Diritti Fondamentali E Inviolabili Research Papers (original) (raw)

Nel mondo una donna su tre è vittima di violenza. Basta fermarsi un momento a riflettere su questo dato per capire quanto vasto e dilagante sia il problema della violenza sulle donne. Una donna su tre può essere un’amica, la propria... more

Nel mondo una donna su tre è vittima di violenza. Basta fermarsi un momento a riflettere su questo dato per capire quanto vasto e dilagante sia il problema della violenza sulle donne. Una donna su tre può essere un’amica, la propria madre, una sorella, una moglie. Una donna su tre vuol dire che tutto intorno a noi, quando usciamo per andare all’università, per andare al lavoro o a fare la spesa, seduta accanto a noi al cinema o sull’autobus, in piedi nella sala d’attesa del medico, ovunque c’è una donna che ha subito o subisce qualche forma di violenza. Quando si prende coscienza di questo, quando si arriva a comprendere veramente cosa voglia dire essere circondati da tanta violenza, da tanta sofferenza, non si può più tornare indietro. È come varcare una soglia invisibile. Ci si guarda attorno e non si vede più la ragazza “oca”, quella che “ci sta”, la stronza, la collega alla quale si rifilano i lavori più ingrati; si vedono donne. Donne allegre e piene di vita, donne che godono della propria libertà e che non temono critiche perché nessuno ha veramente il potere di giudicarle, donne riservate che nessuno può costringere a provare interesse per ciò che non piace loro, donne che meritano lo stesso rispetto che merita qualsiasi essere umano. Allo stesso tempo risultano ormai evidenti, per chi ha varcato la soglia, tutte le abitudini, gli stereotipi, i modelli di comportamento che cercano disperatamente di mantenere o riportare queste donne così vive e libere ad essere delle statue di cera, da modellare secondo le più antiche tradizioni o i gusti più moderni. Dalle donne si pretende allora che si adeguino ai canoni estetici del momento, che siano belle e disponibili, ma anche intelligenti e studiose, perché il titolo di studio è un pregio in più di cui potersi vantare quando si esibisce la propria compagna in pubblico, ma che non deve influenzare la sua “scelta” di non lavorare dopo il matrimonio. Luoghi comuni? Pregiudizi femminili nei confronti degli uomini? Purtroppo da un recente sondaggio è emerso come siano ancora molti in Italia gli uomini che ritengono ammissibile la denigrazione di una donna tramite insulti a sfondo sessuale o fare avance fisiche esplicite, così come è un dato inconfutabile quello riguardante le violenze. Tuttavia è bene precisare fin da subito che per ogni uomo che non si fa scrupoli a usare violenza nei confronti di una donna, a considerarla un oggetto di sua proprietà da gestire a piacimento, ce ne sono due che conoscono il rispetto e l’amore autentico che l’altra metà del cielo merita.
Tali sono dunque le considerazioni iniziali che hanno mosso questo studio, nel quale si è cercato di mantenere un punto di vista quanto più possibile neutro per quanto riguarda, ad esempio, le osservazioni sulle forme della violenza, senza pretendere che questa sia considerata come un’esclusiva femminile, ma evidenziando quando necessario come le donne ne siano le principali vittime. Anche per evitare di incorrere nei cosiddetti “luoghi comuni”, si è considerato opportuno iniziare da un approccio storico, con un excursus che ha teso ad analizzare quali siano le origini della disparità tra uomini e donne, allo scopo di spiegare alcuni degli stereotipi che ancora persistono nella tradizione e nella cultura della maggior parte dei Paesi. Anche per quanto riguarda il concetto stesso di violenza, si è optato per un’analisi dapprima generale, per comprendere cosa si intenda veramente con questo termine e quindi per contestualizzare meglio la successiva analisi delle forme che la violenza assume, soprattutto quando è agita nei confronti di donne e bambine.
Si è poi ritenuto interessante prendere in considerazione quali siano le tutele internazionali e nazionali a salvaguardia delle donne; le Convenzioni internazionali affermano che i diritti delle donne e delle bambine sono parte integrante ed inalienabile dei diritti umani universali e che tutti gli Stati dovrebbero tutelarli dalle violenze e dalle discriminazioni. Ciononostante la violenza contro le donne assume molteplici forme che si manifestano quotidianamente in ogni società e sono il sintomo di pratiche culturali fondate sulla logica della superiorità e del dominio maschile sul femminile. Entrando poi nel merito della prevenzione della violenza e dell’assistenza alle vittime, si nota come, malgrado gli sforzi delle organizzazioni e della società civile, le donne ed i bambini siano estremamente esposti alle violenze domestiche ed al contempo scarsamente tutelati.
Si tratta in definitiva di uno studio su di un tema ampiamente dibattuto a livello internazionale, statale e persino nell’ambito privato; non mancano infatti fonti scritte, analisi e ricerche sull’argomento. Ciò che si è cercato di fare in questa sede è dunque creare un percorso che colleghi idealmente le origini della discriminazione e della violenza contro le donne con le sue conseguenze storiche, le risposte che a queste sono state date nell’ambito del diritto internazionale e nazionale ed infine le conseguenze della violenza, tenendo in considerazioni alcune delle azioni intraprese per contrastarla e sensibilizzare la società al suo riguardo. Tutto ciò al fine di ottenere una visione d’insieme ampia e comprensiva dei molteplici aspetti che caratterizzano il tema della violenza di genere.