Boka Kotorska Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

https://www.fhs.unizg.hr/images/50041648/Hrvatski%20pomorski%20regesti_RMC_III.pdf

The "Croatian Maritime Regesta – the 18th Century" 3rd vol. are a valid source for History of Adriatic and different nation's travellers (Italians, Croats, Jews, Albanians, Greeks). They consist of 3 published volumes with 16.000 documents from different collections of the Archivio di Stato di Venezia, Archivio di Stato di Ancona and Archivio di Stato di Fano. They tell the story of the Venetian Republic at the 18th century Adriatic. The project of transcription and publication of the “Croatian Maritime Regesta of the 18th century” was started by late prof. Nikola Čolak in the 1956. The result of his 40 years in different archives of Italian and Croatian ports are 100.000 microfilmed documents. Focusing and mainly dealing with documents of maritime-commercial nature produced in the context of eastern-western 18th century Adriatic trade, Regesti marittimi croati is in fact a largely unexplored and for the time being also a mostly untapped source of information. Far from being completed, its current 16.000 documents represent only a portion of a numerically much bigger, thematically and geo-chronologically much wider mine of information.
Getting specific information from a general archive (as Regesti marittimi croati in fact are, in spite of their economic-trading focus) is an extremely taxing task. The degree of serendipity intrinsic to such type of research, however, can drastically be reduced by singling out from each document the most relevant metadata and crisscrossing the pieces of information they provide.

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Projekt pronalaženja i publiciranja hrvatskih maritimnih dokumenata 18. stoljeća je izvorno osmislio i započeo pokojni prof. Nikola Čolak koji je za života objelodanio „Hrvatske pomorske regeste” sv. I. i II.
Radi se o pažljivo prikupljanim izvorima u hrvatskim i talijanskim arhivima u razdoblju od 40 godina, od 1953. do 1996. (do autorove smrti) i obuhvaća dokumente o pomorskom prometu tijekom 18. stoljeća između luka dviju jadranskih obala.
U prva dva sveska javnosti je predstavljeno oko 12.000 dokumenata iz Državnih arhiva Venecije, Fana i Ancone.
Treći svezak nastavlja započeti niz dokumenata, iznoseći daljnje dokumente iz Državnog arhiva u Veneciji (Archivio di Stato di Venezia), i Državnog arhiva u Anconi (Archivio di Stato di Ancona). I ovaj svezak, kao i prethodni, pruža zanimljive podatke o vrstama i imenima teretnih brodova, o imenima i porijeklu kapetana, brodovlasnika i mornara koji su njima plovili, o robi koju su prevozili, cijenama i porezima, ali i o osobama koje su njima putovale zbog posla, hodočašća ili drugih razloga, o rutama, dogodovštinama svakodnevnog života, sklapanju poslova, brodolomima, gusarstvima, pa čak i svađama.
Dokumenti se prenose u obliku regesta (dakle sažetog sadržaja), a njihov obujam (dakle daljnjih 4.000 dokumenata, što sveukupno s prethodno tiskanima u Padovi iznosi 16.000) omogućuje realniju sliku prometa između dviju obala u 18. stoljeću.
Urednica je Zrinka Podhraški Čizmek, doktorandica na Poslijediplomskom studiju povijesti Sveučilišta u Splitu, također Čolakova unuka.
U predgovoru ona predstavlja, iz jedne intimnije i obiteljske angolacije, pok. profesora Čolaka, njegov život i rad, sav posvećen hrvatskoj povijesti.
U knjizi se zatim predstavlja Popis prikazane građe (str. 25.) iz arhiva Venecije i Ancone.
Na str. 481. se nalazi Onomastički popis; na str. 629. Toponomastički popis, i na str. 647. Analitički popis. Zatim na str. 675 Pogovor te se na str. 679. nalazi Biografija – Životopis Nikole Čolaka (koju je on sam napisao još davne 1958. strojopisom), a na str. 683. In memoriam iz pera Lovorke Čoralić iz 1997. godine. Na str. 686. Popis slika; knjiga završava sa stranicom Sadržaja.
Treći svezak Hrvatskih pomorskih regesta, sa svojim 3927. dokumenata potvrđuje jake poveznice hrvatskog naroda s Europom, ne samo povijesno i kulturalno nego i ekonomski, baš zato što je živio i živi okrenut prema tom istom Jadranskom moru, koje je bilo poticaj, te ujedno cilj i put kojim je prolazila trgovina, razmjena i međusobni odnosi, kao što se vidi iz dokumentacije u obradi.
Nakana je da ovaj 3. svezak bude samo početak nastavljanja niza pomorskih regesta (ne samo 18. stoljeća), kojima je pok. Nikola Čolak započeo Codex Diplomaticus Maritimus Croatiae.
Prof. dr. sc. Josip Vrandečić

