Marine Macrobenthos Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

Il presente lavoro di tesi s’inserisce in un progetto di ricerca che la Sezione di Ecologia ha svolto dal luglio 1996 al luglio 2006, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente (ARPA) dell’Emilia Romagna – Struttura... more

Il presente lavoro di tesi s’inserisce in un progetto di ricerca che la Sezione di Ecologia ha svolto dal luglio 1996 al luglio 2006, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente (ARPA) dell’Emilia Romagna – Struttura Oceanografica Daphne di Cesenatico, finalizzato allo studio delle comunità macrobentoniche di fondo incoerente.
Lo scopo della tesi è stato quello di analizzare i cambiamenti nella struttura della comunità macrobentonica di fondo incoerente nell’arco di un anno, da luglio 2003 a luglio 2004. Inoltre è stato definito un giudizio di qualità ecologica utilizzando l’indice AMBI (Borja et al., 2000).
Lo studio è stato condotto in sei stazioni disposte lungo due transetti perpendicolari alla costa dell’Emilia Romagna, distanti tra loro 47,41 Km (26,5 miglia marittime). I due transetti sono situati presso le località di Porto Garibaldi (stazioni A, B e C) e Cesenatico (stazioni D, E e F). Le stazioni A e D distano 0.5 km dalla costa e hanno una batimetria di 3 m. Le stazioni B e E distano 3 km dalla costa e hanno una batimetria di 8 m. Le stazioni C e F distano 10 km dalla costa e hanno una batimetria di 14 e 12 m.
L’area di studio considerata, posta di fronte alle coste dell’Emilia Romagna, è fortemente influenzata dall’apporto dulciacquicolo del Po, il cui regime di portata è presumibilmente responsabile delle variazioni temporali di trofia e delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e dei sedimenti.
Oltre al materiale biologico è stata analizzata la composizione granulometrica del sedimento, fortemente influenzata dall’apporto terrigeno del Po che a sua volta determina la composizione della comunità bentonica.
L’esame della comunità macrobentonica nei due transetti mostra come in quello di Porto Garibaldi i gruppi dominanti siano i Policheti e i Molluschi, mentre in quello di Cesenatico la comunità è risultata essere più eterogenea. La comunità delle stazioni di riva (A e D) di entrambi i transetti è caratterizzata dalla elevata presenza del gruppo dei Molluschi.
Il transetto di Cesenatico (stazioni D, E, F) è caratterizzato da un numero medio di specie (S=45) e di individui (N medio=10906 ind.m-2) superiore rispetto a quello di Porto Garibaldi (stazioni A, B, C). (S medio =35; N medio=3593 ind.m-2).
In entrambi i transetti la stazione con la densità di individui maggiore è quella situata più sotto costa (stazione A, N medio=6357+/-3370,1 ind.m-2; stazione D, N medio=22540+/-19048,4 ind.m-2). La stazione con il maggior numero di individui è la D mentre quelle con il minor numero di individui sono la B (N medio=2293+/-1044,4 ind.m-2) e la C (N medio=2128+/-1426,2 ind.m-2).
Il transetto di Porto Garibaldi è caratterizzato da un valore medio di diversità e equiripartizione (H’=3; J=0,58) più alto rispetto a quello di Cesenatico, dove invece la comunità è caratterizzata dalla dominanza di poche specie.
Per verificare se le differenze rilevate tra gli indici strutturali (diversità di Shannon, H’; equirapartizione, J e dominanza, c) delle sei stazioni fossero statisticamente significative è stato applicato il test di Kruskal–Wallis. Tutti è tre i test hanno un valore di p < 0.05 quindi vi è una differenza statisticamente significativa tra i valori degli indici considerati nelle varie stazioni analizzate da luglio 2003 a luglio 2004.
Dalle analisi effettuate è emerso che la specie dominante nel transetto di Porto Garibaldi è il bivalve Corbula gibba, mentre nel transetto di Cesenatico è il crostaceo Ampelisca diadema: sia C. gibba sia A. diadema sono filtratori/depositivori che prediligono habitat con sedimenti fini quindi la competizione interspecifica tra le due specie è molto accentuata come evidenziato da Occhipinti-Ambrogi et al. (2005).
Per valutare la qualità ecologica delle stazioni analizzate è stato applicato l’indice AMBI (Borja et al., 2000).
Nel transetto di Porto Garibaldi (stazioni A, B, C) il valore medio di AMBI aumenta all’aumentare della distanza dalla costa e quindi della batimetria, mentre nel transetto di Cesenatico (stazioni D, E, F) tale andamento non è più evidente.
Calcolando i valori medi di AMBI per ciascun transetto emerge che la qualità ecologica è superiore in quello di Cesenatico. Analizzando i singoli campioni si nota che il valore di AMBI migliore in assoluto è stato registrato nella stazione D nel mese di maggio 2004 (stazione sottocosta del transetto di Cesenatico), in cui raggiunge 1,03. Il campione con punteggio peggiore di AMBI è la stazione C nel mese di luglio 2004 (stazione a 10 km dalla costa del transetto di Porto Garibaldi) in cui il valore di AMBI raggiunge 3,8. In questo campione, è stata registrata la densità più elevata del bivalve Corbula gibba (3438 ind.m-2): questo potrebbe aver influito nella determinazione del punteggio di AMBI così come ipotizzato da Simonini et al., (2009). Per quanto riguarda la stazione D, il fattore che potrebbe aver influenzato la qualità ambientale sono le condizioni geografiche, in quanto trovandosi sotto costa e a una discreta distanza dalla foce del Po, risulta essere maggiormente protetta dagli apporti dulciacquicoli e terrigeni.
Per verificare la differenza tra i valori dell’indice AMBI nelle sei stazioni è stato deciso di applicare il Kruskal–Wallis test, il quale ha evidenziato una differenza statisticamente significativa tra le stazioni e tra i transetti.
Dai risultati ottenuti da ciascun campione non è stato tuttavia possibile individuare la stagione migliore di campionamento in quanto, in ogni stazione, la stagione con punteggio di AMBI più elevato non è mai stata la stessa.
I risultati ottenuti in questa tesi sottolineano come le principali cause che influenzano la composizione della comunità macrobentonica, e di conseguenza il giudizio espresso dall’indice AMBI nell’area marino-costiera dell’Emilia-Romagna, siano la batimetria e la distanza dal delta del fiume Po.