Interlinguistics Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

INTERLINGUISTICA GENERALITA' Con interlinguistica intendiamo quella settore della linguistica che studia le condizioni in cui si determina il contatto fra lingue e gli effetti che ne scaturiscono. Il contatto tra lingue di cui... more

INTERLINGUISTICA
GENERALITA'
Con interlinguistica intendiamo quella settore della linguistica che studia le condizioni in cui si determina il contatto fra lingue e gli effetti che ne scaturiscono. Il contatto tra lingue di cui l'interlinguistica si occupa consiste nella sovrapposizione e combinazione degli idiomi interessati nell'uso fattone da parte di un parlante che ne abbia competenza: la coesistenza fianco a fianco di due o più lingue in uno stesso ambiente non è di per sé causa o condizione sufficiente del contatto, è indispensabile che ci sia almeno un individuo che conosca più lingue. Intendendo con lingua qualsiasi strumento di comunicazione ed espressione linguistica organizzata constatiamo che gli esseri umani sono in genere plurilingui. Il contatto linguistico è dunque la sovrapposizione di differenti codici nell'atto linguistico individuale e prende il nome di interferenza. L'interferenza può verificarsi sia nella lingua primaria che in quella secondaria e il fenomeno consiste nell'imitazione di un modello linguistico in un contesto diverso da quello di pertinenza: lingua-modello è quella che esercita l'interferenza, lingua-replica è quella che ne subisce gli effetti. Se l'interferenza si diffonde e viene fatta propria da altri parlanti, si avrà un'alterazione stabile della lingua-replica. Tra le forme più occasionali di interferenza si annovera il code-switching, ossia il passaggio involontario da un codice linguistico ad un altro nel corso dell'esecuzione di un messaggio. Meno fortuna hanno le interferenze nei tratti soprasegmentali (vd. intonazione) che, sentiti come conseguenza di esecuzione difettosa, difficilmente hanno successo. Nell'ambito di uno stesso contatto interlinguistico possono manifestarsi prestiti e calchi. Il prestito è il prodotto di una pedissequa imitazione: riproduce, oltre al significato del modello, anche il suo significante, non di rado con adattamenti drastici alle strutture della lingua replica. Perché si compia un prestito è sufficiente un grado molto basso di bilinguismo, può bastare la conoscenza approssimativa di qualche parola. ▲ Patata mediazione culturale spagnola lingue dell'America centrale. Il calco è invece il prodotto di un'imitazione che riguarda soltanto la struttura o l'articolazione del segno, la sua forma interna. Il calco richiede una buona conoscenza della lingua-modello e la capacità di analizzare la struttura del termine straniero. ▲ Ala: giocatore che si muove lungo le fasce laterali wing: ala di volatile (senso proprio) ma anche giocatore che si muove lungo le fasce laterali. Sull'interferenza non esistono cause deterministicamente intese. IL PRESTITO Il prestito consiste nella riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel duplice aspetto del significante e del significato. Dicendo che un prestito riguarda sempre anche il piano del significato, non si implica minimamente una perfetta aderenza alla semantica del modello. Innanzitutto si osserva spesso un restringimento di significato rispetto alla parola limitata e talvolta il significato della parola straniera risulta addirittura frainteso perché colui che ha compiuto l'interferenza è stato indotto ad attribuire al modello un senso improprio. Il prestito può essere diretto, quando avviene a seguito di contatti in aree mistilingui, oppure a distanza quando la conoscenza del modello si realizza attraverso rapporti occasionali, al di fuori delle eventuali aree di contatto. I prestiti diretti avvengono solitamente per via orale, mentre quelli a distanza risalgono a modelli scritti, origine che traspare attraverso il loro aspetto. Quando una lingua si trova a fare da intermediario tra altre due l'interferenza si manifesta attraverso prestiti mediati. Una tipologia particolare è infine costituita dai prestiti di ritorno in cui un originario prestito rientra nella lingua-modello di solito con pronuncia e accezione nuove, assunte nella lingua-replica. Non si possono considerare prestiti i derivati o i composti creati autonomamente con materiale di origine straniera. Nel procedimento del prestito la lingua-replica non si limita ad un ruolo puramente passivo, ma reagisce all'influsso esterno adattando il nuovo termine alle strutture indigene e integrandolo. Questo processo di assimilazione può assumere un duplice aspetto: l'acclimatamento, che va di pari passo con la familiarità che i parlanti acquisiscono nei riguardi del prestito e col progredire della relativa conoscenza, e l'integrazione, che si manifesta nell'adattamento del prestito alla grafia, alla fonologia, alla morfologia e infine al lessico della lingua che subisce gli effetti dell'interferenza. Spesso un prestito integrato anche acclimatato, ma non è detto che i due processi siano paralleli. L'integrazione si manifesta in due diverse forme: fonologica e lessicale. L'integrazione fonologica prevede il fenomeno della sostituzione, che si attualizza in modi diversi: 1. Sostituzione per approssimazione: ricorso al fonema o alla successione di fonemi sentiti come più vicini al modello. 2. Sostituzione per adeguamento meccanico: adeguamento alle regole fonotattiche vigenti nella lingua che compie il prestito. 3. Sostituzione per analogia: corrispondenze sentite in situazioni di intensi scambi interlinguistici, come consolidate e richiamate sotto la spinta di preoccupazioni ipercorrettistiche. L'integrazione lessicale riguarda quei fenomeni di adattamento che favoriscono la mimetizzazione del prestito all'interno del lessico indigeno. Ogni atto di interferenza si inserisce in un determinato momento dell'evoluzione di una lingua: possedendo adeguati mezzi di controllo e d'informazione, è possibile localizzare dal punto di vista cronologico, con una certa approssimazione, l'atto da cui trae spunto un prestito. I prestiti possono fornire preziose informazioni su fasi della lingua-modello successivamente alteratesi. Va poi tenuto presente il ruolo dell'allineamento mofronologico, per cui una variazione viene riprodotta meccanicamente oltre i limiti d'efficacia del mutamento fonetico che ne era in origine la condizione, sì che nessuna deduzione può fondarsi sul comparire degli stessi effetti. Ciò che viene riprodotto, sul piano semantico nel prestito, è a rigore, la sola referenza, non il significato che di norma non è recuperabile nella replica.