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Nel primo volume dei Regesti Marittimi Croati si trovano 4.890 documenti raccolti negli Archivi di Stato di Venezia e di Fano, nel secondo pubblicato anch’esso a Padova 6.891 provenienti dagli Archivi di Stato di Venezia e di Ancona, ed infine nel terzo 3.927 unità dagli ultimi due archivi. Tutti e tre i volumi sono accompagnati da indici onomastici, toponomastici ed analitici. I documenti sono presentati in forma di regesti dato che Čolak si è deciso, giustamente, per il criterio secondo il quale, visto il gran numero di documenti che compaiono dal XVI secolo in poi, essi debbano essere pubblicati solo in forma sintetica. I regesti a loro volta devono essere direzionali e completi, ed in tale forma da fornire un’informazione completa affinché i ricercatori non debbano essere costretti a seguire nuovamente lo stesso percorso indicato dalle annotazioni sulle fonti.
Una volta che saranno pubblicati tutti i volumi ed avremo digitalizzata davanti agli occhi tutta la nostra flotta navale del XVIII secolo: le navi, i marinai e le merci, allora, in accordo con il grande Fernand Braudel, avremo raggiunto la massima perfezione che la storia sia in grado di fornirci; e talvolta, nei momenti di ispirazione, come d’incanto potremo entrare in quel tempo e spazio, e vedere dinanzi a noi ogni nave e persona nella sua navigazione quotidiana per l’Adriatico. Per una tale impresa anche al giorno d’oggi, pure gli stati moderni con centinaia di ricercatori e generosi fondi monetari, avrebbero bisogno di molti sforzi e tempo, mentre grazie all'eredità lasciata da Čolak, lo Stato croato ha ricevuto tutta la storia marittima di un suo secolo, e cosa più importante, nel periodo in cui i Veneziani avevano finalmente ceduto e lasciato il commercio adriatico ai Dalmati, non potendoli più ostacolare con varie leggi navigatorie a favore della propria marineria. La crescita economica della Dalmazia nel XVIII secolo si basava proprio sul commercio marittimo e la viticoltura ambo redditizi, fungendo da collegamento tra i territori periadriatici e la penisola appenninica. La libera esportazione dell’esubero di vino dalmata aveva favorito la marineria dalmata, i suoi porti e lazzaretti. La crisi delle rotte oltreadriatiche veneziane aveva ulteriormente incentivato l’apertura delle comunicazioni commerciali adriatiche in cui si erano inseriti i mercanti dalmati con le proprie eccedenze. Nel 1771 la regione che possedeva 378 grandi velieri e 2.148 navigli più piccoli aveva rilevato la maggior parte della redditizia navigazione costiera nell’Adriatico. Gli alti prezzi dei noli che rendevano fino a 200 zecchini per viaggio verso Venezia, avevano contribuito a sviluppare il commercio marittimo delle isole dalmate e dei comuni del Litorale. In base ai regesti collezionati un giorno saremo in grado di ricostruire la vita di ciascuna nostra nave dalla sua prima navigazione fino all’ultima, ed è qualcosa di cui non si può vantare nessun popolo marittimo al mondo, neppure le grandi potenze marine.
Per questo sforzo di un’intera vita bisognava possedere tutte le qualità di uno storico collezionista: l’integrità, l’erudizione e la conoscenza, cui il prof. Čolak ha aggiunto anche un amore pronunciato verso la Patria. Nel suo lavoro è contenuto del tutto il nostro ideale storico legato all’Adriatico, questo nostro mare che, come egli ha sottolineato, ci rende l’unico popolo marittimo, in pieno senso, all’interno della grande famiglia dei popoli slavi.
Il prof. Čolak ha avuto la fortuna di aver trovato, all’interno della sua famiglia, in sua nipote Zrinka la continuatrice della sua opera. Tuttavia ella in futuro non può fare tutto da sola. Oltre alle citate circa 16.000 unità finora stampate in tre volumi, nel suo archivio, ora conservato nell'Archivio di Stato Croato a Zagabria, aspettano ancora altre circa 30.000 unità regestate da sistematizzare, ed ancora altri circa 70.000 documenti originali microfilmati e fotocopiati. Questo tesoro giace ora sulle spalle di sua nipote e sulla nostra coscienza. Una volta pubblicato per intero la Croazia diverrà simbolicamente quello stato marittimo forte dell’Adriatico che è in realtà.

Prof. Dott. Ric. Josip Vrandečić