Belpasso Research Papers - Academia.edu (original) (raw)
Nel corso della consultazione dei documenti dell'Archivio Privato Paternò Castello dei Principi di Biscari, presso l'Archivio di Stato di Catania, abbiamo avuto modo di apprendere dell'esistenza di un sigillo plumbeo che il Biscari... more
Nel corso della consultazione dei documenti dell'Archivio Privato Paternò Castello dei Principi di Biscari, presso l'Archivio di Stato di Catania, abbiamo avuto modo di apprendere dell'esistenza di un sigillo plumbeo che il Biscari riteneva essere stato apposto ad un diploma relativo ad una partecipazione al Concilio di Basilea. Da Catania, il 30 maggio 1772, Il Principe di Biscari Ignazio Paternò scriveva al Canonico D. Domenico Schiavo una lettera con la quale lo informava di un "acquisto" fatto per il suo museo di antiquaria, costituito da un sigillo di piombo che gli era stato regalato dal M. Rev. P. Francesco Pasquale da Messina, Provinciale dei PP. Riformati di S. Francesco, che lo aveva prelevato dalla sua raccolta che aveva intitolato " Museum Mendicantis". Così le parole del Principe di Biscari nella lettera indirizzata a Domenico Schiavo: " […] questo buon padre […] al rispettabile grado di provinciale, passando per Catania nelli scorsi giorni di questo mese di maggio […] fammi grazioso dono di uno piombo, che certamente autorizzò alcuno diploma del Concilio di Basilea, trovato nel territorio della vicina terra di Belpasso, in uno podere, chiamato del Petraro. […] Il sigillo in piombo pendeva a un laccio di canapa, o di seta, in cui appressa venisse la missione dello Spirito Santo sopra agli adunati Padri dall'ordine delle figure appresse in questo piombo possiamo congetturare, che questo sigillo formato fosse stato nell'anno 1433, in cui l'imperatore Sigismondo volle trovarsi presente a questo già indetto Concilio; come leggesi [ … ]. (1) La certezza del Principe di Biscari che il sigillo di piombo avesse chiuso una Bolla autorizzativa di partecipazione al Concilio di Basilea, che di solito veniva racchiusa da un laccio di canapa o di seta, derivava dall'iscrizione che era incisa nel medesimo sigillo: " Sacrosancta Generalis Synodus Basileensis". (2) La descrizione e la funzione della Bolla e del sigillo di piombo ad essa allegato, vengono specificate nelle parole della Costituzione del Concilio di Basilea: " De Bulla Plumbea: item ut gesta in ipsa Synodo durabiliori testimonio roboyentur, flatuit, & ordinat ipsa Synodus, quod de caetero in litteris suis authenticis utatur Bulla plumbea cum cordula canapis, aut serici, prout varietas causarum, & rerum postula bit, in uno missionis Spiritus Sancti in specie Columbaea, in alio vero lateribus horum verbo rum Sacrosancta Generalis Synodus Basiliensis sculpturas continente decernens eisdem plenam, & omnimodam fidem adhibentam fore." (3) La copia inviata dal Principe di Biscari a Domenico Schiavo viene riprodotta nell'immagine sottostante: