 201, Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l. via Ajaccio 41-43, 00198 Roma tel. 0685358444, fax 0685833591
Apocalisse di fuoco. Proposte per la politica e la teologia
Settimana News, 2022
Apocalisse di fuoco? Proposte per la politica e la teologia settimananews.it/societa/apocalisse-di-fuoco-proposte-per-la-politica-e-la-teologia/ di: Fabrizio Mandreoli-Giorgio Marcello "Vivresti effettivamente come sostieni si dovrebbe vivere?" (Alexander Langer, 4 marzo 1990) "Che cosa ci permette di sopravvivere? Quali sono i nostri mezzi di sussistenza? Come sono minacciati tali mezzi di sussistenza? Cosa siamo pronti a fare? Perché? Che cosa stiamo facendo per resistere? […] Nei nostri atelier avviene la condivisione collettiva delle descrizioni delle nostre condizioni di vita: è il primo passo verso un'articolazione politica, per poter esprimere interessi comuni. Abbiamo organizzato questi atelier in moltissimi contesti: comuni, parrocchie, nelle città, in campagna… All'inizio i partecipanti affermano di sopravvivere grazie a cose completamente astratte, ma, alla terza o quarta ripetizione, esse diventano cose concrete" (A. Spadaro, La terra grida. Intervista a Bruno Latour, La Civiltà Cattolica 4125, 300).