Byzantine Hagiography Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

del cosiddetto «Menologio Imperiale» (BHG e BHG Nov. Auct. 1410m) 3 e dalle versioni in lingua slava, georgiana, armena e araba 4 . Dal personaggio di Menia, leggendaria fondatrice di Taormina e protagonista di uno degli episodi più noti... more

del cosiddetto «Menologio Imperiale» (BHG e BHG Nov. Auct. 1410m) 3 e dalle versioni in lingua slava, georgiana, armena e araba 4 . Dal personaggio di Menia, leggendaria fondatrice di Taormina e protagonista di uno degli episodi più noti della Vita dello pseudo-Evagrio, deriva l'omonima eroina di un'opera scandinava del secolo XIII, Il canto del mulino Gotti 5 . La Vita Pancratii, inoltre, viene citata a sostegno delle posizioni iconodule in due florilegi, da Teodoro Studita e dal patriarca Niceforo; e ancora, nel corso del secolo IX, dall'Epifanio autore della Vita di s. Andrea apostolo (BHG e BHG Nov. Auct. 102) e nella Vita di Michele Sincello (BHG e BHG Nov. Auct. 1296) 6 . Anche l'Encomio del monaco Gregorio Pagurita (BHG 1411) 7 , che dipende in zione agiografica nella tarda antichità. Atti del Convegno di Studi (Catania, 20-22 maggio 1986), a cura di S. PRICOCO, Soveria Mannelli 1988, pp. 155-169: 157-158. Un terminus ante quem è stato individuato nell'anno 770 da A.G. ALEXAKIS, Codex Parisinus Graecus 1115 and Its Archetype, Washington, D.C. 1996 (Dumbarton Oaks Studies, 34), pp. 103-104, 225-226: secondo l'autore, in vista della confutazione del concilio iconoclastico di Hieria, fu allestito in quell'anno il florilegio contenuto nel codice di Parigi, in cui si cita un passo della Vita Pancratii. La stessa citazione si legge in un altro florilegio che si deve a Niceta di Medikion (morto nell'824), tràdito dal Vat. gr. 511. Sull'ipotesi, infine, di una redazione primitiva da cui deriverebbe il testo pervenuto si veda M. VAN ESBROECK, Le contexte politique de la Vie de Pancrace de Tauromenium, in Sicilia e Italia suburbicaria tra IV e VIII secolo. Atti del Convegno di Studi (Catania, 24-27 ottobre 1989), a cura di S. PRICOCO -F. RIZZO NERVO -T. SARDELLA, Soveria Mannelli 1991, pp. 185-196. 3 Edita da B. LATYŠEV, Menologii anonymi Byzantini saeculi X quae supersunt, II, Petropoli 1912, pp. 156-158. 4 VAN ESBROECK -ZANETTI, Le dossier hagiographique cit., pp. 167-169; ANGIÒ, Divinità pagane cit., p. 53; M. RE, Italo-Greek Hagiography, in The Ashgate Research Companion to Byzantine Hagiography, I: Periods and Places, ed. by S. EFTHYMIADIS, Farnham 2011, pp. 227-258: 247-248. 5 Si veda l'articolata analisi di W. BRANDES, Das Gold der Menia. Ein Beispiel transkulturellen Wissenstransfers, in Millennium 2 (2005), pp. 175-227. 6 Per i due florilegi cf. supra, n. 2. Per le altre citazioni: A. ACCONCIA LONGO, Siracusa e Taormina nell'agiografia italogreca, in Rivista di studi bizantini e neoellenici, n.s. 27 (1990), pp. 33-54: 44 n. 58 [rist. in EAD., Ricerche di agiografia italogreca, Roma 2003 (Testi e studi bizantino-neoellenici, 13), pp. 53-74: 63 n. 58]; EAD., L'encomio per s. Marciano di Siracusa (BHG 1030): un'opera di età normanna?, in Rivista di studi bizantini e neoellenici, n.s. 33 (1996), pp. 3-12: 5 n. 14 [rist. in EAD., Ricerche cit., pp. 75-84: 77 n. 14]; EAD., L'antichità pagana nell'agiografia italogreca di età iconoclasta, in L'Ellenismo italiota dal VII al XII secolo. Alla memoria di Nikos Panagiotakis, Atene 2001